Il primo autore a menzionarlo infatti, nei suoi scritti è stato Plinio il Vecchio, il quale raccontava quanto questo frutto piacesse all’imperatore Tiberio.
Nell’antichità il melone era piccolo e senza dubbio molto meno zuccherino; si mangiava con pepe ed aceto condito come una insalata. Grazie all’abile selezione degli orticoltori, che conservavano i semi dei frutti migliori per l’anno successivo, il frutto aumentò la dimensione, il profumo ed il sapore diventando più zuccherino.
Da quel momento cessò di essere considerato una verdura acquisendo il riconoscimento a pieno titolo di “FRUTTO”. La diffusione l Paesi europei in cui la coltura del melone è più diffusa sono la Spagna, l’Italia, la Francia e la Grecia.
In Italia il primato produttivo spetta alla Sicilia, seguita da Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia. Comunque la tradizione vuole che ogni famiglia contadina del Veneto abbia nel proprio orto le piante del Melone.
Caratteristiche principali rinfrescante e formidabile apportatore di sali, il melone si caratterizza per una grande ricchezza di provitamina A (carotene), e un apporto apprezzabile di vitamina C unito a un valore energetico moderato (circa 33 calorie per 100 gr.).
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