4 ottobre – 14 dicembre 2025 Fondazione Sabe per l’arte Via Giovanni Pascoli 31, Ravenna |
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Sabato 4 ottobre 2025 alle ore 11, la Fondazione Sabe per l’arte presenta la mostra Tessere, che pone in dialogo il lavoro di Alice Padovani e Laura Renna, artiste entrambe attive a Modena che in modi differenti reinventano la tecnica del mosaico.
Il progetto espositivo è realizzato nell'ambito di Ravenna Mosaico – IX Biennale di Mosaico Contemporaneo con il patrocinio del Comune di Ravenna con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna - Campus di Ravenna e in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna. L'inaugurazione della mostra coincide con la ventunesima Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
La parola scelta per legittimare questo confronto è “tessere”, da intendersi in una doppia accezione: gli elementi costitutivi del mosaico e l’atto di intrecciare i fili. Sono i due fattori che caratterizzano le pratiche delle rispettive artiste, volte ad accostare, nel primo caso, e a ordire, nel secondo. Frammenti di oggetti comuni, insetti, materiale organico, diventano infatti, nella ricerca di Alice Padovani, le tessere di un mosaico astratto e variegato che raggiunge talvolta esiti scultorei e installativi. Filati di lana rigenerata, lana d’acciaio, cashmere e altri materiali si intrecciano invece nelle opere di Laura Renna per dare vita a bulbi, rizomi e acrocori capaci di adattarsi a ogni ambiente e di aderire a qualsiasi superficie.
Entrambe le artiste riflettono sul rapporto con lo spazio secondo criteri di espansione e concentrazione, di unione e divisione al contempo. Più in generale, la mostra intende valorizzare inoltre la creatività femminile attraverso il coinvolgimento di artiste attive da anni nella regione Emilia-Romagna.
La ricerca di Alice Padovani (Modena, 1979, vive e lavora a Modena) trae origine dagli archetipi di meraviglia e repulsione, attraversando differenti tecniche, materiali e linguaggi espressivi. Con uno spirito classificatorio l’artista unisce alla spontaneità dell’impulso creativo il rigore del metodo scientifico. Passando attraverso installazioni e assemblaggi, performance e disegni, nelle sue opere propone frammenti di una natura decontestualizzata e crea collezioni che sono, al contempo, cumuli e tracce, dove la memoria naturale e quella personale si fondono. Laureata in Filosofia e in Arti Visive presso l’Università di Bologna, dalla metà degli anni Novanta al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Parallelamente sviluppa il proprio percorso di artista visiva che la porta a esporre in mostre personali e collettive a carattere nazionale e internazionale. Tra i premi vinti figurano diversi progetti di arte partecipata e produzioni site-specific (MiBact, Europa Creativa), il Primo Premio Scultura Nocivelli, il Premio ArteamCup Scultura | Installazione, il Paratissima Talent Prize. I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero tra cui Reggia di Caserta, Museo Civico di Modena, Hotel de Crillon Parigi, MuDi Taranto, FMAV, Fondazione Le Costantine e altre.
Laura Renna (Brindisi, 1971, vive e lavora a Modena) articola la sua ricerca servendosi della scultura, dell’intreccio e dell’installazione per toccare con le sue opere temi come la memoria, la natura, la metamorfosi. Crea sculture che indagano le potenzialità del gesto e del materiale con un processo che dà assoluta centralità alla manualità. Frutto di una pratica artigianale, il suo lavoro rivela una attitudine trasformativa, nell’intenzione di riplasmare ciò che ha perso valore e funzione e si presenta in una dimensione sospesa che lo rende spazio in potenziale. Nel 2008 vince il Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro. Nel 2018 rappresenta l’arte italiana alla Biennale di Shenzhen in Cina. Il suo lavoro è stato esposto in numerose istituzioni pubbliche e private, tra cui la Galleria Civica di Modena (2015, 2007), il MACRO, Roma (2019), la Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano (2010, 2008, 2006), il Museo di Arte Contemporanea di Lissone (2018), la Triennale di Milano (2008), il Museo di Villa Croce, Genova (2020), il Palazzo Ducale di Pavullo, Modena (2025).
Fondazione Sabe per l’arte ETS nasce nel novembre 2021 con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’arte contemporanea – con particolare attenzione alla scultura – nella città di Ravenna attraverso mostre, incontri, proiezioni e altre attività culturali. Presieduta da Norberto Bezzi e da Mirella Saluzzo, si avvale della consulenza di un comitato scientifico coordinato da Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e composto dai professori dell’Università di Bologna Claudio Marra, Federica Muzzarelli e Claudio Spadoni, già direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna. La direzione artistica è affidata a Pasquale Fameli, critico d’arte e studioso dell’ateneo bolognese. Sita a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte di Ravenna, la Fondazione si dedica inoltre alla catalogazione delle opere di Mirella Saluzzo e alla costituzione di una biblioteca specializzata sulla scultura contemporanea.
Alice Padovani | Laura Renna Ingresso libero |
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