martedì 31 ottobre 2023

SUAVIA TRACCIA IL BILANCIO DELLA VENDEMMIA 2023: UN’ANNATA ANOMALA MA QUALITATIVAMENTE BUONA

 


Soave, 31 ottobre 2023 – La Cantina Suavia, eccellenza enologica situata nella zona Classica della denominazione del Soave che nell’ultimo anno ha dato vita a tre cru unici partendo da tre Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) rappresentative del terroir del Soave Classico, tira le somme della vendemmia 2023 valutandola in maniera positiva, nonostante le difficili premesse dovute alle anomalie climatiche che hanno caratterizzato quest’annata in tutta la Penisola.

È stata un’annata difficile da gestire”, spiega Alessandra Tessari, che con le sorelle Meri e Valentina porta avanti l’eredità del padre Giovanni, conducendo l’azienda di famiglia. “Fine giugno e luglio sono stati mesi decisamente anomali, freschi e piovosi, con un meteo instabile che ci ha costretto a controllare continuamente le previsioni per evitare sorprese. Questo clima incerto ha portato alla proliferazione di oidio e peronospora e, di conseguenza, è stato necessario mettere in atto molti trattamenti per riuscire ad ottenere il meglio sotto il profilo fitosanitario”, continua Alessandra. “La situazione si è poi stabilizzata con il clima caldo di agosto e di settembre, che hanno permesso di recuperare la fase di maturazione rallentata a luglio, un vero toccasana!”, conclude.
Suavia ha il privilegio e la fortuna di collocarsi nel punto più alto della zona Classica della denominazione del Soave, ad un’altitudine di 296 metri sul livello del mare e questo ha giocato un ruolo importante in una situazione sfidante come quella dell’annata 2023. “Essere in collina ha sicuramente i suoi vantaggi”, conferma Alessandra, “La ventilazione e i terreni drenanti hanno difeso dai funghi patogeni che hanno invece interessato aree circostanti. Possiamo quindi affermare di non aver avuto differenze produttive rispetto alle altre annate”.
Nel complesso possiamo ritenerci soddisfatte del risultato ottenuto per l’annata 2023. Le uve sono risultate sane, grazie all’intervento tempestivo che ha permesso di controllare la situazione fitosanitaria. Gli assaggi hanno, poi, rivelato un prodotto buono, in alcuni casi con una certa complessità. Alcune uve particolarmente provate dal freddo e dalle piogge, hanno beneficiato del caldo dell'ultimo periodo sviluppando la botrite, muffa nobile che ha aggiunto complessità aromatica al quadro d'insieme. Quindi gli aspetti negativi si sono trasformati in opportunità dal punto di vista enologico”, conclude Alessandra.
L’annata 2023 rappresenta per Suavia anche il coronamento dell’ambizioso progetto che vede protagonista la linea “I luoghi”: tre cru nati da tre Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) rappresentative del terroir del Soave Classico. Le tre etichette, CastellaroFittà Tremenalto, rappresentano tre luoghi leggendari con caratteri unici. Questi vigneti, intrisi di storia e geologia vulcanica, producono vini straordinari. Il segreto sta nella loro composizione geologica e nell'evoluzione indisturbata dei terreni.

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