martedì 4 febbraio 2025

Like an aggressive river a cura di Ruth Beraha e Marta Papini

 Nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA

Traditum Est e serra madre presentano

una personale dell’artista Eva Papamargariti

 

 

Dal 7 al 9 febbraio 2025

 

Opening venerdì 7 febbraio 2025 ore 17.00

 

 

serra madre

Via Castiglione 134, Bologna

 

All that now flows through, video stills (Eva Papamargariti)


Bologna, 4 febbraio 2025. Traditum Est e serra madre presentano Like an aggressive river a cura di Ruth Beraha e Marta Papini, una mostra che esplora le identità fluide e sfuggenti dell’epoca contemporanea attraverso l’installazione multicanale di Eva Papamargariti.

 

Like an aggressive river, parte di ART CITY Bologna 2025, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, si terrà negli spazi di serra madre, il neonato centro di produzione artistica e culturale di Kilowatt alle Serre dei Giardini (via Castiglione 134, Bologna), e sarà inaugurata venerdì 7 febbraio alle 17.00 alla presenza dell’artista e delle curatrici Ruth Beraha e Marta Papini.

 

La mostra, ad accesso libero e gratuito, sarà visitabile fino a domenica 9 febbraio nei seguenti orari: venerdì 7 febbraio dalle 15.00 alle 22.00, sabato 8 febbraio dalle 15.00 alle 24.00 e domenica 9 febbraio dalle 15.00 alle 22.00.

 

Il titolo dell'opera presentata al centro di serra madre, All that now flows through us, trae ispirazione da Le onde, uno dei testi più sperimentali di Virginia Woolf, portando al plurale una frase evocativa del libro.

L'installazione a cinque canali alterna frammenti di vita quotidiana ripresi dall'artista con il proprio cellulare, corpi 3D in metamorfosi, paesaggi naturali e artificiali che si confondono, creando un mondo di identità ibride in costante trasformazione. Le stesse immagini ricorrono nei video in momenti diversi, lasciando nel pubblico la sensazione di un déjà-vu, come se il sistema fosse affetto da un malfunzionamento.

 

L’opera di Eva Papamargariti dialoga con i temi del naturale e dell’artificiale, della memoria e della trasformazione, evocando un immaginario che ricorda le parole di Woolf: «Le mie radici scendono nelle profondità del mondo, attraverso la terra secca di mattoni e la terra umida, attraverso le vene di piombo e d'argento. Io sono tutta fibra. Tutti i tremori mi scuotono, e il peso della terra mi preme sulle costole. Quassù i miei occhi sono foglie verdi, non vedono.»

 

La mostra è una co-produzione di Traditum Est, progetto creativo nato a Bologna nel 2022, un’associazione di promozione sociale che mette in rete idee, sostiene processi creativi e formativi dedicati a giovani, artiste e artisti, filantropi e istituzioni e serra madre, il centro di produzione culturale di Kilowatt a Le Serre dei Giardini che promuove l'immaginazione ecologica attraverso il dialogo tra arte, scienza e tecnologia, con l’obiettivo di costruire futuri desiderabili e accessibili.

Lo spazio di serra madre dialoga attivamente con l'opera di Papamargariti grazie alla sua trasparenza che porta le immagini anche fuori dai confini installativi, invadendo gli spazi circostanti, amplificando i temi esplorati dall’artista e favorendo un dialogo profondo con il pubblico.

 

L'inaugurazione di Like an aggressive river si inserisce nell’ampia rigenerazione urbana a base culturale che sta avvenendo ai Giardini Margherita dove, dopo Le Serre, serra madre e La palazzina dei sogni, si aggiunge la Centrale Re-Use, nuovo hub creativo e culturale sui temi del riuso e della solidarietà che apre al pubblico proprio in occasione di ART CITY Bologna 2025.

Emerge sempre di più come in città questo stia diventando un luogo centrale per il dialogo tra arte, natura e comunità.

 

All that now flows through us è commissionato e prodotto da AMA HOUSE.

 

Eva Papamargariti vive tra Atene e Londra. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali come il New Museum e il Whitney Museum (New York), la Tate Britain (Londra), il Museo MAAT (Lisbona), e il MoMA PS1 (New York). Nel 2023 è stata artista residente presso la LUMA Foundation di Arles e la residenza New Now di Zollverein. Nel 2024-25 partecipa al programma Onassis AiR Extended Research Residencies.

La sua ricerca si concentra sulla convergenza tra naturale e artificiale, corpo e tecnologia, spazi fisici e digitali, esplorando le dinamiche di trasformazione e interconnessione che caratterizzano il mondo contemporaneo.

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