Dal 29 marzo al 2 aprile 2023 il festival porta a Pordenone
lo sguardo sul mondo dei migliori documentaristi internazionali
Cinemazero
Piazza maestri del lavoro 2, Pordenone
Pordenone, 22 dicembre 2022. Con la XVI edizione del Pordenone Docs Fest. Le voci del documentario il festival sceglie per la prima volta di legare la sua immagine guida alla visione di un artista: è infatti del fotografo friulano Mattia Balsamini la foto simbolo della nuova edizione della manifestazione di Cinemazero che, dal 29 marzo al 2 aprile 2023, porterà in città il meglio del cinema del reale internazionale.
Elemento centrale di questa collaborazione è l’impegno per l'ambiente, da sempre peculiarità del festival e costitutivo delle ultime ricerche del fotografo, dedicate all’inquinamento luminoso e alla scomparsa del buio, che si rispecchia perfettamente con la luce e l’oscurità del cinema. La foto simbolo di Pordenone Docs Fest 2023 è legata a un articolato progetto artistico di Balsamini che verrà presentato all’inizio del prossimo anno.
Appuntamento, dunque, al 29 marzo 2023 con la XVI edizione di Pordenone Docs Fest, che come sempre offrirà un nuovo sguardo sulla realtà, raccontata senza sensazionalismo, superando l'infinità di immagini viste, prodotte e rilanciate per focalizzarsi su temi più urgenti.
Spegnere le luci, rallentare e darsi il tempo per riflettere, con i tanti film che si vedranno a Cinemazero e grazie alle foto di Mattia Balsamini.
Mattia Balsamini è un fotografo giovane ma già affermato, nella cui figura e opera la dimensione internazionale si intreccia con quella locale. Nato a Pordenone, si è trasferito a Los Angeles nel 2008, dove ha iniziato i suoi studi al Brooks Institute of Photography concentrandosi sulla fotografia pubblicitaria. Nel 2010 inizia a lavorare presso lo studio di David LaChapelle come assistente di studio e archivista. Nel 2011, dopo aver conseguito la laurea con menzione d'onore, rientra in Italia. Ha insegnato fotografia all'Università IUAV di Venezia, oltre a fotografare ampiamente la tecnologia e le sue implicazioni sociologiche, concentrandosi sul lavoro come fattore di identità dell'uomo. Negli anni ha realizzato progetti personali ed editoriali per istituzioni come il MIT, la NASA, l'Istituto di medicina legale dell'Università di Zurigo, il Max Planck Institut di Monaco e il Politecnico di Milano. La sua attenzione si concentra sulla nozione di lavoro e ricerca scientifica come fattore identitario del genere umano. Le sue immagini rivelano l'interesse per le persone, le loro storie e gli aspetti funzionali della tecnologia. Le sue immagini sono state esposte alla Triennale di Milano, al MAXXI, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, alla Fondazione Prada e all'Istituto Italiano di Cultura di San Francisco e pubblicate su testate del calibro di Financial Times, GQ, GEO, Internazionale, Liberation, TIME, The New York Times, The Observer, The Guardian, Vogue, WIRED. Attualmente è rappresentato dall'agenzia fotografica Contrasto.
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