lunedì 19 settembre 2022

IL RISTORANTE EUTHALIA RIAPRE LE SUE PORTE NELLA NUOVA LOCATION DI SAN GIACOMO DI ROBURENT

 





Inizia una nuova avventura per lo chef Gian Michele Galliano, in quel di San Giacomo di Roburent (CN): qui, nel paese in cui lo chef è cresciuto e vissuto, e con cui ha un sentito legame di appartenenza, è stato aperto lo Chalet con il Ristorante Euthalia.

LA FILOSOFIA DELLO CHEF GIAN MICHELE GALLIANO
Un passo dopo l’altro, come se fosse una passeggiata in montagna, così si può descrivere ogni piatto dello chef: una camminata alla scoperta dei boschi, dei frutti e delle erbe spontanee, lungo gli alpeggi dei margari, lungo le coltivazioni biologiche dei piccoli agricoltori, nella pesca lungo le correnti di acqua dolce o negli allevamenti di piccole fattorie. Per questo, il ristorante Euthalia non segue la schematicità di una carta o di un menu fisso, ma propone due percorsi degustazione: Quattro passi e La gita. In entrambi la scelta è di assecondare i ritmi delle stagioni a 360°. È la natura a donare la materia prima, ed è in base a ciò, che lo chef varia di volta in volta, anche giornalmente, le sue ricette.
L’uso di prodotti autoctoni non è una limitazione, quanto piuttosto una precisa volontà nell’essere sostenibili in modo autentico e completo. La sostenibilità al ristorante Euthalia è in primo luogo ambientale, perché si rispettano le stagioni, la produzione locale, i ritmi della natura, senza mai sprecare nulla di ciò che proviene dalla terra. Tutto della materia prima trova una sua collocazione, come forma di rispetto per l’ambiente e per il ristorante stesso, riuscendo ad abbattere gli sprechi in termini economici.  L’obiettivo, e il risultato, è una cucina fatta di territorio, che vive dei ricordi di infanzia: la volontà è quella di dare vita a una sorta di madeleine di Proust, con piatti che generino sensazioni di casa, intime e calorose, emozioni e memorie

LO CHEF
Gian Michele Galliano nasce a San Giacomo di Roburent nel 1976, nel cuore delle Alpi Occidentali, in provincia di Cuneo, da una famiglia di imprenditori edili. Nel 2022 torna nello chalet di San Giacomo di Roburent, là dove tutto era iniziato. E torna con una nuova consapevolezza acquisita con gli anni, crea il suo orto di erbe aromatiche e spontanee del territorio, e dà il via ad una cucina fatta di territorio, di sapori di montagna, al tempo stesso leggera ed elegante, che fa dei ricordi di infanzia il punto di partenza e obiettivo. Una cucina che fa della contaminazione uno dei suoi punti cardine, prendendo spunto da ciò che il mondo offre in termini di ricette, di preparazioni e di procedimenti, riproponendo il tutto secondo una chiave di lettura alpina. “Amo dare vita a piatti che possono arrivare da tutto il mondo ma che trasmettono i sapori e i profumi del territorio”, aggiunge.
E nel piatto si ritrova in maniera chiara il carattere dello chef: mite, sereno, equilibrato, solare. Il carattere di un uomo di montagna che ha lottato per trovare il suo posto e per dare vita ad una cucina fatta di rispetto della materia prima, sostenibilità ambientale, economica e sociale e soprattutto, fatta di un amore per il territorio, sincero, limpido e contagioso.

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