L’esposizione, nella doppia sede della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto e del Forte Malatesta di Ascoli Piceno, è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Verticale d’Arte, con il patrocinio e il sostegno dei Comuni di San Benedetto del Tronto e di Ascoli Piceno, e curata da Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli.
La mostra Prospettiva Van Orton si propone di ripercorrere le tappe fondamentali della carriera dei Van Orton, pseudonimo preso in prestito da Nicholas Van Orton, protagonista del celebre film “The Game” di David Fincher del 1997, interpretato da Micheal Douglas. Classe 1983, gemelli, dalla città di Rivoli, Piemonte, i Van Orton hanno iniziato la loro avventura nel 2013 spaziando in vari ambiti, dalla musica, all’arte, al cinema, passando per il design e lo sport, lanciando ben presto la loro carriera oltre il confine nazionale. Per ricordare due collaborazioni tra tutte, quella con Jovanotti e con Bon Jovi.
Le loro composizioni rivisitano l'immaginario pop partendo da un’ispirazione vicina alle suggestioni di Roy Lichtenstein per poi sviluppare – attraverso l’uso di ampie campiture dai contorni neri (outline) entro i quali esplode la tavolozza dei colori – uno stile personalissimo che attinge all’estetica delle cattedrali gotiche, unendo nuove istanze ad un patrimonio visivo e mnemonico molto radicato nelle generazioni nate e vissute dagli anni Ottanta in avanti.
Il progetto di mostra mette in dialogo gli ambienti delle due sedi espositive attraverso il linguaggio artistico dei Van Orton: immagini, video, pannelli esplicativi, musica, proiezioni, oggetti e installazioni inglobano le opere favorendo l’ingresso al visitatore nelle molteplici sfaccettature del mondo degli artisti piemontesi.
Un percorso emozionale di forte impatto visivo e sensoriale, articolato attraverso una serie di sezioni che attivano una narrazione affascinante e al tempo stesso densa di rimandi. Dalla sezione dedicata ai volti iconici e ritratti, alle scene salienti dei film entrati nell’immaginario collettivo come “Ritorno al futuro” o “i Gremlins” o ancora “Batman” o “Ghostbusters”, fino agli eroi della Marvel e agli oggetti memorabilia, per arrivare a preziosi inediti creati ad hoc per questa loro prima esposizione antologica.
Il catalogo bilingue italiano/inglese a corredo della mostra, edito da Rrose Sélavy, vede, oltre ai contributi dei curatori, anche i saggi di Massimiliano Vado, celebre attore e regista, e dello storico dell’arte Matteo Piccioni, accompagnati da un ricco apparato iconografico.
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