LE TEMATICHE DEL DIVISIONISMO
Le opere esposte all’interno della Pinacoteca coprono un’ampia gamma di soggetti e temi, permettendo di comprendere la profondità e la varietà del divisionismo:
Il divisionismo tra tecnica e innovazione
Il divisionismo nasce dall’applicazione della teoria della luce e del colore alla pittura: accostando colori puri sulla tela, gli artisti riescono a ottenere effetti di luminosità mai visti prima. La tecnica evolve in diverse declinazioni, dalle pennellate filamentose di Segantini alle stesure puntiformi di Pellizza, fino alle variazioni più simboliste di Previati.
Il "verismo sociale" e la denuncia delle condizioni di vita
Molti divisionisti sviluppano un’attenzione particolare alle questioni sociali. Morbelli, Longoni e Pellizza rappresentano la condizione operaia e contadina, la disoccupazione, le difficoltà delle classi più deboli. Scene di vita quotidiana ambientate in ospizi, fabbriche e strade urbane traducono un impegno etico e politico che caratterizza la fine dell’Ottocento.
Il paesaggio come ricerca luministica
Per molti artisti il divisionismo diventa il mezzo perfetto per esplorare il paesaggio e la sua resa luministica. Dalla montagna ai laghi, dalle vedute alpine ai crepuscoli marini, il paesaggio divisionista è un equilibrio tra realismo e visione, tra precisione scientifica e suggestione poetica.
La spiritualità e il simbolismo
A partire dagli anni Novanta dell’Ottocento, il divisionismo si apre a influenze simboliste. Previati e Pellizza indagano temi mistici e allegorici, mentre Balla e Boccioni sperimentano il linguaggio divisionista per proiettarsi verso il Futurismo, ponendo il divisionismo come anello di congiunzione tra Ottocento e Novecento.
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