Giovedì 10 aprile, ore 15 Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna |
![]() |
Giovedì 10 aprile 2025 alle ore 15, l'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna ospita Geometrie e chimere. L’immaginario di Lorenzo Mattotti, una conversazione aperta al pubblico tra l'illustratore di fama internazionale e il semiologo e saggista Daniele Barbieri. L'incontro è organizzato al termine dell'Inaugurazione dell'Anno Accademico 2024-25 dell’Accademia di Belle Arti di Bologna – prevista la mattina dello stesso giorno su invito – che vedrà conferire a Lorenzo Mattotti il Diploma Honoris Causa in Linguaggi del fumetto.
Lorenzo Mattotti (Brescia, 1954) è tra i più importanti fumettisti e illustratori italiani. Esordisce negli anni Settanta e nel decennio successivo insieme ad altri disegnatori fonda il gruppo Valvoline, che si prefigge di mettere il fumetto in dialogo con i linguaggi dell'arte, della musica, della moda e della pubblicità. Nel 1984 pubblica a puntate Fuochi, opera emblematica che rivoluzionerà il linguaggio del fumetto e metterà in luce alcuni degli elementi caratterizzanti dello stile dell'autore: da un uso del colore sensuale, evocativo e avvolgente alla marcata espressività del tratto. Sin da subito è la Francia ad accoglierlo e pubblicarlo, tanto da portarlo a stabilirsi a Parigi nel 1998. I suoi volumi per adulti e per l'infanzia sono oggi tradotti in tutto il mondo, e sono innumerevoli le prestigiose collaborazioni a livello internazionale con quotidiani e riviste. Negli anni disegna numerose copertine di libri e manifesti per importanti eventi culturali, come il Festival del Cinema di Cannes e la Mostra del Cinema di Venezia. Lavora anche in ambito cinematografico, e nel 2019 il suo film d'animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia viene presentato al Festival di Cannes.
L'evento pomeridiano in Aula Magna sarà anche l'occasione per presentare il libro VENT'ANNI DOPO. Fumetto e illustrazione in Accademia (Collana ABABO Teorie, Pendragon, 2025), che racconta i primi vent'anni del corso di Fumetto e illustrazione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, attraverso una raccolta di riflessioni sul metodo, la pratica e la poetica autoriale di un percorso didattico pionieristico in ambito accademico con l'auspicio che possano offrire spunti di confronto tra docenti, futuri autori e autrici, appassionati. Il volume è a cura del Collettivo Dumas che, citando il grande autore francese, riunisce i nomi del direttore Enrico Fornaroli e di tutti i docenti che hanno contribuito a realizzarlo: Daniele Barbieri, Andrea Bruno, Onofrio Catacchio, Maja Celija, Edo Chieregato, Emidio Clementi, Sara Colaone, Caterina Coluccio, Gianluca Costantini, Otto Gabos, Lorenzo Ghetti, Gabriele Lamberti, Giordana Piccinini, Luigi Raffaelli, Stefano Ricci, Ilaria Tontardini, Emilio Varrà.
Non è un caso che il primo corso di Fumetto e illustrazione abbia esordito proprio all'Accademia di Bologna, perchè la città ha sempre rappresentato un polo di attrazione già dagli anni Settanta con Andrea Pazienza, e nei primi anni Ottanta con il gruppo Valvoline. Il Centro di Applicazione "Zio Feininger", dove insegnavano Igort, Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Marcello Jori, Lorenzo Mattotti e lo stesso Pazienza, si rivelò embrionale per la formazione di giovani talenti che sarebbero ben presto diventati autori affermati (tra questi anche i futuri docenti del corso a Bologna come Otto Gabos, Stefano Ricci e Massimo Semerano). Bologna si dimostrava, in quegli anni, particolarmente fruttuosa nel far germogliare iniziative in questo campo, attraversata e alimentata da un tessuto di interconnessioni ideative e capacità organizzative che avevano la cultura della "narrazione per immagini" al centro dei propri interessi: le librerie, le numerose iniziative editoriali e l'associazione Hamelin che aveva ideato BilBOlbul. Festival Internazionale di fumetto (oggi diventato A occhi aperti), senza dimenticare, dal 1964, un appuntamento unico al mondo come la Bologna Children Book Fair.
VENT'ANNI DOPO affianca parole e immagini con una selezione di lavori realizzati da talenti promettenti negli anni del corso. A venti di loro è stato chiesto di condividere l'esperienza da studenti con opere inedite che in qualche modo mettono a fuoco un ideale passaggio di testimone generazionale, come deve essere in ogni buona scuola. I talenti coinvolti sono: Eliana Albertini, Beatrice Bandiera, Majid Bita, Lucrezia "Lucrèce" Buganè, Cammaroto, Fumettibrutti, Maurizio Lacavalla, Laverve, Danilo Manzi, Kalina Muhova, Simone Pace, Irene Penazzi, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Lisa Salsi, Martina Sarritzu, Noa Schiatti, Rebecca Valente, Noemi Vola, Yi Yang.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Accademia di Belle Arti di Bologna Via Belle Arti 54, Bologna |
Nessun commento:
Posta un commento