Uno dei filoni di ricerca attivati riguarda la presenza napoleonica a Treviso e Padova.
NAPOLEONE A PADOVA
http://www.lavecchiapadova.it/02-TESTI/CURIOSITA-01/PAGINE/016-NAPOLEONE%20A%20PADOVA.htm
Napoleone
Bonaparte venne a Padova la prima volta il 2 maggio 1797,
preannunziato ai padovani da un proclama della Municipalità. A
incontrarlo andarono il conte Antonio Vigodarzere ed il celebre abate
Melchiorre Cesarotti. Napoleone giunse in città alla sera e smontò a
palazzo Polcastro ora De Benedetti a S. Sofia. La sera stessa andò al
teatro Nuovo ora Verdi, il quale era illuminato a giorno e ornato di
bandiere francesi.
Vi fu accademia di canto e
musica, ma il Generale si fermò poco. Non fece grande impressione sul
pubblico essendo piccolo, magro e pallido. Tornò Napoleone la seconda
volta a Padova il 24 agosto 1797 nel pomeriggio e alloggiò al Palazzo
Selvatico dove fu imbandito un pranzo di 40 persone. Finito il pranzo
Napoleone a cavallo e con numeroso seguito si recò fuori Porta
Savonarola ove passò in rivista le truppe francesi rivolgendo loro un
lungo discorso.
Il Municipio aveva
ordinato che alla sera, sotto pena di multa, tutte le finestre sulle
strade che dal palazzo Selvatico vanno in Piazza dei Signori e da questa
al teatro fossero illuminate e fu obbedito. Ma il Generale non passò
nemmeno per la piazza recandosi al teatro, ove si recitò una farsa
intitolata: « Il matrimonio democratico » e cantarono la Calderini e
altri.
Il Generale si fermò
pochissimo ed a mezzanotte partì fornito di 4000 zecchini che volle
gli fossero consegnati dalla cassa municipale. Giunto a Noventa fu colto
dalla febbre, ma nel pomeriggio del 25 sentendosi meglio proseguì per
Udine.
La terza volta tornò il 27 ottobre, aveva dormito a Vigodarzere in casa Priuli. Entrò dalla Porta Codalunga e scese al Palazzo Selvatico. Nel pomeriggio passò in rivista le truppe in Prato della Valle e comunicò loro la pace conclusa con l'Austria a Campoformido con la quale ci aveva venduti all'Austria. Il 28 partì per Vicenza con una carrozza a 6 cavalli seguito da altre 9 a 4 cavalli.
La terza volta tornò il 27 ottobre, aveva dormito a Vigodarzere in casa Priuli. Entrò dalla Porta Codalunga e scese al Palazzo Selvatico. Nel pomeriggio passò in rivista le truppe in Prato della Valle e comunicò loro la pace conclusa con l'Austria a Campoformido con la quale ci aveva venduti all'Austria. Il 28 partì per Vicenza con una carrozza a 6 cavalli seguito da altre 9 a 4 cavalli.
Ignazio Sommer (Merzio)
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