Fino al 30 settembre, la Mole Vanvitelliana di Ancona presenta la mostra Giorgio Cutini. Canto delle Stagioni, una grande antologica dedicata al fotografo perugino, uno dei protagonisti più significativi della ricerca fotografica italiana, che ne ripercorre alcune tappe essenziali.
La mostra è aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 17 alle 21 ed è anche l’occasione per scoprire l’inconsueto complesso della Mole Vanvitelliana e tutte le attività che si possono fare al suo interno, per una visita dopo la spiaggia, un aperitivo o una passeggiata.
La mostra
La mostra Giorgio Cutini Canto delle Stagioni, curata da Gabriele Perretta, organizzata dal Consiglio Regionale delle Marche, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ancona, presenta oltre 200 opere fotografiche, molte delle quali inedite, che rivelano il contesto intuitivo e concettuale nel quale sono state scattate.
L’allestimento è pensato come percorso di introspezione artistica e umana assolutamente personale, ma anche un viaggio universale dello sguardo dell’artista attraverso le età dell’uomo. Si snoda nelle sale della Mole Vanvitelliana seguendo una suddivisione tematica, focalizzata sulle serie e su quelle immagini che hanno costruito la cifra stilistica più caratteristica di Giorgio Cutini, che da sempre evita i luoghi comuni e mette in discussione i presupposti visivi dell’istantaneo contemporaneo. Nella sua profonda e continua fuga dall’ordinario non ci sono solo ritratti di cose, oggetti o realismi effimeri: le sue fotografie documentano quello che il paesaggio muove nell’animo, in scatti sempre espressivisti e visionari, in cui il suo occhio intellettuale si interessa e si incuriosisce di ciò che lo circonda.
La serie Inquietudine racconta come l’artista sia soggiogato dalla natura che si sottrae al suo controllo, e si creano così immagini dove convivono eccitazione, meraviglia, disagio e nascono nuove possibilità espressive. Silenzio è la serie in cui Cutini tende con sempre maggiore decisione al bianco e al nero assoluti, in una riflessione sull’irriducibile assenza di cui vive la fotografia. La solitudine è un tema frequente nella poetica di Cutini, esemplificato nella serie Egl’io, dove la natura è protagonista tanto quanto l’artista. Infine, Requie(m) è il lavoro più recente del fotografo, spazio di quiete e di essenziale spiritualità che costruisce un’immagine di una minima riconoscibilità che contiene insieme un concetto di finito e infinito, di armonia dei paesaggi interiori approfonditi da dettagli simbolici e naturalistici.
La Mole Vanvitelliana di Ancona
Costruita tra il 1733 e 1743 da Luigi Vanvitelli per diventare il lazzaretto cittadino, la Mole Vanvitelliana è un capolavoro di edilizia sull’acqua, che sorge su un’isola artificiale dall’inusuale forma pentagonale all’interno del porto ed è collegata alla terraforma da tre ponti. La scelta di realizzare un lazzaretto era dettata dalla volontà di garantire l’immunità degli anconetani da possibili epidemie portate da merci e persone esterne in un periodo di grande crescita commerciale per la città, e la struttura poteva fungere anche da architettura difensiva. Utilizzato anche come ospedale militare e caserma, nel 1860 il Lazzaretto diventa prima una raffineria di zucchero, poi base militare durante i conflitti del primo ‘900 e poi sede della manifattura tabacchi per diventare infine quello che possiamo vedere adesso dopo grandi restauri realizzati della Soprintendenza e del Comune.
Tra gli elementi degni di nota si segnala la “Porta a Mare”, che era una volta l’unica via di accesso dal mare, sia per persone che merci, e che è stata riaperta al pubblico dopo decenni di inacessibilità, permettendo di nuovo la visita via acqua. La porta principale è invece quella che apre verso la città, caratterizzata da bugnato in pietra d'Istria e decorata con lo stemma del pontefice, scalpellato durante l’epoca napoleonica, affiancato da delfini, simbolo di fedeltà e protezione disinteressata.
Ad oggi la Mole Vanvitelliana di Ancona è il cuore pulsante della cultura cittadina, ospita mostre temporanee, spettacoli teatrali, concerti e rassegne cinematografiche di rilievo, oltre ad essere la sede del Museo Tattile Statale Omero, luogo eccezionale che permette di far conoscere l’arte attraverso il tatto, nato per promuovere l'integrazione delle persone con disabilità visiva e creare uno spazio accessibile a tutti. Al Museo Tattile Statale Omero è in corso fino al 31 agosto 2025 la mostra “L’ombra vede di Enzo Cucchi” oltre a poter visitare la permanente Collezione Design, ed è attiva una reciprocità che permette di avere l’ingresso ridotto tra il Museo e la mostra in corso negli spazi espositivi della Mole, “Giorgio Cutini. Canto delle Stagioni”.
Imperdibili sono i camminamenti della Mole Vanvitelliana, conosciuti come marciaronda, che permettono di esplorare questa struttura unica nel suo genere e di godere di una vista panoramica sulla città e sul porto. I marciaronda sono accessibili solo attraverso visite guidate, organizzate sia dalla Mole stessa che dal Museo Tattile Statale Omero, in concomitanza con mostre o eventi speciali oppure su prenotazione.
The Mole, il Lazzabaretto e il cinema all’aperto
Per fare una pausa gustosa ci si può recare a The Mole, il bistrot e caffè letterario all’interno della Mole Vanvitelliana. Caffè, colazioni, pranzi, cene e cocktail: tutte le richieste vengono soddisfatte in questo luogo dagli spazi modulabili che accoglie anche una libreria e uno spazio di coworking. I visitatori della mostra che si presentano per orario aperitivo avranno diritto a una riduzione sul prezzo.
Sulla banchina antistante la Mole Vanvitellina si può trovare il Lazzabaretto, luogo estivo di incontri, ritrovi e scambi. Aperto dalle 19 fino a tarda notte, è il posto perfetto in cui fare aperitivo, cena e dopocena con una formula del tutto particolare: il Lazzabaretto, infatti, propone drink e bevande per tutti i gusti ma per quanto riguarda il cibo vige la regola per BYOF, Bring Your Own Food. Ci si può portare il cibo da casa, si può ordinare delivery e il bar stesso mette a disposizione dei consumatori i menù e i numeri di telefono di alcuni ristoranti vicini, tutto per poter mangiare quello che si vuole in un contesto di allegria e condivisione. Tra le attività estive della banchina c’è anche il cinema all’aperto che presenta alcuni dei principali titoli delle passate stagioni cinematografica oltre a grandi classici: su tutti il 13 agosto si segnala la proiezione di Ossessione di Luchino Visconti, versione restaurata del film del 1943 considerato capostipite del neorealismo italiano, che racconta Ancona prima dei bombardamenti; l’evento è realizzato nell’ambito del format “Ancona cultura aperta. Visioni viaggi e identità per raccontare Ancona nel mondo”.
Il Grand Tour Vanvitelliano
Per chi vuole spingersi al di là della Mole alla scoperta delle opere realizzate o progettate da Luigi Vanvitelli in città c’è il Grand Tour Vanvitelliano, un itinerario nel centro di Ancona dedicato proprio all’operato del grande architetto. Nato nel 1700 a Napoli, Vanvitelli è stato uno dei più importanti architetti italiani, celebre soprattutto per il suo grande capolavoro, la Reggia di Caserta; ad Ancona arrivò nel 1732 per eseguire la commissione papale di realizzarne il porto e sono poi moltissimi i lavori che realizzò in città: dalla Chiesa del Gesù, all’edicola della Madonna all’interno del Duomo, dall’Arco Clementino oltre ovviamente al Lazzaretto, il Gran Tour Vanvitelliano è un tour che si può godere in autonomia durante una passeggiata nel centro di Ancona per scoprire o riscoprire la città all’insegna della storia architettonica del ‘700.
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