Tre mila euro. È questa la cifra a cui è stata battuta una bottiglia del Barolo Magnum Riserva 2016 Tabai durante un’esclusiva asta a Hong Kong negli scorsi giorni. Per la bottiglia della cantina Tabai di Castiglione Falletto (Cuneo) è un prezzo da capogiro che segna l’ingresso ufficiale di questo vino italiano nel firmamento del collezionismo internazionale.
Non è solo il valore economico a stupire, ma ciò che rappresenta. Si tratta di una bottiglia che unisce la grande tradizione enologica piemontese con l’estetica simbolica del drago, amatissimo dal mercato asiatico, in particolare quello giapponese, da sempre sensibile alla bellezza, alla ritualità e all’unicità.
Affinato per 36 mesi in rovere e prodotto in tiratura limitata, il Magnum Riserva 2016 Tabai è più di un vino: è un oggetto raro, elegante e visionario. Destinato non al consumo di massa, ma a coloro che sanno riconoscere – e collezionare – la differenza. È una bottiglia che racchiude secoli di tradizione, potenza simbolica e una visione internazionale: il Tabai Barolo Magnum Riserva del 2016 - autentico emblema del lusso e del collezionismo contemporaneo.
A renderlo ancora più iconico è il simbolo del drago serigrafato sull’etichetta, che ha conquistato in particolare il pubblico giapponese, dove l’arte del collezionismo e della degustazione si fonde con un forte senso estetico e spirituale.
Non a caso, una delle rare bottiglie è stata recentemente battuta all’asta di Hong Kong per la cifra di 3.000 euro, consacrando il Barolo Tabai non solo come piacere per il palato, ma anche come bene da investimento.
Infatti, il Barolo Magnum Riserva 2016 Tabai non è un vino per tutti. È pensato per chi sa riconoscere il valore dell’attesa e della cura maniacale dei dettagli. La sua produzione è estremamente limitata, ogni bottiglia è numerata e custodita in eleganti confezioni in legno che ne esaltano il prestigio - destinata a un pubblico selezionato di intenditori, collezionisti e investitori.
In un’epoca in cui investimenti non convenzionali attraggono sempre più finanziatori, questa etichetta unisce prestigio, rarità e apprezzamento del valore nel tempo. Lo testimonia la tiratura estremamente limitata, la numerazione di ogni bottiglia, e il formato Magnum che aggiunge una componente scenografica e da collezione.
L’esclusività non è solo nel formato, nel simbolismo o nel prezzo all’asta, ma è nell’accesso. Ogni esemplare diventa parte di una cerchia ristretta, in cui l’acquisto di una bottiglia è anche una dichiarazione di gusto, visione e appartenenza.
Tabai poi strategicamente non rincorre la grande distribuzione, ma coltiva la rarità. Ogni sua Magnum Riserva è il risultato di una scelta precisa: privilegiare la qualità assoluta alla quantità, il carattere alla convenienza, la differenza alla ripetizione. Non stupisce quindi che, in un mondo saturo di etichette, sia proprio questa a brillare tra gli intenditori, unendo prestigio, rarità e apprezzamento del valore nel tempo.
Il Magnum Riserva 2016 colpisce fin dal primo sguardo: rosso granato profondo e intenso. Al naso si apre con note speziate di legno, intrecciate a aromi fruttati di ciliegia sotto spirito e rosa. In bocca si presenta deciso con carattere austero (in gioventù), con un retrogusto persistente in cui emergono le note del rovere con i profumi classici di viola e marasca.
Un vino insomma che non chiede solo attenzione, ma la pretende.
Perchè non si tratta solo di un vino eccellente, ma di un oggetto simbolico, da custodire, tramandare o esibire. Una sintesi perfetta tra arte liquida, visione strategica e passione enologica.
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