Inaugurato
nel 2014, Vininternational, il salone che riunisce gli espositori esteri di
Vinitaly, sta diventando una realtà interessante per la visibilità
internazionale e il gran numero di contatti business che riesce a garantire. A
Vinitaly vini e cantine da 30 Paesi.
Verona,
3 aprile 2017
– Cantine e vini da 30 Paesi, +33% lo spazio richiesto nel salone speciale
Vininternational che dal 2014 Vinitaly (9-12 aprile – www.vinitaly.com)
dedica agli espositori esteri. Con questi numeri Vininternational, ospitato per
la prima volta insieme alla Toscana in un nuovo grande spazio espositivo
(padiglione D), dimostra di essere una vetrina sempre più interessante per
grandi e per piccole aziende che vogliono un alto numero di contatti business
con buyer di tutto il mondo (131.000 nel 2016 da 140 Paesi), ma all’interno di
una fiera in grado di valorizzare le peculiarità dei propri vini e del
territorio di origine.
Per
tutti il mercato italiano rappresenta uno sbocco commerciale interessante e da
potenziare, ma i produttori provenienti da Francia e Spagna, questi ultimi
presenti per il secondo anno con una collettiva organizzata da Icex, cercano
incontri b2b soprattutto con buyer
del mercato americano; le cantine e i distributori con etichette degli
Usa e del Sud America espongono a Vininternational perché vogliono sviluppare
l’export verso il Vecchio Continente e verso l’Estremo Oriente, come pure i
produttori di Sudafrica, Nuova Zelanda e Australia.
Per
la prima volta c’è il Kosovo, con la sua tradizione vitivinicola secolare, che
affianca la Georgia, culla dell’enologia, mentre dall’Estremo Oriente debutta il
Giappone a fianco della Cina. Organizzata dal Ministero dell’agricoltura di
Mosca, partecipa quest’anno a Vinitaly anche una collettiva di vitivinicoltori
dalla Russia.
Esordisce
a Vininternational l’americana Amber Falls Winery & Cellars. “La scelta –
dicono dall’azienda del Tennessee – è dovuta al prestigio dell’Italia in ambito
enologico e alla nostra propensione verso i mercati internazionali, in
particolare Europa e Asia”.
La
Stone Castle Vineyards and Winery è la prima cantina in assoluto proveniente dal
Kosovo a Vinitaly. “Con una capacità di stoccaggio di 50.000 hl in botti di
legno – affermano –, siamo una delle più grandi aziende vinicole private in
Europa”. A Vinitaly cerca nuovi distributori, in particolare
europei.
“È
la prima volta che partecipiamo a Vinitaly – dicono i responsabili della
francese Château
Roc de Boissac – con l’obiettivo di incontrare nuovi buyer da Stati Uniti e Sud
Europa. Abbiamo scelto Verona perché qui c’è meno competizione con altri
produttori francesi”.
Presente
fin dal 2014 invece World of Flavor, importatore di oltre 250 etichette da
Argentina, Cile, Spagna, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Uruguay. Una
partecipazione condivisa con le cantine rappresentate, come investimento per
ampliare i propri sbocchi commerciali.
Storica
presenza di Vinitaly quella di AfriWines, con oltre 100 etichette dal Sudafrica,
con in anteprima l’annata 2017.
A
Vininternational anche la Cina, che propone i vini del Ningxia, una zona di
produzione ormai paragonata alla francese Bordeaux. Questi vini, durante
Vinitaly, sono protagonisti di uno dei grand tasting della Vinitaly
International Academy.
Nuova
la presenza del Giappone, con cinque aziende produttrici di sake alla ricerca di
un suo spazio di mercato sull’onda del grande successo della cucina nipponica,
mentre dalla Polonia arrivano le diverse tipologie di vodka di Toruńskie Wódki
Gatunkowe, che già presente con i suoi prodotti sui mercati di Germania, Gran
Bretagna, Francia, Stati Uniti, Giappone e India, ha scelto il salone veronese
per ampliare il proprio portafoglio clienti.
Da
subito uno dei saloni più frequentati di Vinitaly, Vininternational è ad accesso
libero ma regolamentato nei flussi, per garantire spazio e tempi adeguati per
gli incontri di affari. Di grande richiamo anche il ricco programma di
degustazioni guidate organizzate dagli espositori in chiave business
Altri
espositori esteri. Quasi
tutti gli espositori esteri di Vinitaly sono all’interno
di Vininternational. Quelli della Slovenia, però, continuano a presentarsi nel
padiglione del Friuli Venezia Giulia per contiguità territoriale. Chi produce
vini biologici, invece, trova il suo spazio e incontri b2b con trader
internazionali specializzati in questo segmento di mercato a Vinitalybio, mentre
i produttori artigianali esteri sono presenti all’interno di Vivit.
A Vinitalybio presenti aziende da Francia e Spagna, a Vivit da Francia, Austria,
Slovenia e Argentina.
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Informazioni
e iscrizioni VIA
Seminar: I vini di Ningxia, la cosiddetta Bordeaux cinese
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Tasting
Vinininternational
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