Dal 5 settembre al 5 ottobre 2025, il Museo Carlo Zauli presenta la quarta edizione del Festival dei calanchi e delle argille azzurre, ideato per valorizzare la zona geografica dei “calanchi delle argille azzurre” – così definite da Leonardo da Vinci nel noto Codice Hammer – compresa tra Faenza, Brisighella, Riolo Terme, Castel Bolognese.
I calanchi sono ciò che resta dei fondali sabbiosi del mare preistorico di milioni di anni fa: un territorio che comprende terrazze panoramiche, scorci mozzafiato, argille pregiate, fonti di acqua termale, vigne e coltivazioni pregiate. Oggetto di innumerevoli narrazioni e leggende, quest'area è fonte d’ispirazione per molti artisti, in particolare per Carlo Zauli, tra i ceramisti scultori più importanti del Novecento, che a queste terre dedicò tanta parte del suo lavoro artistico. In pochissimi chilometri quadrati, i calanchi raccolgono meraviglie naturalistiche e culturali, ponendo le basi di un doppio binario che il Festival vuole percorrere, rivolgendosi a due tipi di pubblico: gli amanti dell’arte e quelli della natura, dell’enogastronomia territoriale e del benessere fisico all’aria aperta.
Anche quest'anno, il Festival dei calanchi e delle argille azzurre si muoverà tra le diverse discipline artistiche proponendo mostre, laboratori e performance di arti visive, teatro, danza, letture poetiche, concerti, allestimenti tra architettura e design, degustazioni enogastronomiche, laboratori di yoga e bioginnastica, trekking culturali, incontri legati alla sostenibilità ambientale, coinvolgendo scuole, accademie, corsi di formazione, singoli, gruppi, associazioni culturali. Un ampio cartellone di eventi e percorsi che saranno esaltati nella propria dimensione turistica e partecipativa dalla presenza di luoghi di eccellenza enogastronomica, che rafforzeranno la vocazione popolare del festival, tra cui Podere la Berta, Cantina Bulzaga, l’Agriturismo Terra dei Calanchi e l’Azienda Agricola Baccagnano.
Questa edizione avrà anche un corposo spessore espositivo, in particolare con la presenza della mostra Azzurro fragile proposta in ampissimo formato nel monumentale Palazzo del Podestà di Faenza. Un progetto itinerante e in continua evoluzione con opere in molti casi prodotte appositamente e realizzate con diverse tecniche espressive che dopo la tappa a Bologna presso Palazzo d'Accursio (15 marzo - 22 giugno 2025) che ha visto oltre 24.000 visitatori sarà realizzata dal 5 al 14 settembre 2025 presso il Palazzo del Podestà di Faenza in occasione della mostra-mercato della ceramica italiana Made in Italy. Le artiste e gli artisti in mostra: Sergia Avveduti, Claudio Betti, Riccardo Calamandrei, Gaia Carboni, Jacopo Casadei, Marco Ceroni, Silvia Chiarini, Barbara De Ponti, Oscar Dominguez, Gruppo Fotografia Aula 21, Pietro Lenzini, Filippo Maestroni, Francesco Nonni, Giovanni Pini, Cesare Reggiani, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Juan Sandoval, Noriko Yamaguchi, Carlo Zauli, Monica Zauli, Italo Zuffi.
Novità di questa edizione sarà un ampliamento territoriale del Festival, che coinvolge anche il territorio imolese attraverso la presentazione presso la Sala Grande di Palazzo Sersanti a Imola delle fotografie realizzate da Claudio Betti, nelle quali i calanchi vengono interpretati attraverso poetici chiaroscuri fotografici e la realizzazione di una conferenza con esperti del settore per approfondire questo importante patrimonio dal punto di vista artistico, culturale, paesaggistico e della sostenibilità ecologica.
La visione degli artisti troverà riverbero anche nel workshop Ceramica primitiva contemporanea dove artisti in residenza al Museo Carlo Zauli realizzeranno opere primigenie e contemporanee al tempo stesso che prenderanno forma attraverso la spettacolare cottura primitiva tra le terre della Manifattura Sottosasso, splendida bottega ceramica persa tra i calanchi e le colline faentine.
Il Festival dei calanchi e delle argille azzurre è il racconto di un patrimonio naturale e culturale vastissimo, talmente ricco da avere come obiettivo la creazione di un vero e proprio Parco Culturale dei Calanchi, il cui simbolo – il Padiglione delle argille - è stato installato nel Punto Panoramico Dinosauri (via Pideura, a metà strada tra Oasi e Bulzaga) con materiale di approfondimento sulla rassegna.
Finanziato nell’ambito del progetto Atmosfere Faentine 2025 da Regione Emilia-Romagna e Unione della Romagna Faentina
Con il sostegno di
Comune di Faenza | Ente Parchi e Biodiversità Romagna, Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola | CEAS Centro di Educazione alla Sostenibilità della Romagna Faentina | Consorzio Vini di Romagna | Strada della Romagna e del Sangiovese
In collaborazione con
Scuola Comunale di Musica Giuseppe Sarti Faenza | Scuola di disegno Tommaso Minardi | Menoventi / E Società Cooperativa | Studio Bartoletti e Cicognani / Podere La Berta / Azienda Agricola Baccagnano / Cantina Bulzaga / Agriturismo Terra dei Calanchi / Associazione Independent Poetry / Manifatture Sottosasso / Leopodistica / Bioginnastica® Biostudio Faenza srl / MiCentro a.s.d / Villa Emaldi / Fondazione Cassa di Risparmio di Imola / Cooperativa Bacchilega / WAM! Festival / Centro Visite Rifugio Ca’ Carnè / Associazione Castel Raniero
Con la partecipazione di
Matteo Ramon Arevalos, Sandro Bassi, Pier Luigi Berdondini, Valentina Caggio, Antonio Castronuovo, Pazienthol Compresse, Ivano Fabbri, Maria Lucia Giovanni, Paola Nuovo Gómez, Camilla Lopez, Piki Illustrazioni (Anna Lisa Quarneti), Paola Ponti, Ilario Sirri.
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