z2o Sara Zanin è lieta di segnalare che in occasione della mostra L’improduttiva di Giulia Andreani, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia esporrà l'opera di Beatrice Pediconi, Diario di un Tempo Sospeso (2020), entrata di recente a far parte della Collezione.
Diario di un Tempo Sospeso è un’installazione che comprende 43 disegni su carta realizzati con emulsione fotografica, ciascuno dei quali scandisce ogni giorno di lockdown vissuto dall’artista, in quel momento in trasferta in Italia, tra marzo e aprile 2020.
In questa sequenza di segni Pediconi documenta lo scorrere del tempo per marcare il vuoto ed il senso di sospensione di quei giorni, al fine di rappresentare un diario della memoria per non dimenticare.
Beatrice Pediconi (1972, Roma, vive e lavora a New York) in merito a quest'opera dichiara:
Diario di un Tempo Sospeso nasce dall’esigenza di scandire i giorni occupando il vuoto di un tempo dilatato.
Trovandomi in Italia a fine febbraio 2020 per trascorrere un breve periodo mi ritrovo accidentalmente bloccata a Roma per sei settimane e un giorno, periodo che coincide con la chiusura totale dell’Italia e degli spazi aerei con l’impossibilità di ritornare a New York dove vivo da sedici anni. Come in un diario, ogni carta inizia ad accompagnarmi in questo nuovo viaggio durante il quale rifletto sul concetto di appartenenza ritrovandomi in una condizione precaria e instabile.
Utilizzando strisce di emulsione fotografica come strumento per segnare la carta, l’installazione è realizzata tramite una tecnica non convenzionale che combina l’elemento gestuale del disegno con materiale fotografico di scarto.
Dopo aver ritagliato polaroid (50 x 70 cm) appartenenti a dei miei lavori passati in strisce sottili, inserisco quest’ultime all’interno di una vasca con acqua bollente, al fine di separare l’emulsione dal supporto originale fotografico. Recuperando poi solamente i filamenti di emulsione li trasferisco su carta cotone sempre all’interno di una vasca piena d’acqua, dando origine a una ricerca che rimane sempre in bilico e che rifiuta di rientrare in una categoria ben precisa: disegnare con la fotografia.
Il Diario di un Tempo Sospeso è dunque il risultato di una metamorfosi, e le sue carte – abitate da storie rimosse e trasformate come anche da stratificazioni nascoste – diventano un mezzo di rappresentazione in bilico tra passato e presente.
Rimangono sottili filamenti, tracce filiformi e fluttuanti a testimonianza di un’esperienza personale e di una memoria collettiva caratterizzata da stati d’isolamento, divisione, perdita, recupero e trasformazione.
INFO:
Beatrice Pediconi | Diario di un Tempo Sospeso
nell'ambito della mostra L'improduttiva di Giulia Andreani
29 ottobre 2023-10 marzo 2024
Collezione Maramotti
via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
www.collezionemaramotti.org
Nessun commento:
Posta un commento