La
zona collinare compresa tra la provincia di Verona e quella di Vicenza,
dove iniziano i rilievi che man mano che si procede verso nord
diventano sempre più alti fino a trasformarsi nelle Alpi, è una fertile
zona vitivinicola, favorita dall'origine vulcanica del terreno. E' la
zona del Durello, un vino ancora non molto conosciuto,
ma che si va sempre più affermando nel panorama dei vini veronesi, già
ricco di importanti nomi quali Amarone, Valpolicella e Soave.
Tra questi "pesi massimi", il Durello è forse il vino più trascurato,
ma anche quello con maggiori potenzialità di sviluppo e che negli ultimi
anni ha mostrato la maggiore vitalità.
L'Uva Durella
Il Durello è espressione tanto di un territorio quanto di un antico vigneto: la Durella,
che ricopre i versanti delle vallate fondendosi di quando in quando con
i ciliegi, anch'essi tipici dell'est veronese. Si tratta di un vitigno
antichissimo, se ne trova menzione a partire da manoscritti e statuti
comunali già a partire dal 1200. All'epoca era chiamata Durasena, dal latino, Durus Acinus,
con riferimento allo spessore della sua buccia. Nel 1700 era apiamente
diffusa nel vicentino e sul versante orientale del territorio veronese.
La parola Durella ben descrive le caratteristiche di questo vitigno: la buccia spessa, l'acidità importante, un'indomabile asprezza.
Quete caratteristiche congenite sono ancora più accentuate dal territorio dove la Durella cresce rigogliosa. Il lato orientale dei monti Lessini, così sono chiamate le pre-alpi veronesi, è infatti costituito da un terreno vulcanico, scuro, con abbondanza di basalto, che coi suoi sali minerali conferisce ancor più sapidità al vino.
La parola Durella ben descrive le caratteristiche di questo vitigno: la buccia spessa, l'acidità importante, un'indomabile asprezza.
Quete caratteristiche congenite sono ancora più accentuate dal territorio dove la Durella cresce rigogliosa. Il lato orientale dei monti Lessini, così sono chiamate le pre-alpi veronesi, è infatti costituito da un terreno vulcanico, scuro, con abbondanza di basalto, che coi suoi sali minerali conferisce ancor più sapidità al vino.
Monti Lessini Durello
Queste caratteristiche si trasferiscono al vino prodotto con l'uva
Durella, dando vita a un prodotto che in passato è stato piuttosto
difficile da "gestire". Non molti infatti erano in grado di apprezzare
la grande acidità e sapidità di questo vino, bevuto quasi esclusivamente
sul mercato locale, dove vi era l'abitudine di allungarlo con l'acqua, o
usato come vino da taglio.
La moderna enologia e la perseveranza dei produttori locali sono riuscite trasformare in punti di forza quelli che potevano sembrare punti deboli del Durello.
Da un lato si è capito che l'alta acidità e sapidità potevano garantire al Durello una grande longevità e farne un vino bianco che può tranquillamente riposare in cantina anche per dieci anni con risultati sorprendenti. Con un lungo affinamento infatti l'acidità mantiene comunque vivo il vino, ma ammorbidendosi permette lo sviluppo di aromi e sentori di grande complessità e armonia.
Dall'altro, con un'intuizione geniale, si è capito che il Durello, con le sue caratteristiche, poteva diventare un'eccellente base per la spumantizzazione con metodo classico.
La rifermentazione in bottiglia, soprattutto se prolungata, bilancia l'acidità del vino base conferendo al Durello Metodo Classico una straordinaria finezza e complessità d'aromi. Il Durello spumante sta conquistando sempre maggiori estimatori, grazie anche a un rapporto qualità prezzo competitivo, soprattutto rispetto a zone di produzione più blasonate che sull'onda delle mode, negli ultimi anni hanno un po' approfittato della propria posizione.
In questo modo i vini veronesi completano la gamma, offrendo una carta completa, che va dai vini bianchi leggeri da aperitivo, ai rossi più importanti, fino ai vini passiti da dessert e appunto ai grandi spumanti metodo classico, passando per rosé, rossi di media struttura e bianchi di corpo.
La moderna enologia e la perseveranza dei produttori locali sono riuscite trasformare in punti di forza quelli che potevano sembrare punti deboli del Durello.
Da un lato si è capito che l'alta acidità e sapidità potevano garantire al Durello una grande longevità e farne un vino bianco che può tranquillamente riposare in cantina anche per dieci anni con risultati sorprendenti. Con un lungo affinamento infatti l'acidità mantiene comunque vivo il vino, ma ammorbidendosi permette lo sviluppo di aromi e sentori di grande complessità e armonia.
Dall'altro, con un'intuizione geniale, si è capito che il Durello, con le sue caratteristiche, poteva diventare un'eccellente base per la spumantizzazione con metodo classico.
La rifermentazione in bottiglia, soprattutto se prolungata, bilancia l'acidità del vino base conferendo al Durello Metodo Classico una straordinaria finezza e complessità d'aromi. Il Durello spumante sta conquistando sempre maggiori estimatori, grazie anche a un rapporto qualità prezzo competitivo, soprattutto rispetto a zone di produzione più blasonate che sull'onda delle mode, negli ultimi anni hanno un po' approfittato della propria posizione.
In questo modo i vini veronesi completano la gamma, offrendo una carta completa, che va dai vini bianchi leggeri da aperitivo, ai rossi più importanti, fino ai vini passiti da dessert e appunto ai grandi spumanti metodo classico, passando per rosé, rossi di media struttura e bianchi di corpo.
Il Durello è stato insignito della DOC nel 1987.
Il più rappresentativo dei Monti Lessini Durello è ormai sicuramente lo Spumante. Esso è prodotto da un minimo di 85%di uva Durella con aggiunte possibili di Garganega, Pinot bianco, Chardonnay e Pinot nero.
Il Durello Spumante ha una spuma fine e persistente, colore giallo paglierino con riflessi verdi, profumo vinoso, delicato e leggermente fruttato, sapore piacevole, acidulo, vinoso e armonico.
Vi è inoltre la versone ferma, il Monti Lessini Durello Tranquillo, anche nella versione Superiore, con gradazione alcolica superiore a 11,50.
Per accompagnare il dessert vi è poi il Monti Lessini Durello Passito, prodotto con uva Durella lasciata appassire per almeno quattro mesi.
Nel 1997 è nato il Consorzio del vino Lessini Durello, che riunisce i poduttori e contribuisce alla valorizzazione non solo del vino, ma di tutto il territorio con la creazione della Strada del Vino Lessini Durello.
Una visita alle cantine che producono Durello, può essere l'occasione per conoscere l'Est Veronese, un'area ricca di storia, tradizioni e prodotti gastromomici come le ciliege, la soppressa, il formaggio Monte Veronese, i Bogoni (lumache), il delicato olio d'oliva.
Il più rappresentativo dei Monti Lessini Durello è ormai sicuramente lo Spumante. Esso è prodotto da un minimo di 85%di uva Durella con aggiunte possibili di Garganega, Pinot bianco, Chardonnay e Pinot nero.
Il Durello Spumante ha una spuma fine e persistente, colore giallo paglierino con riflessi verdi, profumo vinoso, delicato e leggermente fruttato, sapore piacevole, acidulo, vinoso e armonico.
Vi è inoltre la versone ferma, il Monti Lessini Durello Tranquillo, anche nella versione Superiore, con gradazione alcolica superiore a 11,50.
Per accompagnare il dessert vi è poi il Monti Lessini Durello Passito, prodotto con uva Durella lasciata appassire per almeno quattro mesi.
Nel 1997 è nato il Consorzio del vino Lessini Durello, che riunisce i poduttori e contribuisce alla valorizzazione non solo del vino, ma di tutto il territorio con la creazione della Strada del Vino Lessini Durello.
Una visita alle cantine che producono Durello, può essere l'occasione per conoscere l'Est Veronese, un'area ricca di storia, tradizioni e prodotti gastromomici come le ciliege, la soppressa, il formaggio Monte Veronese, i Bogoni (lumache), il delicato olio d'oliva.
Per maggiori informazioni sul Durello, su visite e degustazioni nelle cantine della zona di produzione, visite guidate ed enogastronomiche nell'Est Veronese:
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