Per date e orari completi consultare il sito
www.masilugano.ch
Il maestoso trittico delle Alpi di Giovanni Segantini giunto eccezionalmente dal Museo Segantini di St. Moritz, la celebre L’isola dei morti di Arnold Böcklin, la scultura Buste d’Annette di Alberto Giacometti, o ancora Unterwasser-Garten di Paul Klee. Sono soltanto alcuni dei capolavori che potranno essere ammirati nei prossimi giorni al Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI), visitando le mostre Hodler- Segantini-Giacometti. Capolavori della Fondazione Gottfried Keller e Surrealismo Svizzera.
Hodler- Segantini-Giacometti.
Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
Fino al 28 luglio 2019
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura
A cura di Tobia Bezzola e Francesca Benini
Fino al 28
luglio 2019 il Museo d’arte della Svizzera italiana, in collaborazione
con il Museo nazionale svizzero di Zurigo e l’Ufficio federale della
cultura, presenta una grande esposizione dedicata alla collezione della
Fondazione Gottfried Keller. La mostra riunisce i
principali capolavori della raccolta d’arte federale custoditi nei
musei elvetici, tra cui opere di Hodler, Segantini e Giacometti.
A
quasi 60 anni dall’ultima presentazione pubblica, il Museo d’arte della
Svizzera italiana (MASI) ospita i capolavori della Fondazione Gottfried
Keller, una delle più importanti collezioni nazionali d’arte svizzera
dal XII al XX secolo. L’esposizione, curata dal direttore Tobia Bezzola e
da Francesca Benini, collaboratrice scientifica del museo, comprende
principalmente opere pittoriche del XIX e XX secolo, con significative
incursioni nei centenni precedenti, che documentano alcune delle figure
maggiori di artisti svizzeri.
In particolare è presente in mostra il maestoso trittico delle Alpi di Giovanni Segantini, giunto eccezionalmente a Lugano dal Museo Segantini di St. Moritz.
Surrealismo Svizzera
Fino al 16 giugno 2019
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura
A cura di
Peter Fischer, storico dell’arte e curatore indipendente e Julia Schallberger, collaboratrice scientifica Aargauer Kunsthaus
Peter Fischer, storico dell’arte e curatore indipendente e Julia Schallberger, collaboratrice scientifica Aargauer Kunsthaus
Coordimento e allestimento MASI Lugano a cura di
Tobia Bezzola, direttore
e Francesca Benini, collaboratrice scientifica
e Francesca Benini, collaboratrice scientifica
Fino
al 16 giugno 2019 il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta una
grande retrospettiva sul surrealismo svizzero, organizzata in
collaborazione con l’Aargauer Kunsthaus. Intitolata Surrealismo
Svizzera, la mostra indaga sia l’influenza che il movimento ha avuto
sulla produzione artistica elvetica, sia il contributo degli artisti
svizzeri nel definire lo stesso. Tra questi Hans Arp, Alberto
Giacometti, Paul Klee, Meret Oppenheim.
Muovendo
dalla domanda “esiste un surrealismo svizzero?” il Museo d’arte della
Svizzera italiana (MASI) e l’Aargauer Kunsthaus si confrontano in modo
approfondito con il tema del surrealismo in Svizzera, un capitolo
importante della storia dell’arte nazionale. Le due sedi espositive
presentano una nuova grande retrospettiva, declinata in due allestimenti
differenti. Il primo, ad Aarau dal 1. settembre 2018 al 2 gennaio 2019,
si è concentrato sul surrealismo storico e sull’influenza che esso ha
avuto sull’arte contemporanea. Il secondo, al MASI dal 10 febbraio al 16
giugno 2019, si focalizza unicamente sulle manifestazioni storiche del
surrealismo fino alla fine degli anni ’50 ed è curato dal direttore del
museo Tobia Bezzola con Francesca Benini, collaboratrice scientifica
MASI.
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