La rete Borghi d'Europa sviluppa per il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico-jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica), il Percorso Internazionale La Via della Letteratura e della Poesia.
L'iniziativa si apre nel Comune di Brda, con Il Cammino didattico di Alojz Gradnik.
Nel progetto del Comune di Brda »I sentieri di marcia per i fiori di ciliegio« ha trovato il suo posto anche il cammino didattico di Alojz Gradnik. Il viaggio conduce il visitatore tra le vigne e nel centro del villaggio Medana.
Sul cammino vi accompagnano i versi del poeta che ci invitano fino alle scale invisibili. Queste ultime portano nella casa nativa del poeta, dove potete riposarvi, guardando l’eredita del poeta e leggendo la sua poesia.
La parte naturalistica del Cammino di Alojz Gradnik offre al visitatore il sapere degli alberi tipici del Collio. Il luogo da cui si gode una bella vista è un avvenimento particolare, poiché propone la veduta dei 24 campanili del Collio e i monti distanti. Sul cammino possiamo ammirare il rapporto della gente del Collio con la natura, con la terra.
Il cammino di Alojz Gradnik è ideale per i passeggiatori che nella natura desiderano rinforzare il proprio corpo e lo spirito.
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Tempo richiesto: 1 ora
Lunghezza del cammino: 3 km
Descrizione del percorso:
Inizio del percorso: monumento di Alojz Gradnik davanti il castello di Dobrovo
Il poeta Alojz Gradnik ha fatto un particolare cammino verso il successo nella poesia slovena e le ha dato un enorme sigillo.
la serie della sua raccolta rileva il suo grande amore pei i Collio
nativo. Nelle canzoni amorose invece, subisce l’amore come un sentimento
distruttivo che conduce alla morte. Allo stesso tempo, nelle canzoni
amorose, riflette sul senso della vita umana, la quale è, a dire il
vero, un solo esaurimento.
Prima tappa: IL GELSO
Al Collio coltivavano il gelso per i bachi da seta. L’albero è abituato
alla siccità e anche al freddo. È ancora presente il gelso nelle nostre
parti, però solo come albero ornamentale che offre l’ombra ideale nei
mesi estivi.
Seconda tappa: LA VITE
La vite è presente in Europa già dall’Era mesozoica. Ai tempi dello
Stato romano, la vite si ampliò al Collio dalla vicina Aquileia e da
Cividale. Le varietà più conosciute sono la ribolla, il pinò bianco e
grigio e merlò.
Terza tappa: L’ULIVO
È
l’albero del Collio che cresceva nelle posizioni soleggiate tra le viti e
sui pendii. Nell’inverno del 1929 gli ulivi gelarono. Hanno
ricominciato a piantare l’ulivo qualche anno fa. L’olivo d’oliva è di
ottima qualità. La Domenica delle palme è festeggiata con i rametti di
ulivo.
Quarta tappa: IL FICO
Il fico è un
albero mediterraneo, diffuso anche al Collio. L’albero è interessante
per la doppia natalità annuale. Al Collio crescono: beli e črni medoni,
belica, kamberji, bonke, … I fichi di vendemmia, maturati durante la
vendemmia, venivano essiccati al sole e conservati nelle casse. Li
vendevano nei giorni di Natale come frutta secca.
Quinta tappa: LA PRUGNA
Gli
abitanti del Collio pelavano le prugne, le solfavano e seccavano.
Seccate, erano compresse per due e in questo modo si formavano le
gustose prunelle (“pnčaste češpe”).
Le prunelle erano messe nelle casse per il trasporto e per la vendita.
Sesta tappa: LA CILIEGIA
Deriva
dall’Asia Minore. Al Collio conosciamo: čufrce, pontevke, trcinke,
prvačnce… Le ciliegie sono il primo frutto dell’anno che portano in casa
il primo guadagno. Ai tempi dell’Austria-Ungheria erano un frutto molto
apprezzato.
Settima tappa: IL CIPRESSO
La
meta del poeta è realizzata, la sua strada è finita. A Medana, il suo
villaggio prediletto, vicino allla sua casa e sotto i cipressi, ha
ritrovato l’ultimo riposo (la poesia “Ciprese”). I versi sulla sua tomba
sono presi dal sonetto “Večerne sence”.
Nelle famiglie ricche, alla
nascita sel bambino, piantavano il cipresso vicino alla casa. A Vipolže
(Vipolzano), nel parco castellano del vecchio castello, crescono i
cipressi più grandi e secolari sell Slovenia.
Ottava tappa: BIOGRAFIA
Alojz
Gradnik nacque nel 1882 a Medana da madre friulana, Lucia Godeasi, e da
padre sloveno, Jožef. I genitori ebbero 10 figli. La loro prima
abitazione fu la vecchia scuola di Medana, poi le altre case fel paese.
Nonostante la povertà, il padre lo mandò al liceo tedesco di Gorizia.
All’esame di maturità prese il massimo dei voti. A Vienna studiò legge e
nell’anno 1907 diventò dottore in legge.
Svolse la professione di
avvocato a Gorizia, Cerkno e a Pola. Dopo la prima guerra mondiale
lavorò al Ministero degli esteri a Belgrado. Fu il membro delle corti
supreme.
Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò in pensione e
visse a Lubiana, dove mori nel 1967. È sepolto a Medana, nel suo paese
nativo.
Contato:
Ufficio informazioni turistiche Brda
Grajska cesta 10
5212 Dobrovo
tel.: + 386 (0)5 395 95 94
e-mail: tic@obcina-brda.si
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