Accordo
di partnership tra Novamont e Fiere di Parma per lo sviluppo di un
progetto rivolto all’incremento della qualità e qualità della frazione
organica raccolta durante le manifestazioni
(Parma, 12 aprile 2017) Fiere di Parma sceglie la sostenibilità e si avvia a diventare un campione nella produzione di rifiuti compostabili, nel segno di un’economia circolare in cui nulla è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa. A partire da Cibus Connect, - che ospiterà centinaia di show coking con un esercito di top chef all’opera grazie ai quali sarà possibile apprezzare la bontà dei prodotti esposti - tutti i pasti verranno consumati utilizzando solo stoviglie usa e getta in bioplastica MATER-BI, le degustazioni dei prodotti da forno servite con carta compostabile in MATER-BI prodotta dalla cartiera di Rivignano (UD), smaltibili con la raccolta differenziata dell’organico.
Con
il marchio MATER-BI Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia
di bioplastiche, biodegradabili e compostabili secondo lo standard UNI
13432, ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi,
delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in
tanti ambiti della vita quotidiana. I prodotti in MATER-BI, smaltibili
assieme agli scarti alimentari, consentono di ottimizzare la gestione
dei rifiuti riducendone l'impatto ambientale e contribuiscono allo
sviluppo di sistemi virtuosi con enormi vantaggi lungo tutto il ciclo
produzione-consumo-smaltimento.
“Una scelta di grande visionarietà quella della Fiera di Parma – ha commentato Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont
- che ci auguriamo segni la strada per il settore fieristico per il
quale il tema della produzione dei rifiuti e del loro impatto
sull’ambiente è assolutamente critico. Coniugare la cultura della
promozione commerciale e dei connessi servizi di ospitalità a pratiche
virtuose di sostenibilità significa compiere una scelta coraggiosa e di
profondo rispetto per il nostro territorio e per le risorse, limitate,
di cui disponiamo”.
Le
componenti essenziali per la produzione delle bioplastiche MATER-BI
sono amido di mais e oli vegetali, non modificati geneticamente e
coltivati in Europa con pratiche agricole di tipo tradizionale, creando
filiere integrate che vanno ben oltre le bioplastiche stesse, in
sinergia con il cibo e con la qualità dei territori attraverso
l’applicazione di una continua innovazione.
I
prodotti compostabili realizzati in MATER-BI rappresentano soluzioni
capaci di chiudere il cerchio dell’economia, perché nascono dalla terra e
ritornano alla terra. Evitano infatti lo smaltimento in discarica e
contribuiscono alla creazione di compost di qualità, un alleato
importantissimo per combattere la desertificazione e l’erosione dei
suoli. Sono prodotti in grado di creare valore diffuso lungo tutta la
filiera, trasformando problemi locali in imperdibili opportunità di
cambiamento e di sviluppo.
A
Cibus Connect esporranno 400 aziende, tra cui 50 produttori selezionati
da Slow Food, che presenteranno i loro prodotti nuovi, grazie anche a
numerosi show cooking, ed incontreranno migliaia di buyer, sia esteri
che italiani. Marcello Zaccaria e Luca Zanga (allo stand Barilla),
Daniele Zennaro (per Valbona), Tano Simonato (Consorzio Prosciutto di
Parma), Renato Bosco (Levoni), Andrea Nizzi (Coppini e Delicius),
Francesco Miselli (Terra del Tuono), Franco Boeri (Olio Roi), Cristian
Broglia (Umberto Boschi), Leonardo Naccarelli (Delverde), Carmine Fania
(Olearia Clemente) sono alcuni degli chef che animeranno le giornate di
Cibus Connect. Tra gli espositori, per la prima volta, ci sarà anche un
gruppo di 45 produttori selezionati da Slow Food che propongono al
mercato prodotti raffinati come le lenticchie di Santo Stefano di
Sessanio (Gran Sasso di Giulio Petronio), le Mele rosa dei Monti
Sibillini (Le Spiazzette di Gravucci Massimo), la Birra Alta Quota
(Cittareale), la carne della Razza Piemontese (La Granda), l’Uva
Montonico (Francesca Valente).
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