"Enotria",
la terra del vino. Così gli antichi Greci chiamavano l’Italia,
da dove facevano arrivare fino ad Olimpia il vino da offrire ai
vincitori dei Giochi Olimpici. Una terra con la vigna e il vino
iscrtitti nel proprio DNA, dunque, un “patrimonio genetico” che
non poteva essere ignorato dalla combattiva pattuglia dei mastri
birrai artigianali italiani, considerati fra i più capaci e
fantasiosi al mondo. Non sono stati loro i primi a giocare con
l’uva, usandone i chicchi, il mosto o la sapa: il “gioco” lo
hanno inizato i belgi e gli americani, ma gli italiani lo hanno
fatto “di più”, e “meglio”. Così bene, che a partire dal 2015 lo
stile Italian Grape Ale (IGA), ha avuto la sua consacrazione e
il suo riconoscimento ufficiali, comparendo nelle pagine dello
Style Guidelines, la vera e propria “bibbia” della birra
pubblicata e aggiornata ogni anno dall’americana BJCP.
Uno stile emergente, perfettamente in linea con la ruspante giovinezza del movimento brassicolo italiano, dai limiti e dalle caratteristiche volutamemnte elastici. Le birre che appartengono a questo stile possono usare l’uva sotto forma di frutto o di mosto; le caratteristiche aromatiche delle uve impiegate di volta in volta devono essere perfettamente riconoscibili, ma senza prevaricare gli altri aromi; anche il colore della birra e il suo grado alcolico possono variare di volta in volta.
Un mondo (birraio) nuovo, quindi, in continua espansione, che sulle orme dei primi esperimentatori ha visto popolarsi di numerosissime ed interessanti sperimentazioni, favorite dalla enorme ricchezza e varietà del patrimonio ampelografico italiano. Birre nelle quali compaiono in percentuale mosti di uve Vermentino, Freisa, Timorasso, Croatina, Cortese di Gavi, Fortana, Barbera, Aleatico, Verdicchio, Sangiovese, Aglianico, Moscato; birre nelle quali la sapa (di Cannonau, di Nasco, di Malvasia di Bosa, di Vermentino di Cagliari) lascia la propria inconfondibile impronta; birre che si arricchiscono dal passaggio sulle vinacce di moscati e barbere...
Uno stile emergente, perfettamente in linea con la ruspante giovinezza del movimento brassicolo italiano, dai limiti e dalle caratteristiche volutamemnte elastici. Le birre che appartengono a questo stile possono usare l’uva sotto forma di frutto o di mosto; le caratteristiche aromatiche delle uve impiegate di volta in volta devono essere perfettamente riconoscibili, ma senza prevaricare gli altri aromi; anche il colore della birra e il suo grado alcolico possono variare di volta in volta.
Un mondo (birraio) nuovo, quindi, in continua espansione, che sulle orme dei primi esperimentatori ha visto popolarsi di numerosissime ed interessanti sperimentazioni, favorite dalla enorme ricchezza e varietà del patrimonio ampelografico italiano. Birre nelle quali compaiono in percentuale mosti di uve Vermentino, Freisa, Timorasso, Croatina, Cortese di Gavi, Fortana, Barbera, Aleatico, Verdicchio, Sangiovese, Aglianico, Moscato; birre nelle quali la sapa (di Cannonau, di Nasco, di Malvasia di Bosa, di Vermentino di Cagliari) lascia la propria inconfondibile impronta; birre che si arricchiscono dal passaggio sulle vinacce di moscati e barbere...
Di tutto ciò questo festival.
Dal 28 al 30 Aprile la meravigliosa Villa Montalvo a Campi
Bisenzio (FI) ospiterà la prima edizione del festival. Il primo
giorno è una serata speciale dedicata ai pub tra i più famosi
del panorama birraio toscano con le loro selezioni: Archea e
Diorama di Firenze, Sete Pub di Montevarchi, Struttura Birra di
Prato e TNT di Buonconvento (SI) per LA NOTTE DEI PUB.
Sabato e domenica protagonisti i mastrobirrai con le loro
produzioni:
Birra Amiata (Arcidosso – GR)
Birrificio Artigianale Barley (Maracalagonis - CA)
Birrificio Birranova (Triggianello - BA)
Birrificio Brùton (San Cassiano di Moriano - LU)
Ca' del Brado (Rastignano - BO)
Canediguerra (Alessandria)
Birra dell’Elba (Portoferraio - LI)
Birrificio dell’ Eremo (Assisi - PG)
Birrificio Italiano (Lurago Marinone - CO)
Birrificio l'Olmaia (Montepulciano - SI)
Birrificio Montegioco (Montegioco - AL)
Sagrin (Calamandrana - AT)
Birrificio Sorrento (Massa Lubrense - NA)
Birra Toccalmatto (Fidenza - PR)
Cantillon & BFM Corner
Birrificio Artigianale Barley (Maracalagonis - CA)
Birrificio Birranova (Triggianello - BA)
Birrificio Brùton (San Cassiano di Moriano - LU)
Ca' del Brado (Rastignano - BO)
Canediguerra (Alessandria)
Birra dell’Elba (Portoferraio - LI)
Birrificio dell’ Eremo (Assisi - PG)
Birrificio Italiano (Lurago Marinone - CO)
Birrificio l'Olmaia (Montepulciano - SI)
Birrificio Montegioco (Montegioco - AL)
Sagrin (Calamandrana - AT)
Birrificio Sorrento (Massa Lubrense - NA)
Birra Toccalmatto (Fidenza - PR)
Cantillon & BFM Corner
COME
FUNZIONA
L'ingresso è libero. Si accede
all'offerta di birre solo acquistando l'apposito bicchiere (4 €) e
i gettoni (1 € l'uno). Insieme a questi viene
fornita una guida dettagliata delle birre e dei birrifici
presenti, per orientarsi nella vasta offerta di oltre 80 birre
artigianali!
INTRATTENIMENTI
Oltre alla Musica che sarà protagonista
con 5 concerti diluiti durante le giornate, uno spazio per i più
piccoli e un angolo di degustazione Sigaro&Birra curato dagli
Amici del Toscano
STREET
FOOD
Variegata l'offerta gastronomica
affidata a protagonisti che fanno della qualità il punto di forza:
Menchetti per la pizza, il Porter dei Fiorentini con lampredotto e
porchetta e Fatti di Fritto, friggitoria itinerante che propone
sia le ricette tipiche della tradizione toscana sia delle
rivisitazioni delle stesse.
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Per ulteriori informazioni visitate il sito dove trovate anche
il programma dettagliato del festival.
Campi di Birra 2017 si svolgerà a Villa
Montalvo - Via Limite, 15, 50013 Campi Bisenzio (FI) e seguirà
i seguenti orari:
Venerdì 28: 18.00 – 1.00
Sabato 10: 12.00 – 1.00
Domenica 11: 12.00 – 1.00
In allegato locandina e logo
Campi di Birra è un evento organizzato dal
Comitato Villaggio della Birra© di Buonconvento e Polisportiva 2M
di Campi Bisenzio
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