Dal 22 febbraio doppio appuntamento: con “Phtongos” Fabrizio Cotognini propone una riscoperta dell’iconografia delle Sirene mentre “Matando el Rato” di Eileen Noy conduce ad una riflessione sul concetto di temporalità
Due nuove mostre aprono il 2024 della Fondazione Morra Greco a Napoli: dal 22 febbraio al 30 marzo, Phtongos e Matando el Rato restituiranno ai visitatori l’emozione di un viaggio attraverso il mito quasi ancestrale delle Sirene e l’esaltazione di una dimensione più umana dello scorrere del tempo in risposta alla frenesia dei giorni nostri.
Phtongos - dal mito all’attualità
Interpreti privilegiate di antiche storie, avvolte da un’aura di mito e fascino, visceralmente legate - attraverso la celebre leggenda di Partenope - alla città Napoli, le Sirene ispirano, con il loro canto, Phtongos, la personale di Fabrizio Cotognini curata da Lorenzo Benedetti che occuperà il grande spazio del terzo piano del Palazzo.
Disegni di grandi dimensioni, minuscole sculture e proiezioni guideranno i visitatori in un percorso di recupero e riscoperta di esseri antropomorfi legati all'iconografia delle Sirene svelando le connessioni tra antropologia, territorio e contesto sociale e riflettendo al contempo su tematiche attuali quali la politica, la sociologia e l’ecologia.
Matando el Rato - Il tempo “slow” di Eileen Noy tra Italia e Cuba
Con Matando el Rato, la sua prima mostra personale in Italia, la giovane artista cubana Eileen Noy ci offre un interessante punto di vista sul concetto di temporalità, offrendo una visualizzazione formale di una lentezza contemplativa che rifiuta il tempo come parametro di produttività, in un’ottica di ritmi slow contrapposti a quelli, in larga parte frenetici, dell’Occidente post-industriale, rintracciando un legame sotterraneo tra l’isola di Cuba e la città di Napoli.
Le opere in mostra - fotografie, installazioni e video - sdoppiandosi in paesaggi e contropaesaggi della contemporaneità globalizzata, oscillano tra una lente di osservazione locale e una globale, rispondendo così ad una riflessione più ampia sui concetti di identità, sradicamento e appartenenza.
Nel 2022 Noy è stata la protagonista di un programma di scambio promosso dalla stessa Fondazione Morra Greco e finanziato a valere sulle risorse del progetto Global Forum - Mostre d’arte contemporanea EDI 2021, per un accordo sottoscritto a La Havana tra la stessa Fondazione, il CNAP Consejo Nacional Artes Plásticas, l’atelier Taller Chullima e l'Istituto di Cooperazione e Sviluppo Italia Cuba, con il patrocinio morale dell'Ambasciata di Cuba in Italia.
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