Inaugurazione venerdì 21 gennaio ore 18.00 prenotazione obbligatoria
nell’ambito di ART CITY Bologna 2022
Davide D’Elia, Fresco, 2018, allestimento della mostra, Palazzo Pensi, Todi (PG). Foto © M3S Roma |
NOS Visual Arts Production presenta FRESCO, la prima mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, presso il Museo Davia Bargellini, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica nell’ambito di ART CITY Bologna 2022, in occasione di Arte Fiera.
L’intervento è pensato in dialogo con la
collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano
il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è
situato, raro esempio di collezionismo privato cittadino. La mostra si
compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato
da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo
Atti-Pensi di Todi, dimora cinquecentesca che si erge al centro della
piazza principale della città umbra, che a Bologna vengono allestiti in
relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei
Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche
nel Senato cittadino.
Da tempo l’artista indaga la relazione tra
passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura
accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un
ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il
ciclo FRESCO a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente
sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas
appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di
pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del
paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la
costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi
dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o
"assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la
traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura
assente" e "pittura presente".
La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, Zero e Zero1, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo Paesaggio con figure di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. Zero e Zero1,
nel momento in cui lasceranno il luogo originario del museo Davia
Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un
processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.
“Atti” dello stesso componimento poetico, le opere di FRESCO costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo.
Proprio in tale ottica la visita propone un’esperienza di Realtà Virtuale (realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO), tramite cui il visitatore si fa testimone della simultaneità dell’opera ricongiungendo il ciclo alla sua fonte originaria.
Durante il periodo di mostra il Museo Davia Bargellini ospiterà un talk con l’artista per l’avvio del progetto editoriale Tiepido Cool, di cui Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica è partner culturale, sostenuto dalla X Edizione dell’Italian Council, il programma di promozione internazionale dell’arte italiana nel mondo promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Davide D’Elia (Cava de’ Tirreni, 1973) vive e lavora a Roma.
Inizia a lavorare come visual designer negli anni ‘90. Si trasferisce a Londra nel 2007 dove inizia a sperimentare la sua poetica artistica grazie alla collaborazione creativa con il collettivo curatoriale CosmicMegaBrain. Partecipa a diverse mostre internazionali tra cui: Beyond Existence, Cordy House, Londra, 2009; Every other day, Zico House, Beirut, 2009; DrawMusicDraw, Booze Cooperativa, Atene, 2008; Booze around light bulbs, Heimatmuseum, Londra, 2013. Rientra a Roma nel 2011. Sue opere sono state esposte in musei e sedi istituzionali come MAXXI, Museo delle Arti del XXI Secolo, Roma, 2012-2013; Biennale di Venezia (Nell’Acqua capisco, Procuratie Vecchie, Venezia, 2013); Accademia Americana, Roma 2014; Artsiders, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, 2014; Horizontal, Casa Italia (Giochi Olimpici), Rio De Janeiro, 2016; Sensibile Comune, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2017; Finalista Premio Lissone 2018, MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, 2018.
Nessun commento:
Posta un commento