È stato inaugurato a Osoppo il percorso “Anello di San Rocco”, nell’ambito del progetto “FVG in movimento. 10mila passi di salute” promosso dalla Regione e realizzato da Federsanità ANCI FVG in collaborazione con la Direzione centrale salute, il Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine, Promoturismo FVG. Si tratta di un percorso ad uso pedonale che favorisce la diffusione di una “cultura del movimento e del benessere”, unendo all’attività fisica l’osservazione e il godimento del paesaggio. Il tracciato ripropone fisicamente una caratteristica del territorio comunale, segnato da un abitato circoscritto con all’intorno un contesto di elevato pregio naturalistico. Facile e remunerativo per gli occhi e per lo spirito, si percorre in poco più di 2 ore.
Per l’individuazione del percorso è stato coinvolto l’Ecomuseo, che ha descritto e documentato il tracciato, di concerto con l’Assessorato alla sanità del Comune di Osoppo e l’Ufficio tecnico. L’itinerario prende avvio dal Parco della Colonia e si sviluppa per 7 km attorno al Colle di San Rocco, modesto rilievo attiguo al Forte ma meno conosciuto. Attraversa un territorio contrassegnato da un’elevata geodiversità (i canali intrecciati del Tagliamento, il rilievo conglomeratico del colle, il fenomeno delle risorgive) e biodiversità (i prati magri, la vegetazione ripariale, le numerose specie di orchidee spontanee) a cui si aggiungono salienze storico-artistiche di notevole interesse (è il caso delle chiese di San Rocco, San Giacomo e della Parrocchiale dedicata a Santa Maria ad Nives).
Il percorso “Anello di San Rocco” può essere suddiviso in tre parti: la prima in terra battuta corrisponde all’argine posto sulla riva sinistra del Tagliamento, dal Parco della Colonia al punto in cui convergono vari tracciati, a breve distanza dalla Chiesetta di San Rocco; il tratto intermedio attraversa il settore settentrionale delle Sorgive di Bars: è costituito da un breve anello che si sviluppa nell’area naturalisticamente più rilevante del percorso, su strade interpoderali sterrate e con qualche piccola parte in cemento (sono le tracce del sistema di piste utilizzate nella Seconda guerra mondiale dall’aviazione tedesca), e dalla prosecuzione del percorso che fa ritorno a Osoppo, nell’ultimo tratto con fondo in asfalto a uso agricolo; la parte finale, a chiusura dell’anello, attraversa l’abitato.
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