Richard Paul Lohse Vertikal Rhythmus, 1942. Olio su tela Richard Paul Lohse-Stiftung Stefan Altenburger Photography Zürich © Richard Paul Lohse-Stiftung / 2025, ProLitteris, Zürich |
Fu solo all’età di quarant’anni che Lohse, lasciatosi alle spalle una giovinezza non priva di stenti, i primi esperimenti pittorici e una carriera di successo come grafico e tipografo, si avvicinò all’immaginario costruttivo-concreto. Ad affascinarlo furono l’unità tra il supporto pittorico e gli elementi che lo compongono, che ritrovò in certe tele del movimento olandese De Stijl, insieme al dinamismo utopico del Costruttivismo russo. A partire da queste premesse, il pittore sviluppò presto la sua personalissima via per l’astrazione, basata su un’estrema e rigorosa standardizzazione dei mezzi espressivi. Le sue tele diventarono così sistemi esatti all’interno dei quali campi di colore quadrati e rettangolari interagivano tra loro secondo regole matematiche e principi compositivi ricorrenti. Questa persistenza metodica emerge anche dai titoli dei dipinti e dalla loro datazione, che è doppia, a distinguere il momento dell’esecuzione dell’opera e quello in cui è stato concepito il sistema che la presiede. La pittura geometrico-astratta di Lohse è razionalmente fondata e dunque razionalmente spiegabile. «Il metodo si rappresenta da sé, è l’ immagine stessa » scrive l’artista, che nei suoi scritti torna più volte sulla descrizione dei principi compositivi che regolano i suoi dipinti, chiarendo la distinzione tra «ordini modulari» – basati su moduli costanti – e «seriali», in cui gli elementi si sviluppano secondo variazioni progressive. Tuttavia, nonostante la coerenza e il rigore del suo metodo, a una lettura razionale i suoi dipinti non si risolvono né percettivamente né emotivamente: a restare insoluto, al di là di ogni analisi, è il fascino sensuale che le combinazioni cromatiche continuano a esercitare. |
Richard Paul Lohse Sechs ineinandergehende gleiche Gruppen, 1949/65/7. Olio su tela Richard Paul Lohse-Stiftung Stefan Altenburger Photography Zürich © Richard Paul Lohse-Stiftung / 2025, ProLitteris, Zürich |
In bilico tra etica ed estetica, tra rigore e lirismo, tra razionalità scientifica e impegno politico, il percorso espositivo si apre con una ricostruzione speculativa dello studio di Lohse, che include disegni e schizzi in grado di restituire l’unicità del suo metodo. Da qui, la mostra si sviluppa come un viaggio ideale dall’interno verso l’esterno, da Zurigo ad alcune delle città che hanno segnato la sua affermazione internazionale – Amsterdam, San Paolo, Venezia, Kassel e infine New York – seguendo alcune delle tappe espositive più significative della sua carriera. Il cuore della mostra è rappresentato dalle opere che più di tutte ne hanno influenzato la ricezione: le tre imponenti variazioni di “Serielles Reihenthema in achtzehn Farben” realizzate da Lohse nel 1982 in occasione della partecipazione alla documenta 7 di Kassel. Emerge così il legame profondo tra la ricerca formale dell’artista, il contesto storico e le sue convinzioni politiche, inscritte nella ripetizione ostinata di strutture modulari e seriali. |
Richard Paul Lohse Diagonalordnung aus heller Gleichung und Kontrast, 1956/75. Olio su tela Richard Paul Lohse-Stiftung Stefan Altenburger Photography Zürich © Richard Paul Lohse-Stiftung / 2025, ProLitteris, Zürich |
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