BASE sceglie che sia il duo Calderoni-Caleo a inaugurare il festival dedicato alle arti performative – con una riflessione poetica e politica sull’identità, la vulnerabilità, il desiderio – consolidando il legame tra il significato più profondo del “fare residenza da BASE” e FAROUT |
BASE Milano |
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Credits: Laura Farneti e BASE Milano |
Milano, 26 agosto 2025. Sabato 4 e domenica 5 ottobre sarà il duo Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, tra le voci più incisive e visionarie della scena performativa contemporanea, a inaugurare il programma 2025 di FAROUT Live Arts Festival di BASE Milano.
Annunciate quest’anno come Resident Artists di BASE Milano, nell’ambito di un programma triennale che sostiene la ricerca artistica come leva di trasformazione sociale, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo aprono il loro percorso con la preview di FAROUT, presentando Temporale {a lesbian tragedy}. Una scelta che consolida il legame tra la residenza e il festival, e che pone la loro pratica al centro di un dialogo continuo tra produzione artistica, spazio pubblico e comunità. In questo senso, la presenza del duo rafforza la connessione tra ricerca continuativa e sperimentazione performativa, rendendo Temporale {a lesbian tragedy} non solo un’apertura, ma anche un tassello di un processo più ampio e duraturo che ha sede a BASE Milano.
Il progetto del duo artistico, che apre fino al 22 novembre 2025 a un mese e mezzo di programmazione, esplora emozioni e stati d'animo fondendo meteorologia, sensazioni affettive e ambienti surreali. Qui, il temporale in quanto effetto atmosferico, è un elemento di rottura che tocca l’inquietudine del tempo presente. Secondo Calderoni-Caleo le emozioni non sono altro che movimenti, atmosfere climatiche ad alta intensità, molto agitate, e Temporale {a lesbian tragedy} è un’indagine sulla "spazializzazione delle emozioni", una traduzione di stati emotivi – malinconia, stupore, sconforto – in movimenti, ambienti e atmosfere climatiche ad alta intensità.
La drammaturgia della performance si compone di meteorologie, stati affettivi che attivano cambi climatici e viceversa, di atmosfere intese come sentimenti spazializzati. La scenografia è composta da backrooms tipiche di internet (simbolo di una realtà fittizia): un labirinto che si estende indefinitamente, fatto di stanze tutte uguali, pareti rivestite di carta da parati gialla illuminate da luci al neon e moquette umida. Entrando in questi spazi si avverte un pungente senso di spaesamento, di non-familiare, come entrare nel retro del mondo.
Silvia Calderoni e Ilenia Caleo collaborano da anni su progetti che intrecciano teatro, politica, genere e corporeità, con uno stile che unisce ricerca concettuale e sperimentazione scenica. Insieme, danno vita a performance ibride e poetiche, in cui il corpo diventa archivio, territorio e narrazione. Il loro lavoro si distingue per la capacità di trasformare l’intimità in gesto politico e lo spazio teatrale in un luogo di interrogazione critica e affettiva. |
FAROUT Live Arts Festival, la rassegna dedicata alle arti performative contemporanee promossa da BASE Milano, giunge quest'anno alla sua quinta edizione. L'appuntamento del 2025 propone un palinsesto dilatato, oltre un mese e mezzo, dal 9 ottobre al 22 novembre, per un festival diffuso e immersivo che si sviluppa dentro e fuori BASE Milano, intrecciandosi con il paesaggio urbano, il tessuto sociale e le comunità. La linea curatoriale del festival si fonda sull’ibridazione radicale dei linguaggi, sfidando le categorie tradizionali per generare nuove estetiche e nuove forme di pensiero. Corpo, suono, testo, performance, tecnologia e ritualità si intrecciano, in un ecosistema artistico che si rigenera continuamente. FAROUT non è solo una rassegna, ma un campo di prova per il futuro, in cui l’arte diventa spazio di incontro e strumento di trasformazione culturale e sociale. _______________________________
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