martedì 20 giugno 2023

Alla scoperta del conoide di Gemona

 




Una delle “missioni” degli ecomusei riguarda la divulgazione: è il territorio, in primo luogo, che va fatto conoscere nei suoi vari aspetti, fisici e biologici. Geologia, morfologia, idrografia introducono alla definizione delle caratteristiche di un’area geografica: queste vanno interpretate esplorando, osservando, toccando, in altre parole immergendosi nei luoghi e nei contesti di maggiore interesse, per comprendere la loro formazione, configurazione e struttura. È per questo che a grande richiesta l’Ecomuseo delle Acque ripropone le visite tematiche al territorio del Gemonese con l’accompagnamento del geologo e divulgatore scientifico Daniele Tenze.

Domenica 25 giugno in mattinata è in programma un’uscita guidata che avrà per meta il conoide del Vegliato, su cui sorge l’insediamento storico di Gemona (necessaria la prenotazione). Il pomeriggio di sabato 24 giugno Daniele Tenze sarà a disposizione dei visitatori al LAB terremoto in piazza Municipio 5 a Gemona: un’occasione unica per approfondire le conoscenze sul fenomeno sismico nel nostro territorio. Il Laboratorio offre la possibilità di un apprendimento multidisciplinare attraverso un approccio interattivo e partecipativo. È costituito da un percorso espositivo in cui vengono approfonditi argomenti complessi con un linguaggio scientifico divulgativo e il supporto degli exhibit, postazioni interattive che consentono di simulare e interpretare i vari fenomeni.

Il cono di deiezione su cui sorge Gemona ha dimensioni eccezionali: a un raggio di oltre 2 km corrisponde uno sviluppo frontale di 3,6 km. Responsabile di questa enorme massa di detriti è il torrente Vegliato, che trasporta durante le piene il materiale incoerente proveniente dal disfacimento delle rocce collocate nel settore montano del bacino. L’intensa fratturazione delle rocce è determinata dall’attività di un’importante faglia, detta Sovrascorrimento Periadriatico, che incide con andamento est-ovest la Sella Foredôr affiancando successivamente l’asta del Vegliato. Si tratta di una discontinuità provocata dalle forze compressive generate dai movimenti delle zolle continentali, che accosta rocce di età e di natura diverse.

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