L’Etna non è solo un vulcano. È un territorio che respira, che vive e che parla attraverso i suoi suoli, le sue viti e i suoi vini. In questo scenario unico al mondo, la cantina Benanti rappresenta un simbolo di eccellenza e innovazione, una realtà che da quasi quarant’anni celebra l’autenticità di ogni versante del vulcano. L’azienda, oggi unica a operare su tutti i versanti della DOC Etna, ha scritto pagine fondamentali della viticoltura etnea, grazie a un lavoro pionieristico di zonazione, iniziato quando ancora questo era un territorio quasi inesplorato dal punto di vista enologico. Oggi, inoltre, l’azienda è parte di Brave Wine, la holding del vino creata dall’imprenditore Renzo Rosso. Un’unione che permetterà una nuova prospettiva di sviluppo imprenditoriale e un rinnovato impegno per la qualità e la sostenibilità.
Ogni versante del vulcano è una storia a sé, una sinfonia di elementi che creano condizioni pedoclimatiche irripetibili. Suoli di diversa composizione, altitudini che variano dai 400 ai 1050 metri sul livello del mare, escursioni termiche marcate, esposizioni uniche e microclimi influenzati dal mare e dalla montagna: è in questo contesto straordinario che Benanti ha scelto di radicare il proprio impegno. Sin dalla fine degli anni Ottanta, l’azienda ha intrapreso un percorso di ricerca per individuare le aree più vocate e valorizzarle attraverso una produzione che rispecchiasse fedelmente l’essenza del terroir.
“La zonazione per noi non è solo un metodo di lavoro, ma una filosofia che ci consente di rappresentare al meglio il territorio in ogni sua sfumatura,” raccontano Antonio e Salvino Benanti, oggi alla guida dell’azienda. “Essere presenti su tutti i versanti della DOC Etna significa poter abbracciare l’intera complessità del vulcano e tradurla in vini che raccontano storie diverse, ma accomunate da un profondo rispetto per la terra.”
La produzione di Benanti conta etichette che celebrano le peculiarità di ogni versante e contrada. Dalle vigne di Contrada Rinazzo a Milo, sul versante orientale, dove il Carricante trova un’espressione di freschezza e finezza unica al mondo, a Contrada Calderara Sottana a Randazzo, sul versante settentrionale, dove il Nerello Mascalese regala vini di complessità e longevità straordinarie. Contrada Dafara Galluzzo, sul versante nord, dove si coltiva il Nerello Mascalese e si producono vini austeri e particolarmente longevi. E ancora, da Contrada Monte Serra a Viagrande, sul versante sud-orientale, con suoli leggeri e drenanti che danno vita a vini eleganti e versatili, fino a Contrada Cavaliere a Santa Maria di Licodia, sul versante sud-occidentale, dove l’altitudine e la grande luminosità esaltano la complessità aromatica delle uve. La "Selezione Contrade" è l'emblema di questo lavoro. Attraverso queste etichette, Benanti offre una lettura autentica e profonda delle diverse zone del vulcano, trasformando ogni bottiglia in un vero e proprio saggio di terroir. Vini che sono il risultato di una lavorazione accurata e sostenibile, veri ambasciatori di un territorio unico, capace di affascinare e ispirare a livello globale.
La storia di Benanti è quella di una famiglia che ha saputo trasformare la propria passione in un progetto di eccellenza. Da Giuseppe Benanti, il fondatore che nel 1988 avviò il percorso dell’azienda con una visione innovativa, fino ad Antonio e Salvino Benanti, che oggi guidano la cantina verso nuovi orizzonti internazionali, il legame con l’Etna non è mai venuto meno. Questo impegno si traduce in una produzione annuale di circa 250.000 bottiglie, distribuite in oltre 30 Paesi e accolte con entusiasmo dalla critica enologica mondiale. Benanti non è solo una cantina, ma una voce che racconta l’anima dell’Etna. La zonazione pionieristica, l’attenzione ai vitigni autoctoni, l’utilizzo di lieviti indigeni proprietari e l’adozione di pratiche sostenibili testimoniano la volontà di celebrare un territorio straordinario, rendendolo protagonista di un racconto che continua a emozionare e a stupire.
Nessun commento:
Posta un commento