Bruxelles, 28 giugno 2023 - Dopo l'allarme lanciato da Coldiretti sulle contraffazioni del cibo italiano all'estero e con la recente candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, Gianantonio Da Re, europarlamentare trevigiano della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia, lancia l'allarme anche a Bruxelles.
«La valorizzazione delle nostre specialità deve essere un impegno anche dell'Europa - spiega Da Re, che sul tema ha presentato una interrogazione scritta alla Commissione - . Parliamo di un settore della cultura italiana che non si riduce solo ad una serie di ricette, ma coinvolge tradizioni, abitudini e pratiche sociali storiche. Un autentico patrimonio che deve essere tutelato e valorizzato, in Italia, in Europa, nel mondo».
In aggiunta, secondo l'Osservatorio Nazionale italiano sullo stile di vita sostenibile, circa 36 milioni di italiani hanno già sviluppato delle abitudini gastronomiche sostenibili per quanto riguarda il settore agroalimentare, con il 29% della popolazione disposto a comprare prodotti più eco-sostenibili e locali
anche se più costosi. «Questo dimostra la sensibilità dei nostri consumatori e dei nostri produttori per quanto concerne la gastronomia Made in Italy e della qualità che sa offrire, dalla sua origine fino alla tavola - ha continuato l'eurodeputato - . Considerando anche l'incredibile varietà dell'offerta di prodotti eco-sostenibili, l'Europa deve supportare questo nostro patrimonio attraverso politiche certe e risorse finanziarie adeguate».
In aggiunta, secondo l'Osservatorio Nazionale italiano sullo stile di vita sostenibile, circa 36 milioni di italiani hanno già sviluppato delle abitudini gastronomiche sostenibili per quanto riguarda il settore agroalimentare, con il 29% della popolazione disposto a comprare prodotti più eco-sostenibili e locali
anche se più costosi. «Questo dimostra la sensibilità dei nostri consumatori e dei nostri produttori per quanto concerne la gastronomia Made in Italy e della qualità che sa offrire, dalla sua origine fino alla tavola - ha continuato l'eurodeputato - . Considerando anche l'incredibile varietà dell'offerta di prodotti eco-sostenibili, l'Europa deve supportare questo nostro patrimonio attraverso politiche certe e risorse finanziarie adeguate».
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