Lassù, la seconda foresta italiana e primo faggeto d’Europa, il Cansiglio, in provincia di Treviso, è riserva naturale che si estende per 6570 ha, protetta dal Corpo Forestale dello Stato. Lì, flora e fauna la fanno da padrone… In particolare, soggetto di discorsi e polemiche sono gli ungulati dal palco sulla testa: cervi, daini e caprioli.
Gli imponenti mammiferi, animano da sempre boschi e foreste, dove vi si
rifugiano durante il giorno ed escono, nottetempo, a brucare i prati e
la vegetazione alla loro portata, come i germogli della foresta…
Da qui nascono molte polemiche perché i “cornuti” in cerca di cibo, si
spostano di continuo, anche per decine di chilometri… e questo è il
vantaggio più evidente, perché la loro presenza incentiva il turismo, dà lavoro ad alberghi, agriturismi, alle guide ambientali, ai ristoranti, richiamando i visitatori innamorati della natura che vengono numerosi per vederli, fotografarli (anche per gustarne le carni…). La mancanza di predatori naturali
(lupi e orsi) nella catena alimentare, ha causato il soprannumero che
oggi provoca problemi sia ai campi coltivati – molti dei quali sono
recintati, elettrificati anche con filo spinato – che, appunto, alla Foresta che non riesce a rinnovarsi con il ritmo necessario….
Il censimento del 2013 ne ha contati
circa 3200, ma oggi in molti asseriscono che sarebbero molti meno…
Qualcuno ha proposto una selezione controllata con i capi abbattuti da donare alle Associazioni del “terzo settore”…
ma ancora i provvedimenti presi non hanno soddisfatto nessuno e, pare,
che ciò non faccia che aggravare la situazione. Peccato!
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