Proseguono gli eventi promossi dell’Ecomuseo nei luoghi storicamente e paesaggisticamente più rilevanti del territorio che un tempo coincideva con il distretto di Gemona; Majano stava immediatamente oltre, nel distretto di San Daniele, in parte in pianura e in parte sui primi rilievi collinari. La frazione più a ovest, San Tomaso, è caratterizzata ancora oggi da un complesso storico di grande fascino e suggestione: l’Hospitale di San Giovanni. Qui l’Ecomuseo, col Comune, gli Amici dell’Hospitale e la Società Friulana di Archeologia, organizza per la giornata di sabato 9 luglio due appuntamenti. Alle 17 è in programma una visita all’Hospitale guidata da Marino Del Piccolo protagonista dell’intervento di restauro (prenotazione obbligatoria), alle 20.30 nella corte dell’edificio si svolgerà il concerto del duo “Chatsdebois”, formato da Massimo Gatti alla mandola e da Paola Selva alla chitarra.
L’Hospitale è stato fondato dall’ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi Cavalieri di Malta) alla fine del XII secolo. Costituiva una tappa fondamentale per viandanti e pellegrini in cammino verso la Terra Santa, assicurando loro accoglienza gratuita. Vi passava la Via del Tagliamento, la parte friulana di quell’arteria europea, nota in periodo medievale come Via di Allemagna, che collegava l’Europa settentrionale e centrale ai porti dell'Alto Adriatico. Di centinaia di hospitales, quello di San Giovanni a San Tomaso è tra i pochi rimasti. Con i recenti restauri che hanno interessato l’intero complesso, nella chiesa attigua sono riapparsi dei lacerti affrescati trecenteschi attribuiti al maestro Nicolutto da Gemona. All’esterno è visibile uno splendido affresco del XIII secolo raffigurante San Cristoforo e i santi Giovanni, Giacomo e Nicolò.
Il nome del duo, “Chatsdebois”, camuffa i cognomi dei protagonisti: il mandolinista – anche se suonerà la mandola – Massimo Gatti (“chats”) e la chitarrista Paola Selva (“bois”). Gatti è uno dei migliori mandolinisti europei di genere moderno, ha sviluppato il suo notevole bagaglio tecnico dall'incontro con il bluegrass, una grande passione tutt'altro che dimenticata. Selva si è diplomata al Conservatorio di Piacenza e ha tenuto numerosi concerti per chitarra sola, ma da sempre è la musica d'insieme quella che la appassiona. Assieme hanno definito un repertorio originale, affascinante e ricercato, che deriva dall’incontro dei linguaggi di due musicisti che provengono da formazione ed esperienze diverse e che spazia attraverso epoche, atmosfere, terre ed emozioni.
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