giovedì 30 giugno 2022

Gabriele Picco Clouds Never Say Hello a cura di Claudio Musso 7 luglio – 18 settembre 2022 Inaugurazione 7 luglio ore 19 Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino via dei Musei 30, Brescia

 



nell’ambito del progetto “Una Generazione di Mezzo”

in collaborazione con Provincia di Brescia, Fondazione Provincia di Brescia Eventi e Fondazione Brescia Musei

 


La Fondazione Provincia di Brescia Eventi è lieta di presentare la mostra Clouds Never Say Hello, grande personale dell’artista bresciano Gabriele Picco a cura di Claudio Musso negli spazi di Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino. L’esposizione – organizzata in collaborazione con Provincia di Brescia, Fondazione Provincia di Brescia Eventi e Fondazione Brescia Musei nell’ambito del progetto Una Generazione di Mezzo – si sviluppa su due piani dello storico edificio e presenta una selezione articolata di opere inedite che conducono gli spettatori in un viaggio immersivo nell’immaginario dell’autore.

Picco riesce ad affrontare con leggerezza temi delicati come la morte, il sesso, la solitudine dell’uomo contemporaneo, mettendo spesso in luce le contraddizioni della nostra società, e mostrando come la vita e il mondo siano un immenso teatro visionario.

 

Ecco per esempio The wall, la stanza le cui pareti sono state completamente ricoperte da 18mila biscotti savoiardi, un intervento dell’artista che modifica la percezione sensoriale dello spazio e che insieme segna l’accesso al nucleo centrale della mostra. Una sala di decompressione ricca di reminiscenze infantili, via di evasione fiabesca non priva però di elementi sinistri, implicito al muro è infatti il riferimento all’incomunicabilità e a tutti quei muri che ancora abitano il mondo.

 

Le nuvole, di pasoliniana memoria, simbolo di leggerezza, di sospensione e di poesia, sono un tema ricorrente nel lavoro di Gabriele Picco. Visibili e presenti sia nella storia dell’arte che nella vita di tutti giorni, al contempo così impalpabili ed evanescenti, rappresentano metaforicamente l’ambiguità e la contraddizione che regnano nell’immaginario dell’autore bresciano.

Due delle sale della mostra sono dedicate proprio alle nuvole. In una le ritroviamo sul portapacchi di modelli in scala di auto storiche del secondo Novecento. Sono le automobili diventate vere e proprie icone, come la Dyane o la Citroen DS, che fanno seguito alla prima opera di questa serie intitolata Cloud, che Picco realizzò nel 2005 con una vera Fiat 500 come scultura permanente nel Parco delle Madonie in Sicilia.

Nell’altra sala lo spettatore incontrerà, sospese a mezz’aria, quelle che potrebbero essere descritte come cinque piccole poesie. Nuvole di vari colori scolpite in marmi diversi, dal nero portoro, al bianco statuario di Carrara, al blu Bahia, al rosa del Portogallo fino alla pietra dorata. Su ogni nuvola scorgerà, in un sottile rimando alla pittura tonale, un piccolo volatile imbalsamato dello stesso colore della roccia, che porta nel becco un biglietto dei biscotti della fortuna, con la tipica frase profetica, divinatoria o sibillina. Qui lievità e gravità si incontrano creando un ossimoro visivo e concettuale.

 

La mostra sarà accompagnata da un corposo volume monografico edito da SKIRA in cui saranno raccolte attraverso il filtro di specifiche sezioni tematiche centinaia di opere prodotte dall’artista tra il 1998 e il 2022, un settore specifico sarà dedicato in forma di cahier al disegno e la parte testuale sarà composta da un saggio firmato dal curatore Claudio Musso, una conversazione tra l’artista e Davide Ferri, note biografiche e bibliografiche.

In libreria e negli store online due nuovi volumi della collana "Quaderni" edita da Kellermann Editore: Il quaderno della Birra di Francesco Selicato e Il quaderno dell'estate La cucina va in vacanza di Elisabetta Tiveron

 

Procida 2022, torna “Nutrice”: in barca con i pescatori dell’isola

 



Da venerdì 1 a domenica 3 luglio tour gratuiti con mini crociera, sosta per battuta di pesca e show cooking (l’iniziativa si ripete ad agosto): così il territorio racconta, con Cicerone d'eccezione, la sua identità

 

In barca per comprendere, e apprezzare, l’identità marinara dell’isola. Con dei Cicerone d’eccezione: i pescatori. Da venerdì 1 a domenica 3 luglio torna, nell’ambito delle iniziative di Procida Capitale Italiana della Cultura, il progetto “Nutrice”: in una serie di appuntamenti gratuiti i cittadini accompagnano i “cittadini temporanei” attraverso un’esperienza intima del processo alimentare, dagli orti al mare, crocevia di storie millenarie e tuttora fonte di sussistenza e commercio per molte famiglie isolane.
Con partenza dal porto di Marina Corricella, i partecipanti al tour gratuito (durata due ore, prenotazione obbligatoria; max 30 partecipanti, info e prenotazioni www.procida2022.com/nutrice) saliranno a bordo di un peschereccio e di una barca d’appoggio insieme ai pescatori, partecipando a una mini crociera che prevede una sosta per battuta di pesca con tecnica “palamito”, a cui possono partecipare tutti i componenti del gruppo.  I pescatori racconteranno le proprie esperienze in un percorso di condivisione delle reale identità del territorio. Dopo il giro in barca, è previsto uno show cooking e una degustazione del sorbetto al limone a cura di Sandro Quirino, titolare del “Chiaro di luna”, accompagnato da un intervento performativo di Vincenzo Esposito.
Il progetto “Nutrice” – ideato da Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 insieme a Confcommercio Isola di Procida, Casartigiani e AMIRA -  prende il nome da Nutrice di Enea, il nome che Dionigi d’Alicarnasso avrebbe dato all’isola di Procida ed è centrato “sulla consapevolezza che il cibo non assolve solo alla funzione di nutrimento, ma è profondamente connesso alla dimensione emotiva, identitaria e sociale di una comunità”, come sottolinea il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano. Il tour sarà riproposto il 5, 6 e 7 agosto e, con modalità differenti, il 2, 3 e 4 settembre e il 7, 8 e 9 ottobre.



Procida 2022 è un progetto del Comune di Procida, sostenuto dal MiC e dalla Regione Campania con i fondi a valere sul POC Campania 2014-2020.  Main sponsor è Voiello; gold partner Anm, Asl Napoli 2 Nord, Caremar, Eav, Snav e Trenitalia; bronze partner Coldiretti Campania e Marina di Procida. Media partner è Rai


Dal 10 luglio al 2 novembre 2022 Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini presenta la mostra diffusa sul Lago d’Orta SOSHumanity Can Art awaken the conscience of humanity?

 

VIGNAIOLI INDIPENDENTI: NUMERI DA RECORD PER L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL MERCATO DEI VINI

 Più di 850 Vignaioli, tre padiglioni e un nuovo spazio interamente dedicato al cibo. Appuntamento a Piacenza Expo dal 26 al 28 novembre 2022

Tre padiglioni e oltre 850 espositori da tutta Italia: sono questi i numeri record della prossima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che si terrà da sabato 26 a lunedì 28 novembre 2022 a Piacenza Expo.
I tre padiglioni messi a disposizione dal polo fieristico consentiranno di accogliere tutti gli associati FIVI che hanno fatto richiesta di partecipazione e che l’ultimo fine settimana di novembre racconteranno in prima persona il loro lavoro e la loro filosofia, invitando a degustare e acquistare i vini in assaggio. Una tensostruttura dedicata accoglierà l’area della gastronomia, dove gli artigiani del cibo completeranno la rassegna con le loro proposte.
“Il Mercato di Piacenza nasce con la volontà di incontrare il pubblico e promuovere la nostra identità di Vignaioli Indipendenti. È la nostra festa, prima ancora di essere una fiera: per questo motivo abbiamo ritenuto giusto che potessero partecipare tutti i soci che ne hanno fatto richiesta, aumentando gli spazi espositivi – dichiara Lorenzo Cesconi, presidente FIVI – Dopo due anni complessi, con un’edizione rinviata e una condizionata dalla pandemia, con questo undicesimo Mercato vogliamo dare un segno di speranza ancora più forte: i Vignaioli sono un elemento centrale nell’economia e nella cultura italiana, e il Mercato dei Vini è l’evento che meglio di qualsiasi altro racconta e mette in luce questa centralità”.
Come già nella passata edizione si riconferma l’innovativo elemento introdotto nel 2019, con l’aggiunta, al tradizionale week-end di Mercato, del lunedì come giornata dedicata principalmente agli operatori professionali del settore commerciale e del canale Ho.Re.Ca. Verrà inoltre potenziato il servizio di biglietteria online.
“Sono tante le novità di questa edizione, frutto di un grande investimento in termini organizzativi e della felice collaborazione con Piacenza Expo: il Mercato dei Vini è una manifestazione che, anno dopo anno, si conferma in continua crescita e che ha raggiunto risultati importanti – prosegue Cesconi – Ma non è solo una questione di numeri: il pubblico ama il Mercato per l’atmosfera unica e irripetibile che si respira, e i Vignaioli hanno a cuore questo evento perché è quello che più li rappresenta con coerenza”.


FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008, che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione del prodotto finale. Attualmente sono oltre 1400 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto. Il Marchio FIVI raffigura “Ampelio”, immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la FIVI significa essere Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue tutta la filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.

Venerdì 1° luglio a BASE il primo Community day italiano: l’evento dedicato alle community e ai community manager riuniti per la prima volta con l’obiettivo di scambiare esperienze e ispirare la nascita di nuovi progetti di community e di nuovi community manager

 

CORRENTI DEL NERA FESTIVAL 2022: gran finale

 

Si chiude il 3 luglio a Montefranco (TR) con VALNERINA PROJECT la quinta edizione del festival musicale itinerante Correnti del Nera

9 concerti in 9 comuni, oltre 50 gli artisti ospitati e 800 le presenze registrate in un mese

Si chiude domenica 3 luglio a Montefranco (Convento di San Bernardino, ore 21) con Valnerina Project, Correnti del Nera, il festival musicale itinerante organizzato dall’Associazione Filarmonica Umbra in 9 comuni della Valnerina. I nove concerti, iniziati il 4 maggio scorso, che hanno coinvolto oltre 50 artisti e registrato 800 presenze in un mese, hanno avuto l’obiettivo di far tornare il pubblico, grazie alla musica, nelle zone colpite dal terremoto. Grandi artisti internazionali hanno valorizzato i borghi e la loro storia, hanno fatto conoscere gli abitanti, apprezzare la varietà dei luoghi e dei prodotti di questa terra.

Durante il concerto del 3 luglio verrà presentato il programma del CD “Valnerina project” (etichetta “Le Vele”, distribuzione Egea Records), dedicato alle storie di vita di coloro che ci hanno preceduto, fatta di gesti semplici, di racconti accanto al fuoco, di spiritualità e amore verso il sacro, di memorie, di superstizioni, di leggende, di “partenze” e ritorni. Sul palco i musicisti Marta Lombardo (composizione e voce solista), Manuel Magrini (tastiere e arrangiamenti), Pietro Paris (contrabbasso), Roberto Gatti (percussioni etniche), Gianluca Saveri (vibrafono e percussioni).

“Questa edizione del Festival Correnti del Nera è stata caratterizzata da progetti molto vari e interessanti - è il commento del direttore artistico Angelo Pepicelli - Il pubblico ha apprezzato anche la contestualizzazione territoriale meravigliosa, davvero unica, che ha dato un grande valore aggiunto alla qualità altissima degli artisti ospitati”.

La manifestazione si avvale del sostegno della Regione Umbria, con i fondi specifici del Ministero della Cultura per i comuni interessati dagli eventi sismici, e ha il patrocinio dei comuni di Spoleto, Ferentillo, Vallo di Nera, Scheggino, Montefranco, Polino, Sant’Anatolia di Narco, Arrone, Norcia.

ALL THE WAY AROUND 17.07.2022, 9 PM Fondazione Antonio Dalle Nogare Rafensteinerweg 19, Bolzano

 



Quest'anno Fondazione Antonio Dalle Nogare ospiterà durante il festival Bolzano Danza la premier italiana della performance All the Way Around.

Danza e musica in sintonia 
per cavalcare immaginarie onde, far affiorare ricordi, memorie.
La ballerina e coreografa americana Meg Stuart incontra i musicisti jazz Doug Weiss, contrabbassista, e Mariana Carvalho, pianista, per condividere uno spazio intimo. Insieme intraprendono un viaggio esplorativo nel movimento e nel suono. All the Way Around è una performance che si concentra su gesti quasi impercettibili, sui dettagli, sulle vibrazioni.

La Fondazione 
offrirà una visita guidata gratuita a partecipanti interessati come anteprima dello spettacolo alle ore 20.00.

Ingresso per accedere allo spettacolo € 5,00

Biglietti disponibili online e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bolzano.
Per ulteriori informazioni vi preghiamo di consultare il sito del festival.

VERONAFIERE: SI CONCLUDE OGGI IL MANDATO DI GIOVANNI MANTOVANI ALLA DIREZIONE GENERALE

 Dal 1° settembre di quest’anno metterà a disposizione di Veronafiere la sua esperienza come Senior Advisor del Top Management.

 
Verona, 30 giugno 2022. Dopo 37 anni a Veronafiere, dei quali quasi 25 al vertice, Giovanni Mantovani conclude oggi il mandato di direttore generale.
Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: «Giovanni Mantovani ha guidato la fiera con lungimiranza, professionalità e visione imprenditoriale. A lui dobbiamo il merito di un percorso di crescita costante della Fiera di Verona e di un posizionamento internazionale – dall’Asia agli Stati Uniti fino al Sudamerica – delle principali filiere rappresentate dalle manifestazioni in portfolio. A nome del Consiglio di amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori, esprimo la più sincera riconoscenza e gratitudine per aver impresso a Veronafiere un indiscusso ruolo di leadership. Un risultato raggiunto anche grazie alla sua positiva caparbietà mettendo a disposizione tutte le sue doti umane e manageriali per attraversare con successo anche le fasi più critiche vissute dalla fiera con progetti innovativi e di riposizionamento».

Classe 1957, a Veronafiere dal 1985, direttore generale dal 1998, Mantovani resterà nel sistema fieristico come presidente di Piemmeti SpA, società controllata del Gruppo Veronafiere, membro del board dell’UFI (The Global Association of the Exhibition Industry) e, dal 1° settembre di quest’anno, come Senior Advisor del Top Management della capogruppo di Viale del Lavoro.

«Lascio il mio incarico con la certezza e la soddisfazione di aver contribuito allo sviluppo di quello che oggi è il quarto player fieristico nazionale e primo per rassegne organizzate direttamente – commenta Giovanni Mantovani –. Dopo due anni di pandemia, gli indicatori finanziari dell’azienda sono di nuovo in sicurezza. Un risultato non scontato che la proietta verso ulteriori piani di crescita sullo scenario nazionale e internazionale, grazie ai più importanti prodotti storici come Vinitaly, Marmomac, Fieracavalli, Fieragricola e Samoter. Oggi la Fiera di Verona è pronta per affrontare le nuove grandi sfide economiche e sociali che la attendono, senza dimenticare il suo territorio e la sua città di riferimento e per la quale continuerà sicuramente a rappresentare un asset strategico. Ringrazio e auguro un buon lavoro a chi mi ha accompagnato e affiancato in questo lungo percorso professionale e umano, dai presidenti e cda che si sono succeduti, al management fino a tutti i dipendenti, colleghi e collaboratori di Veronafiere».

Nella sua carriera di manager, Giovanni Mantovani ha partecipato all’evoluzione della storia moderna di Veronafiere. Tra i momenti di rilievo: l’ingresso in Emeca, l’organizzazione che riunisce i maggiori centri fieristici europei (1996); la creazione della new-co Veronafiere do Brasil (2012); la realizzazione a Expo Milano del primo padiglione dedicato al vino italiano (2015); la trasformazione di Veronafiere in società per azioni (2016); la nascita della new-co Veronafiere  Asia Ltd (2019); lo sviluppo  dell’internazionalità di Vinitaly; la realizzazione dei grandi progetti di ampliamento e rigenerazione del quartiere fieristico.

Oltre al riposizionamento e rafforzamento in termini di innovazione, professionalizzazione ed internazionalizzazione dei principali brand fieristici, sotto la direzione di Mantovani, Veronafiere ha ampliato il portafoglio di manifestazioni ed eventi in calendario con Job&Orienta, ArtVerona, Motor Bike Expo, Progetto Fuoco, B/Open, LetExpo, Asphaltica, European Outdoor Show, Oil&nonOil e Innovabiomed. 

mercoledì 29 giugno 2022

Wild Life Wild Heat un’opera inedita di Maurizio Vetrugno a Pitti Immagine Filati 91 Fortezza da Basso, Padiglione Centrale 29.06-01.07.2022

 


Una collaborazione

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e

Fondazione Pitti Discovery

 

 

 

In occasione di Pitti Immagine Filati 91 (Firenze, Fortezza da Basso, 29 giugno - 1 luglio 2022), rassegna internazionale dedicata ai filati per maglieria, la Fondazione Pitti Discovery e il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presentano Wild Life Wild Heat, un progetto inedito di Maurizio Vetrugno, a cura di Camilla Mozzato. L’opera è allestita al Piano Terra del Padiglione Centrale, nella Hall Principale, dove resterà in visione per tutta la durata del salone.

 

“La Fondazione Discovery lavora da oltre vent’anni sulle aree di confronto e di innesco reciproco tra moda e arte contemporanea - dice Lapo Cianchi, segretario generale di Fondazione Discovery - e inoltre siamo convinti sostenitori delle collaborazioni tra istituzioni culturali, soprattutto quando nascono spontaneamente. Questa collaborazione ha origine da una semplice cortesia di vicinato, che però, dopo soli dieci minuti di chiacchierata con il nuovo direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol, ha prodotto il desiderio e il bisogno di un progetto comune dedicato proprio a Pitti Filati, che è una fiera affatto speciale. Per il nostro Gruppo, perché il suo oggetto – i filati - è il primo anello della catena della moda e nel salone sono rappresentate le migliori produzioni a livello mondiale. Per Prato, distretto industriale e artigianale di fondamentale importanza in questo settore. E infine per una variegata classe creativa internazionale: da chi fa ricerca e curatela su materia, colori e punti agli uffici stile delle più importanti case di moda (e di altri settori manifatturieri), dai sociologi dell’evoluzione dello stile ai responsabili della comunicazione. Così, quando ci è stato proposto di coinvolgere Maurizio Vetrugno, la scelta ci è sembrata perfetta e ci siamo subito messi a lavorare per fargli trovare il contesto più adatto”.

 

“Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci sin dai suoi inizi ha avuto una vocazione interdisciplinare, promuovendo l’incontro tra le arti in un territorio ricco di eccellenze sia a livello culturale che imprenditoriale”, afferma Stefano Collicelli Cagol, direttore generale del Centro Pecci. “Questa dimensione, unica in Italia, sarà sempre più sviluppata nelle future attività della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, di cui il Centro Pecci è espressione. Strategica sarà la sinergia con altre istituzioni del territorio che operano in diversi settori tra i quali le immagini in movimento, il teatro, la musica, la letteratura e la moda. Poter collaborare insieme a Fondazione Pitti Discovery in occasione di una manifestazione come Pitti Filati – centrale per lo sviluppo della moda in Italia e nel mondo e per il distretto di Prato – testimonia il successo delle progettualità quando il territorio si fa rete. L’artista Maurizio Vetrugno è stato scelto per la sua capacità di muoversi tra i diversi linguaggi artistici attraverso una pratica concettuale che non rinuncia alla dimensione estetica e dunque alla sollecitazione dei sensi. Nessuno meglio di Vetrugno può interpretare il reale attraverso le sue tele e gli oggetti che compongono le sue collezioni, svelando le connessioni tra gli immaginari che attraversano la cultura pop, l’artigianato, la moda, che nel contesto unico offerto da Pitti Filati saranno ancora più esaltate.”

 

Le pratiche di Maurizio Vetrugno (Torino, 1957) partono dalla selezione di singoli elementi – oggetti, immagini, segni, opere - riconosciuti per la loro bellezza e successivamente rielaborati dall'artista secondo un'estetica contemporanea.

Prodotto in occasione di Pitti Immagine Filati 91, il progetto Wild Life Wild Heat, 2022 a cura di Camilla Mozzato, curatrice del Centro Pecci, evoca esempi di teatri del sociale, in particolare nella rassegna delle maschere: le presenze nella libreria surrealista di André Breton, metamorfosi di materie e spiriti; il pulsare attivo della Factory di Andy Warhol e il suo prolungarsi per decenni sulla scena disco di New York; Le Theatre de la Mode di Christian Bèrard. O ancora La Mode au Congo di Man Ray, che faceva indossare alle sue mannequins du monde, come Consuelo de Saint-Exupéry e Meret Oppenheim, copricapi e monili africani testimoniando – se mai ce ne fosse stato bisogno – il gusto sofisticato dell’arte africana e il perdurare della sua influenza nella controversa affermazione del modernismo internazionale. Rispetto a Man Ray, le opere di Wild Life Wild Heat prendono una direzione simmetrica ma rovesciata, portando soggetti noti e meno noti nel contesto cerimoniale e rituale del teatro di Bali. Le maschere di questo palcoscenico sociale sono icone celebri del pop o ribelli esemplari, modelle d’eccezione, profeti inascoltati, dadaisti della prima ora o figure di semplice e pura vanità.

ALDO ROSSI. DESIGN 1960-1997 PUBLIC PROGRAM

 



Talk e proiezioni di film e documentari per approfondire la figura

di uno dei protagonisti della cultura visiva del XX secolo

 

5 luglio – 1° ottobre 2022

 

Museo del Novecento

Piazza Duomo 8 - Milano

 


 

Milano, 29 giugno 2022. In occasione della mostra Aldo Rossi. Design 1960-1997, a cura di Chiara Spangaro, in corso fino al 2 ottobre 2022, il Museo del Novecento di Milano presenta un ricco public program: talk e proiezioni di film e documentari che, attraverso un dialogo interdisciplinare tra le arti, caratteristico della contemporaneità, approfondiscono la figura dell’architetto, designer, teorico e critico, tra i protagonisti della cultura visiva del XX secolo.

 

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi e Silvana Editoriale, con un progetto di allestimento firmato da Morris Adjmi - MA Architects, collaboratore e poi associato di Rossi a New York, racconta l’universo di Aldo Rossi in nove sale: ciascuna rappresenta un mondo in cui emerge la relazione tra opere grafiche e prodotti artigianali e industriali, con riferimenti alle architetture e allo spazio privato di Rossi. Per la prima volta sono esposti, in un percorso spettacolare, oltre 350 tra arredi e oggetti d’uso, prototipi e modelli, dipinti, disegni e studi progettati e realizzati da Aldo Rossi dal 1960 al 1997.






5 luglio 2022, ore 18.00 | PROIEZIONE - Documentario: Aldo Rossi seconda parte di Carlo Scarpa e Aldo Rossi. Maestri di poesia e memoria (2020) a cura di Michael Obrist. Film: Ornamento e delitto (1973) di Aldo Rossi, Gianni Braghieri e Franco Raggi

Cinema Arlecchino, via San Pietro all’Orto 9 - Milano

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

 

12 luglio 2022, ore 18.00 | TALK - Piccole e grandi architetture

Museo del Novecento, piano terra

Piazza Duomo 8 - Milano

Ingresso gratuito con prenotazione

 

13 settembre 2022, ore 18.00 | TALK - Gli oggetti dell’architetto

Museo del Novecento, piano terra

Piazza Duomo 8 - Milano

Ingresso gratuito con prenotazione

 

20 settembre 2022, ore 18.00 | PROIEZIONE - Documentario: Aldo Rossi Design (2022) regia di Francesca Molteni e Mattia Colombo

Cinema Arlecchino, via San Pietro all’Orto 9 - Milano

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

1° ottobre 2022, ore 17.00 | TALK - Aldo Rossi, Milano, Il Duomo e l’anima della città

Museo del Novecento, piano terra

Piazza Duomo 8 - Milano

Ingresso gratuito con prenotazione


Aldo Rossi. Design 1960-1997

a cura di Chiara Spangaro

Museo del Novecento 29 aprile - 2 ottobre 2022

Ingresso compreso nel biglietto di accesso al Museo Intero € 10,00 | Ridotto € 8,00

 

Sede

piazza Duomo 8, Milano

 

Orari

Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.30 Giovedì orario prolungato alle 22.30

Lunedì chiuso

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura