“Il Gusto della Colleganza” è stato il
tema della kermesse targata Marco Gatti e Paolo Massobrio
Milano, 11
Novembre 2021- “Il Gusto della Colleganza” è stato il tema scelto da Marco
Gatti e Paolo Massobrio per caratterizzare la famosa kermesse Golosaria,
ritornata dopo due anni di assenza forzata per la pandemia nella classica
location del Mico Milano Convention, dal 6 all’8 Novembre c.m. .
Perché
colleganza?Per dare un chiaro e forte segnale che la filiera agroalimentare
nazionale è ripartita, promuovendo eccellenze tipiche e territori, spesso con
nuove alleanze e sinergie tra i produttori.
La cultura
del cibo e quella del vino sono state assolute protagoniste della rassegna
meneghina e ben collegate tra loro, grazie alla suddivisione degli spazi
espositivi in tre grossi nuclei, tra cui l’Agorà, teatro di diversi eventi e
premiazioni, la parte Food (la parte decisamente più ampia della
manifestazione!), quella Wine, dedicata alle cantine selezionate meticolosamente
da Gatti e Massobrio, con i produttori presenti ed infine l’Enoteca di
Golosaria, con oltre 200 etichette scelte in vent’anni di Top Hundred (premio
dei 100 miglio vini italiani).
Borghi
d’Europa, da sempre convinta nell’importanza del fare rete per valorizzare le
eccellenze del Belpaese, ha partecipato a Golosaria, facendo delle visite
gustose mirate.
Un esempio di
lavoro di squadra è sicuramente rappresentato dal paniere di prodotti tipici
(salumi piacentini, vini, miele, formaggi, farine biologiche e patate) proposto
dalla Cooperativa di Comunità Valnure di Ponte dell’Olio (Pc), nato nel 2017
appositamente per promuovere il territorio locale.
Per la parte
Food Borghi d’Europa ha apprezzato molto i Panettoni della Pasticceria Mastai
di Chiavenna (So), la qualità dei tartufi in vetro di Grazioli Tartufi di
Milano, i grandi prodotti di carne di maiale affumicati del Ristorante Beestrò
Smokehouse di San Mauro Mare in Romagna, la succulenta Sopressata di Gioi
(Presidio Slow Food) del Piccolo Salumificio Artigianale Gioi del Parco
Nazionale del Cilento e le straordinarie mozzarelle di bufala del Caseificio
Barlotti di Capaccio Paestum nel Salernitano.
Per la parte
Wine sono degni di menzione il Gironia Biferno Rosso Doc Riserva (80%
Montepulciano e 20% Aglianico) e la Malvasia Terre degli Osci Igt di Borgo di
Colloredo di Campomarino (Cb) in Molise, l’Albana di Romagna Secco Docg di
Tozzi nel Ravennate, marchio che include
anche la Tenuta Vinca nel versante nord dell’Etna, con gli ottimi Etna Rosso (Nerello
Mascalese in purezza) ed Etna Bianco (uva Carricante al 95%, più un 5% di altre
varietà locali) e due sorprendenti Rossese di Dolceacqua Doc, caldi e
avvolgenti, dell’Azienda Agricola Mauro Zino di Dolceacqua (Im).
E ancora il
Riesling Renano “Il Pellengo” e l’elegante Spumante Pas Dosè Metodo Classico
“Eli” (Chardonnay, Pinot nero e il raro Bian Ver) dell’Azienda l’Autin,
nell’area del Pinerolese Doc di Barge (Cn), il rarissimo autocotono Caricagiola
Sardo (il nome significa che porta molti grappoli) di Francesco Lepori a nord
della Gallura, ed infine le bollicine di qualità, solo Metodo Classico e a base
Uva Durello di Fongaro di Roncà, nel Veronese.
Tutti
prodotti eccellenti quelli testati da Borghi d’Europa a Golosaria 2021,
manifestazione che si conferma di prim’ordine per la filiera agroalimentare
nazionale!
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