Verona, 13 febbraio 2024 – Il Consorzio di Tutela DOC Delle Venezie accoglie favorevolmente il voto dei giorni scorsi del Parlamento europeo in merito alle nuove tecniche genomiche, un testo particolarmente atteso, approvato con 307 voti a favore, 263 contrari e 41 astenuti. Si attende ora il trilogo, il negoziato cui prendono parte le tre istituzioni UE con l’obiettivo di condividere e chiudere l’accordo politico sulla proposta legislativa. “Le sfide imposte dal cambiamento climatico in atto e dagli orientamenti della politica europea impongono un cambiamento anche rispetto al ruolo della genetica – ha detto il Presidente del Consorzio Albino Armani – e in quest’ottica il via libera del Parlamento europeo rappresenta un passo avanti importante verso un modello più sostenibile e in grado di tutelare la capacità produttiva delle imprese vitivinicole”.
“In un contesto nel quale gli effetti dei cambiamenti climatici sono già realtà – ha affermato Stefano Sequino, Direttore del Consorzio – le nuove tecnologiche genetiche non-Ogm possono dare un importante contributo in termini di maggiore capacità di adattamento alle fitopatie della vite, che sempre più spesso causano gravi danni ai vigneti e ingenti cali di produzione, così come alla siccità. Si tratta – ha concluso Sequino – di un tema strategico per il futuro della viticoltura e per questo occorre sollecitare la ricerca e, con approccio altrettanto scientifico, il dibattito a tutti i livelli”.
Si auspica ora in un proficuo confronto che porti alla definizione dell’accordo politico prima della scadenza dell’attuale legislatura.
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