Semplicità
e sostanza, prodotti locali e innovazione, accoglienza e identità
territoriale: questo in breve è il contenuto della nuova cucina
irlandese, che negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio
rinascimento e che si è conquistata una fama ben meritata.
Ma non di rivoluzione si tratta, bensì di riscoperta di quegli
antichi sapori che sono sempre stati alla base della tradizione
culinaria dell’isola. Una nuova generazione di giovani chef di talento
ha fatto propria questa eredità, proponendola in maniera creativa e
moderna.
Pochi paesi al mondo possono vantare prodotti di tale eccezionale
qualità. Quei bei prati smeraldini, infatti, non sono solo una gioia per
gli occhi, ma pasture lussureggianti che garantiscono un’eccellente
produzione di carne bovina e ovina, nonché spettacolari formaggi
artigianali, mentre il gran numero di corsi d’acqua e la presenza
costante del mare garantiscono pesci, crostacei e frutti di mare di
grande freschezza e qualità. Va anche sottolineato lo spazio sempre
crescente che nelle ricette viene dato alle verdure, agli ortaggi e alle
erbe selvatiche.
Queste straordinarie materie prime locali compaiono ormai sulle tavole di tutto il paese, da Dublino a Galway, da Belfast a Cork. I buongustai irlandesi e stranieri possono così apprezzare cibi prelibati non soltanto nelle grandi città, ma anche in tanti piccoli ristoranti e caffè sparsi in tutto il paese, anche in aperta campagna, che spuntano continuamente un po’ ovunque.
Così, se un pasto al Restaurant Patrick Guilbaud di Dublino (l’unico tra quelli stellati in Irlanda, a cui la guida Michelin abbia accordato ben due stelle) resterà impresso nella vostra memoria gustativa come una delle grandi esperienze della vita, potrete mangiare quasi altrettanto bene al Chapter One (anche se ha una sola stella Michelin), con una eccellente cucina della più pura tradizione irlandese.
Ma è l’ovest dell’isola che sta diventando il protagonista della scena gastronomica del paese. Cork, nel sud-ovest, può addirittura essere considerata patria della nuova cucina irlandese. Un giro gastronomico di questa vivace città non può che cominciare dall’English Market, un affascinante mercato coperto vittoriano, dove si trova una vera mecca di prodotti locali, che possono essere immediatamente assaggiati nell’ottimo Farmgate Café, all’interno del mercato.
Ma è tutta la regione ad avere una forte vocazione in questo campo. Già nella vicina, deliziosa Kinsale si possono assaggiare sopraffini piatti preparati con i frutti della terra e del mare. Anche la contea del Kerry vanta grandi eccellenze gastronomiche. Pochi posti al mondo possono competere con la cittadina di Dingle, contea di Kerry, in fatto di cibo, bevande e musica, il tutto condito dal mare, dalle spiagge sabbiose e dai magnifici panorami. Al Dingle Food and Wine Festival (4-7 ottobre, da confermare) praticamente tutti i negozi, le gallerie, gli alberghi e i ristoranti organizzano una degustazione di qualche genere – dalle ostriche al canguro. Da qui, dove si aprono le magnifiche terre dell’ovest, sarà tutto un susseguirsi di splendidi paesaggi, magiche atmosfere e… ottima cucina! Risalendo la costa ovest verso nord si possono seguire itinerari che uniscono alla bellezza del paesaggio i sapori più intimamente legati al territorio e alle acque dell’oceano. Dalle alghe marine commestibili come il carrageen e il dillisk a Sligo, al miele dei fiori del Burren, all’agnello di collina del Connemara fino ai deliziosi formaggi biologici di fattoria.
Galway si sta affermando sempre più come protagonista, insidiando il primato gastronomico di Cork: qui naturalmente è il pesce che la fa da padrone e in particolare le favolose ostriche, per le quali la città è particolamente rinomata.
Se si prosegue ancora verso nord, si arriva in Irlanda del Nord, con le sue carni pregiate e la selvaggina, ma anche i frutti di mare e i crostacei di Carlingford Lough o il famoso salmone di Glenarm, lungo la spledida costa di Antrim, e ancora le anguille fresche o affumicate, una delle specialità della regione. Qui, l’accompagnamento locale ai piatti di pesce non può che essere il “champ”, un’appetitosa miscela di patate, scalogno e burro. Belfast si è andata affermando negli ultimi anni come una delle città più dinamiche d’Europa, caratterizzata da una vera e propria esplosione di creatività. Il rinnovamento ha ovviamente coinvolto la ristorazione e il capoluogo nordirlandese può vantare alcuni fra i migliori ristoranti dell’isola, come il Cayenne, gestito dal celebre chef Paul Rankin, o il Ginger, in cui lo chef lavora solo con ingredienti irlandesi di prima scelta, trasformandoli in piatti prelibati.
Altre delizie
Un viaggio in Irlanda non può dirsi completo senza aver sperimentato la vivacissima cultura dei pub, molto più di semplici locali dove fermarsi a bere qualcosa, ma luoghi in cui trascorrere il tempo a chiacchierare, ascoltare musica, assaggiare cibi deliziosi, scoprire le superbe birre artigianali oppure puntare sulla classica Guinness.
Ma anche caffè e wine bar sono entrati a far parte della nuova ristorazione irlandese: vale la pena sperimentare i loro pasti informali, spesso con piatti vegetariani di gran livello.
Soste quasi obbligate saranno poi quelle agli innumerevoli mercati contadini che espongono specialità locali e regionali prodotte secondo metodi tradizionali, come Macreddin Market nella contea di Wicklow; St George’s Market, lo storico mercato coperto di Belfast; il Galway City Market o quello celeberrimo di Cork.
Per chi desidera viziarsi alloggiando in una dimora storica, anche qui il livello gastronomico è davvero eccellente.
Durante un viaggio in Irlanda sarà facile incontrare una o l’altra delle numerose feste gastronomiche organizzate un po’ ovunque nel paese. É un modo perfetto per sperimentare la vibrante scena culinaria irlandese e per mescolarsi con gli abitanti del posto alla scoperta dei sapori locali. Il famosissimo International Oyster Festival di Galway a settembre è una kermesse internazionale dedicata al nobile mollusco, tipico di queste coste. In Irlanda del Nord, nei villaggi pescherecci di Kilkeel, Annalong, Ardglass e Portavogie, la principale festa dei prodotti ittici è il Festival of Fish and Gourmet and Seafood Trail. Ma queste feste non sono limitate ai soli frutti del mare, ma anche a quelli della terra, come, ad esempio, ai funghi (in autunno ovunque nell’isola), ai mirtilli nella contea di Wicklow, alle fragole a Enniscorthy nella contea di Wexford, mentre ad Armagh, Irlanda del Nord, si può festeggiare l’incantevole stagione dell’ Apple Blossom (Fioritura dei meli) a maggio. Altre feste da non mancare sono Taste of West Cork a Skibbereen in settembre e il Taste of Dublin che si svolge a giugno alla presenza dei migliori chef della capitale.
Testimoni e protagoniste di questa rinnovata scena gastronomica sono le numerose e apprezzate scuole di cucina nate negli ultimi anni in tutta l’isola, dall’Irlanda del Nord (Belle Isle Castle and Cookery School a Enniskillen; Grange Lodge Cookery School a Dungannon) alle contee dell’ovest (Pangur Ban a Letterfrack; Berry Lodge a Miltown Malbay), dalla costa sud (Ballymaloe Cookery School, Shanagarry, Middleton, contea di Cork; Dunbrody Abbey Cookery School, New Ross, contea di Wexford) a quella est (Ballyknocken House Cookery School, contea di Wicklow; Ghan House and Cookery School, contea di Louth).
Perciò l’Irlanda non è soltanto quella terra tante volte immaginata, dai paesaggi splendidi, i cieli in continuo mutamento, le verdi distese di prati e le vertiginose scogliere a picco sul mare, ma anche un territorio da scoprire attraverso i sapori di questa isola favolosa, conditi da un elemento unico, cioè dal calore e dallo spirito di accoglienza delle persone che li propongono. Ne abbiamo per tutti i gusti!
www.irlanda.com
Queste straordinarie materie prime locali compaiono ormai sulle tavole di tutto il paese, da Dublino a Galway, da Belfast a Cork. I buongustai irlandesi e stranieri possono così apprezzare cibi prelibati non soltanto nelle grandi città, ma anche in tanti piccoli ristoranti e caffè sparsi in tutto il paese, anche in aperta campagna, che spuntano continuamente un po’ ovunque.
Così, se un pasto al Restaurant Patrick Guilbaud di Dublino (l’unico tra quelli stellati in Irlanda, a cui la guida Michelin abbia accordato ben due stelle) resterà impresso nella vostra memoria gustativa come una delle grandi esperienze della vita, potrete mangiare quasi altrettanto bene al Chapter One (anche se ha una sola stella Michelin), con una eccellente cucina della più pura tradizione irlandese.
Ma è l’ovest dell’isola che sta diventando il protagonista della scena gastronomica del paese. Cork, nel sud-ovest, può addirittura essere considerata patria della nuova cucina irlandese. Un giro gastronomico di questa vivace città non può che cominciare dall’English Market, un affascinante mercato coperto vittoriano, dove si trova una vera mecca di prodotti locali, che possono essere immediatamente assaggiati nell’ottimo Farmgate Café, all’interno del mercato.
Ma è tutta la regione ad avere una forte vocazione in questo campo. Già nella vicina, deliziosa Kinsale si possono assaggiare sopraffini piatti preparati con i frutti della terra e del mare. Anche la contea del Kerry vanta grandi eccellenze gastronomiche. Pochi posti al mondo possono competere con la cittadina di Dingle, contea di Kerry, in fatto di cibo, bevande e musica, il tutto condito dal mare, dalle spiagge sabbiose e dai magnifici panorami. Al Dingle Food and Wine Festival (4-7 ottobre, da confermare) praticamente tutti i negozi, le gallerie, gli alberghi e i ristoranti organizzano una degustazione di qualche genere – dalle ostriche al canguro. Da qui, dove si aprono le magnifiche terre dell’ovest, sarà tutto un susseguirsi di splendidi paesaggi, magiche atmosfere e… ottima cucina! Risalendo la costa ovest verso nord si possono seguire itinerari che uniscono alla bellezza del paesaggio i sapori più intimamente legati al territorio e alle acque dell’oceano. Dalle alghe marine commestibili come il carrageen e il dillisk a Sligo, al miele dei fiori del Burren, all’agnello di collina del Connemara fino ai deliziosi formaggi biologici di fattoria.
Galway si sta affermando sempre più come protagonista, insidiando il primato gastronomico di Cork: qui naturalmente è il pesce che la fa da padrone e in particolare le favolose ostriche, per le quali la città è particolamente rinomata.
Se si prosegue ancora verso nord, si arriva in Irlanda del Nord, con le sue carni pregiate e la selvaggina, ma anche i frutti di mare e i crostacei di Carlingford Lough o il famoso salmone di Glenarm, lungo la spledida costa di Antrim, e ancora le anguille fresche o affumicate, una delle specialità della regione. Qui, l’accompagnamento locale ai piatti di pesce non può che essere il “champ”, un’appetitosa miscela di patate, scalogno e burro. Belfast si è andata affermando negli ultimi anni come una delle città più dinamiche d’Europa, caratterizzata da una vera e propria esplosione di creatività. Il rinnovamento ha ovviamente coinvolto la ristorazione e il capoluogo nordirlandese può vantare alcuni fra i migliori ristoranti dell’isola, come il Cayenne, gestito dal celebre chef Paul Rankin, o il Ginger, in cui lo chef lavora solo con ingredienti irlandesi di prima scelta, trasformandoli in piatti prelibati.
Altre delizie
Un viaggio in Irlanda non può dirsi completo senza aver sperimentato la vivacissima cultura dei pub, molto più di semplici locali dove fermarsi a bere qualcosa, ma luoghi in cui trascorrere il tempo a chiacchierare, ascoltare musica, assaggiare cibi deliziosi, scoprire le superbe birre artigianali oppure puntare sulla classica Guinness.
Ma anche caffè e wine bar sono entrati a far parte della nuova ristorazione irlandese: vale la pena sperimentare i loro pasti informali, spesso con piatti vegetariani di gran livello.
Soste quasi obbligate saranno poi quelle agli innumerevoli mercati contadini che espongono specialità locali e regionali prodotte secondo metodi tradizionali, come Macreddin Market nella contea di Wicklow; St George’s Market, lo storico mercato coperto di Belfast; il Galway City Market o quello celeberrimo di Cork.
Per chi desidera viziarsi alloggiando in una dimora storica, anche qui il livello gastronomico è davvero eccellente.
Durante un viaggio in Irlanda sarà facile incontrare una o l’altra delle numerose feste gastronomiche organizzate un po’ ovunque nel paese. É un modo perfetto per sperimentare la vibrante scena culinaria irlandese e per mescolarsi con gli abitanti del posto alla scoperta dei sapori locali. Il famosissimo International Oyster Festival di Galway a settembre è una kermesse internazionale dedicata al nobile mollusco, tipico di queste coste. In Irlanda del Nord, nei villaggi pescherecci di Kilkeel, Annalong, Ardglass e Portavogie, la principale festa dei prodotti ittici è il Festival of Fish and Gourmet and Seafood Trail. Ma queste feste non sono limitate ai soli frutti del mare, ma anche a quelli della terra, come, ad esempio, ai funghi (in autunno ovunque nell’isola), ai mirtilli nella contea di Wicklow, alle fragole a Enniscorthy nella contea di Wexford, mentre ad Armagh, Irlanda del Nord, si può festeggiare l’incantevole stagione dell’ Apple Blossom (Fioritura dei meli) a maggio. Altre feste da non mancare sono Taste of West Cork a Skibbereen in settembre e il Taste of Dublin che si svolge a giugno alla presenza dei migliori chef della capitale.
Testimoni e protagoniste di questa rinnovata scena gastronomica sono le numerose e apprezzate scuole di cucina nate negli ultimi anni in tutta l’isola, dall’Irlanda del Nord (Belle Isle Castle and Cookery School a Enniskillen; Grange Lodge Cookery School a Dungannon) alle contee dell’ovest (Pangur Ban a Letterfrack; Berry Lodge a Miltown Malbay), dalla costa sud (Ballymaloe Cookery School, Shanagarry, Middleton, contea di Cork; Dunbrody Abbey Cookery School, New Ross, contea di Wexford) a quella est (Ballyknocken House Cookery School, contea di Wicklow; Ghan House and Cookery School, contea di Louth).
Perciò l’Irlanda non è soltanto quella terra tante volte immaginata, dai paesaggi splendidi, i cieli in continuo mutamento, le verdi distese di prati e le vertiginose scogliere a picco sul mare, ma anche un territorio da scoprire attraverso i sapori di questa isola favolosa, conditi da un elemento unico, cioè dal calore e dallo spirito di accoglienza delle persone che li propongono. Ne abbiamo per tutti i gusti!
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