ALESSANDRO NICODEMI:” Vogliono aggirare il problema dell’alcolismo, legato in particolare ai giovani e al consumo di superalcolici, denigrando, ancora una volta, il vino”
Ortona, Gennaio 2023_ "Non è questa l’Europa che vogliamo, il problema dell’alcolismo - diffuso nei Paesi del Nord - non si risolve con un’etichetta sulla bottiglia. Come al solito siamo di fronte ad un provvedimento che ha molta forma ma poca sostanza, è l’ennesima campagna denigratoria da parte di Bruxelles nei confronti di un prodotto - il vino - che è un alimento integrato nella nostra dieta mediterranea”, afferma Alessandro Nicodemi alla guida del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. “Credo sarebbe più strategico - ma forse più costoso per il Paese in questione e meno di effetto mediatico - investire in percorsi formativi ed educativi rivolti ai giovani per sottolineare l’importanza di un consumo ragionevole e metterli in guardia quando si parla di abuso. Tra l’altro il problema dell’alcolismo - soprattutto nei giovani - è legato come sappiamo ai superalcolici, il cui consumo è in spaventosa crescita. Insomma non sarà una banalissima dicitura a risolvere il problema ma la stessa potrebbe creare dei danni ai produttori di vino che in Irlanda lavorano bene anche se - per mere questioni di dimensioni - si tratta di un mercato minimale per anche per il vino abruzzese”, continua Nicodemi. In Irlanda nel 2021 il fatturato per i vini d’Abruzzo è stato di circa 700/750mila Euro, il presidente del Consorzio sostiene però che “la decisione dell’Ue è un’azione irresponsabile, l'esempio irlandese potrebbe essere seguito da altri Paesi, andando a mettere in difficoltà una filiera che si traduce in una delle principali voci del nostro agroalimentare." |
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