Mercoledì 14 dicembre, alle ore 20.30 presso lo Studio Medico Boscovich di Milano si terrà la presentazione del libro Anjali che, oltre a essere il volume che accompagna la mostra fotografica Il Gesto è offerta Bharatanatyam – Pregare danzando di Melina Mulas, in corso sempre negli spazi dello studio, offre un compendio sul significato sacro della danza classica indiana. Il libro, edito da Edizioni Astragalo, contiene le fotografie della Mulas e i testi di Caterina Corni, curatrice della mostra, e quelli di Marilia Albanese che introdurrà la serata.
“Che senso può avere per un’artista occidentale esplorare ambiti lontani come quelli della danza classica indiana?” si chiede Marilia Albanese, fondatrice di AsiaTeatro, prima rivista online in lingua italiana sui teatri asiatici. E la risposta non può che essere, sempre con le parole della studiosa, che “si tratta di apprendere un altro linguaggio espressivo per potenziare e risignificare il proprio.”
L’evento sarà accompagnato da un concerto di musica classica indiana eseguito da Federico Sanesi al Tabla, la cui attività concertistica lo ha visto collaborare con alcuni fra i massimi esponenti della musica classica indiana, e Nicolò Melocchi, musicista professionista di flauto Bansuri, nominato nel 2019 come migliore interprete di musica classica indiana.
La mostra
Il Gesto è offerta. Bharatanatyam – Pregare danzando, presso lo Studio Medico Boscovich dal 24 novembre 2022 al 24 maggio 2023, è il progetto fotografico dell’artista Melina Mulas, a cura della storica dell’India Caterina Corni: una rassegna di oltre cento fotografie esposte in mostra e un libro con altrettanti scatti, per la prima volta entrambi presentati al pubblico, che vogliono rappresentare un duplice omaggio alla straordinarietà delle donne incontrate durante i suoi viaggi in India.
Sin dalla prima visita nel 1992, Melina Mulas è stata folgorata dal misto di grazia, forza ed eleganza che emanano le donne indiane, qualità dell’anima che sembrano ormai perdute in Occidente. Nonostante la complessità della condizione femminile, contradditoria e spesso drammatica, i movimenti di queste donne, le schiene dritte ed elastiche, i gesti calmi e consapevoli dei corpi cinti dagli straordinari sari colorati conservano un aspetto misterioso che genera meraviglia e stupore.
In India, la danza rappresenta una manifestazione artistica fondamentale, percepita come rappresentazione sacra che narra i miti degli Dei attraverso musica, canto e gestualità, esprimendo così il desiderio di connessione col divino. È proprio nella Bharatanatyam, antica danza indiana, che l’artista ha ritrovato l’essenza di quella femminilità integra e immaginifica, e ha così cercato, con Nuria Sala Grau, splendida danzatrice occidentale di Bharatanatyam, di esprimerla fissandone le forme in una sequenza.
Il progetto Bharatanatyam si compone di centocinquanta scatti presentati in mostra che rappresentano le figure delle divinità interpretate da Nuria Sala Grau nella sequenza coreografica Varnam on Nava-Rasa, creata per lei da Mia Guruji Krishnaveni Lakshmanan, danzatrice e direttore artistico dell’Accademia Kalakshetra di Chennai. La coreografia è stata accompagnata dalla musica di Lalgudi Jayaraman e dalle composizioni ritmiche della musicista Kamala Rani, sullo sfondo di Lithica, una cava di tufo abbandonata sull’isola di Minorca che evoca perfettamente l’idea di un’India immaginaria e simbolica, diventata ora un luogo vivo e vissuto, meta di turismo e di iniziative culturali grazie all’intuizione e all’impegno dell’artista Letizia Sauleau.
Le fotografie dedicate alla Bharatanatyam inoltre sono raccolte in un catalogo con un testo critico di Marilia Albanese che, col suo prezioso contributo, ha partecipato alla realizzazione del progetto.
Lo Studio Boscovich che ospita i progetti rappresenta per questo il luogo ideale perchè frequentato da donne, mamme, pazienti di ogni tipo ed età, in una situazione di passaggio, di cura, di attenzione per il proprio corpo e per la propria salute
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