La mostra “Latte Mleko Milk” si sta dimostrando uno strumento prezioso per far conoscere uno dei progetti di maggiore interesse promossi dall’Ecomuseo: si tratta del programma di valorizzazione e sostegno del modello della caseificazione collettiva, ancora in uso in Friuli, Veneto e Trentino grazie alle latterie turnarie e sul versante meridionale del Monte Nero/Krn in Slovenia dove è diffusa una gestione comunitaria degli alpeggi. Non è un caso che l’allestimento sia ospitato sino al 25 ottobre nel Centro di informazioni turistiche “Zelen hiša” a Caporetto/Kobarid (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 16, sabato dalle 9 alle 13) su iniziativa del Comune e del Parco Nazionale del Triglav. La mostra, già esposta a Peio, Bohinj, Valmorel, Gemona e Artegna, rende omaggio ai protagonisti di filiere lattiero-casearie virtuose fondate sulla cooperazione: animali, allevatori, malgari e casari fanno parte di territori e paesaggi che assumono forme e connotazioni diverse pur se accomunati dallo stesso modello caseario (basti pensare che il caseificio turnario di Peio, al centro del paese, opera a 1600 m di quota e che la latteria turnaria di Campolessi è posta in pianura neppure a 200 m). |
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La mostra, realizzata per la parte fotografica da Graziano Soravito e a cui hanno contributo, per i testi, gli ecomusei e altri istituti attivi sui territori (tra cui il Centro di ricerca dell’Accademia slovena delle scienze e delle arti - SAZU), è il risultato di una lunga attività di documentazione avvenuta in archivi pubblici e privati, a cui si sono aggiunti sopralluoghi e interviste condotte negli allevamenti e nei caseifici. Si è scoperto un mondo poco conosciuto anche perché fortemente ancorato alla zona geografica di produzione. Le realtà valorizzate e sostenute dall’Ecomuseo delle Acque hanno aderito alla Carta dei princìpi delle latterie turnarie, un decalogo che contiene i fondamenti in cui si riconoscono: dall’alimentazione naturale al benessere animale, dal latte di qualità al formaggio artigianale, dall’economia di relazione alla sovranità alimentare. La stampa nazionale si sta interessando al progetto, nel numero di settembre la rivista “Cacio & Pepe” dedica un ampio servizio proprio al sistema turnario. |
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«In alcuni alpeggi, l’attività lattiero-casearia collettiva è stata preservata, seppur con alcune brevi interruzioni, o addirittura ristabilita negli ultimi due decenni, seguendo i cambiamenti avvenuti a livello di politiche agricole, valori sociali e prospettive individuali. Nella stagione di pascolo 2022, la lavorazione congiunta del latte ha avuto luogo nelle malghe combinate Lom e Podkuk, Medrje e Sleme, Razor e Stador, oltre che sugli alpeggi Božca, Kašina, Kuhinja, Leskovca, Polog, Pretovč e Zaslap nell’Alta Valle dell’Isonzo, nonché sugli alpeggi di Krstenica, Javornik e Velo polje a Bohinj. La precedente organizzazione e le regole delle associazioni e delle cooperative lattiere (…) sono state adattate alle circostanze odierne sulla base dell’accessibilità dell’alpeggio, degli assetti proprietari, della forma di gestione, dell’idea imprenditoriale e dalla vision di tutti gli interessati, nonché organizzate formalmente nel contesto delle comunità agrarie o pastorizie». (Špela Ledinek Lozej, “Caseificazione collettiva nella zona delle Alpi Giulie Orientali”, Ecomuseo delle Acque, 2023) |
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