Bolzano, 20 settembre 2021_Da un'idea della curatrice e manager culturale Nina Stricker, BAW – Bolzano Art Weeks è un evento collettivo nato con l’obiettivo di dare uno spazio – fisico e temporale congiunto – alla multiforme scena artistica contemporanea altoatesina. Nella sua prima edizione, l’evento si diffonde nella città di Bolzano – per espandersi nelle intenzioni successive all'intero Alto Adige – con l’intento di coinvolgere un pubblico ampio e diversificato in progetti espositivi, performativi, installativi, multimediali e site-specific. "BAW – Bolzano Art Weeks intende raccogliere e dare impulsi, catalizzare e far esplodere le energie collettive per tanto tempo rimaste inattive, far seguire a mesi di chiusura settimane fertili di festosa apertura, ritornare alla vita urbana per esplorare la città nella sua complessità e varietà per rendere di nuovo l'arte un'esperienza di produzione e fruizione per molti, dopo un periodo particolarmente difficile di isolamento e forzata immobilità", così la fondatrice Nina Stricker. Sullo sfondo delle grandi mostre appena inaugurate a Museion, ar/ge Kunst e quelle di Transart, Foto Forum/Fondazione Antonio Dalle Nogare che apriranno nell‘ambito di BAW, fra gli highlights prodotti ad hoc sicuramente l’arazzo di grandi dimensioni “Recycled Brain” di Christian Fogarolli che è l’esito di un percorso di residenza che l’artista ha condotto, su invito di A Collection APS, assieme al maestro tessitore Giovanni Bonotto e con la supervisione di Chiara Casarin, che sarà presentato in collaborazione con Galerie Alberta Pane in occasione del Pre-opening di BAW il 23 settembre ospitato dal Parkhotel Laurin. Ospiti di eccezione anche la mostra „Art and Textile“ di Lottozero, l‘Open Studio di Marcello Jori a cura di Kathrin Oberrauch e la performance “TIME INFLUENCE (Chess Flu)” di Stefano Cagol. L’artista su invito del collezionista e membro del comitato curatoriale Tommaso Tisot, mette in atto una sorta di partita a scacchi come performance sulla scacchiera monumentale che ha realizzato 14 anni fa al Parco Mignone, una meditazione sul tempo in un momento di sovversione della sua dimensione individuale, collettiva e universale. Infine l’installazione partecipativa “DISCO FOR ONE” dell’artista greca Maria Papadimitriou esposta all‘ultima Biennale Gherdëina e re-installata davanti al Teatro Comunale di Bolzano in occasione del Musical “I Feel Love” in omaggio alle musiche di Giorgio Moroder. Ma sono tanti e suggestivi i luoghi da scoprire, come Maria Heim con le opere di Elisabeth Hölzl, Arnold Mario dall’Ò e Stefano Bernardi o Castel Hörtenberg con le fotografie di Ulrich Egger e sorprendenti le proposte inedite di altri artisti invitati da BAW come quelle di Christian Martinelli, Franziska Schink e Antonio Villa che si collegano con luoghi storici appena riaperti alla collettività come Palais Campofranco o altri centri nevralgici della vita commerciale e culturale della città come il nuovo spazio eventi H1 di Fiera Bolzano dove si svolgerà con installazioni e performance multimediali anche il finissage di BAW il 3 ottobre.
BAW – Bolzano Art Weeks significa soprattutto essere e fare rete: la prima edizione non sarebbe infatti stata possibile senza la proficua collaborazione di oltre 70 istituzioni, associazioni, artisti e altri protagonisti della scena artistica locale che con entusiasmo e rinnovata energia, hanno aderito al progetto. BAW – Bolzano Art Weeks è organizzato da Cooperativa 19 e da Südtiroler Künstlerbund con il sostegno delle ripartizioni Cultura Italiana e Cultura Tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio dell'Alto Adige. Ulteriori informazioni e una mappa della città con le diverse location di BAW sono a disposizione sul sito bolzanoartweeks.com. #workinprogress |
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