Fino al 9 aprile 2017
Biblioteca Umanistica dell'Incoronata
Corso Garibaldi 116, Milano
VENERDI' 7 APRILE DALLE 18
TUTTO IL TEAM DI EDB STUDIO VI ASPETTA IN MOSTRA
Per
la Milano Design Week 2017 la Biblioteca Umanistica dell’Incoronata
continua la sua proposta espositiva legata al design e alla
progettazione, presentando la mostra SPAZI NELLO SPAZIO, a cura di EDB
STUDIO.
La
mostra ruota attorno al concetto di spazio, quello in cui viviamo, con
cui ci rapportiamo e che occupiamo anche con i nostri oggetti. Lo stesso
spazio attorno al quale ruota il metodo progettuale di EDB STUDIO
che porta avanti da un lato la tradizione dei grandi maestri milanesi,
che non si limita a concentrarsi su un unico campo di interesse, e
dall’altro pone l’oggetto - come costituente dello spazio architettonico
- e l’uomo, che passa da uno spazio all’altro, come centro del pensiero
creativo. Lo spazio inizia con un foglio bianco su cui vengono
tracciate delle linee che diventano prima concetto e successivamente
progetto; questo acquista poi una sua tridimensionalità nel prototipo o
nel modello architettonico fino ad arrivare ad essere oggetto o
architettura.
SPAZI
NELLO SPAZIO racconta attraverso diversi temi e diverse scale alcuni
dei campi applicativi di EDB STUDIO nel disegno industriale e
nell’architettura e l’allestimento diviene espressione di questo
approccio. Nella navata centrale dello storico spazio della Biblioteca
Umanistica dell’Incoronata di Milano, sono installati quattro nuovi
spazi - strutture in legno naturale ed effimere partizioni in tessuto -
capaci di modificarne l’aspetto e la fruizione, mantenendo intatto il
fascino delle volte e delle decorazioni quattrocentesche. Quattro fulcri
individuati in una pianta longitudinale per mettere in evidenza alcuni
oggetti inediti scelti per rappresentare la metodologia progettuale
dello studio: la lampada ICONICA per Ivela racconta il tema della luce e la ricerca formale portata avanti per esaltare lo straordinario potenziale tecnico del LED; la trasparenza di materiali come vetro e cristallo è rappresentata dal sistema di tavolini componibili TETRA per Quidam, azienda in grado di coniugare la produzione artigianale con gli standard della più avanzata tecnologia industriale; la seduta come oggetto comune, interpretata dal sistema di sedute impilabili SINUA simbolo della sfida continua portata avanti con aziende come Audia Italia, per proporre nuove declinazioni di un prodotto da sempre icona del disegno industriale.
L’allestimento riflette anche un altro punto fermo nell’attività di EDB STUDIO, cioè il binomio architettura e dialogo con l’esistente,
che ha l’obiettivo di evidenziare l’intervento contemporaneo attraverso
l’uso di materiali diversi da quelli originali e di tecniche
costruttive reversibili a volte vicine a quelle di un allestimento.
Accanto agli oggetti esposti la mostra propone una disamina del concetto di spazio attraverso una carrellata di immagini della produzione più significativa di EDB STUDIO: disegni, studi preliminari, rappresentazioni digitali, modelli e realizzazioni.
Lo
spazio per gli oggetti di uso quotidiano, come la sedia Paso Doble
selezionata per l’ADI Index 2002 o come l’apparecchio illuminante Boma
selezionato per l’ADI index 2011 o ancora il proiettore Kyclos Power
riconosciuto dal German Design Council con una menzione speciale nel
German Design Award 2017 (Excellent Product Design).
Lo
spazio generato da sistemi strutturali come ponti e passerelle frutto
della ricerca su temi come l’uso alternativo di elementi standard,
l’assemblaggio a secco, la reversibilità di un intervento; e ancora gli
spazi generati da un ospedale, una residenza, una scuola, un museo, un
centro civico, una piazza o una città.
Immagini
di spazi costruiti ex-novo, ma anche letture di spazi pre-esistenti e
delle loro trasformazioni: ne sono un esempio il progetto per la
ricostruzione della ex biblioteca della Stazione Zoologica Anton Dohrn
di Napoli, l’Albergo dei Poveri di Genova diventato sede universitaria o
le aree portuali dei quartieri genovesi Caffa, Metelino e Tabarca, oggi sedi di attività commerciali, artigianali e culturali.
Una
successione di immagini e oggetti accompagnano il visitatore ed evocano
la globalità di una visione e di un approccio metodologico che va
dall’elaborazione di un concetto alla sua trasposizione in progetto e
alla sua continua messa in discussione.
Una
scatola nella scatola, un contenuto per un contenente, perché ogni
oggetto genera spazio, è spazio esso stesso ed è spazio il negativo
tridimensionale che ne risulta.
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