Dal 7 maggio al 18 luglio 2019, in occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Palazzo Ferro Fini ospita la mostra ALBERTO BIASI. TRA REALTÀ E IMMAGINAZIONE. Promossa dal Consiglio Regionale del Veneto in stretta collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi e la Fondazione Alberto Peruzzo,
l’esposizione rende omaggio a uno dei protagonisti dell’arte italiana
del secondo Novecento, Alberto Biasi, ripercorrendone la sessantennale
carriera attraverso la presentazione di una preziosa selezione di opere
significativamente rappresentative delle diverse fasi della sua ricerca.
Nelle eleganti sale di Palazzo Ferro Fini sarà esposta una selezione di opere storiche e di grandi opere recenti appartenenti a quattro diversi cicli di produzione: Torsioni
– opere generalmente bicromatiche sviluppate su forme geometriche
classiche, realizzate con strisce in pvc combinate in modo da creare
effetti percettivi cangianti, a seconda dello spostamento del punto di
vista dello spettatore; Ottico Cinetici –
opere che trovano già nella definizione il senso della poetica di Biasi:
la ricerca, attraverso la scienza antica dell'ottica, di un dinamismo
percettivo ed emotivo; Politipi – lavori
realizzati tra la seconda metà degli anni Sessanta e la fine degli anni
Novanta, caratterizzati dalla sovrapposizione di più piani e
dall’intreccio multiplo di listelli; Uniche Tele
– lavori recenti la cui particolarità si colloca nella lavorazione: si
tratta di opere dipinte sul retro della tela e, solamente grazie al
taglio e alla torsione di questa, il disegno sottostante diviene
visibile.
Questi
cicli, che costituiscono il nucleo più importante della produzione di
Biasi, sono stati affrontati nelle diverse fasi della ricerca artistica
venendo costantemente rimodulati e rinnovati.
La mostra di Alberto Biasi coglie alcune tematiche caratteristiche della presente edizione della
Biennale di Venezia, come il confronto continuo tra l’opera d’arte e l’ambiente,
la mancanza di rigidità dell’opera che anzi si apre all’esterno
plasmando i suoi confini oltre “il muro” della cornice. L’opera si apre
quindi a una sensibilità che si fa ponte tra il mondo occidentale e la
fluidità di quello orientale, che stimola lo spettatore a superare ogni
tentazione di passività e a porsi in rapporto dinamico con l’opera,
in confronto e in dialogo continuo con essa, stabilendo connessioni
sempre nuove e riscoprendo un’accattivante complessità contro ogni
superficiale semplificazione.
Alla base della ricerca di Biasi è la costante indagine condotta sugli effetti e sulle illusioni ottiche,
sulla creazione di movimento a partire dalla staticità del supporto,
affrontata attraverso l’utilizzo di materiali tradizionali, come la
pittura, e non, come ad esempio il PVC, che ha portato l’artista alla
creazione di opere di differenti tipologie.
ALBERTO BIASI. TRA REALTÀ E IMMAGINAZIONE sarà accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) con testo critico di Serge Lemoine, edito da Industrie Grafiche Peruzzo.
La
pubblicazione sarà caratterizzata dalla presenza di un ampio corpus
iconografico e di una raccolta di testi critici, arricchita da materiale
storico inedito reperito in occasione della recente ricerca svolta in
concomitanza al trasferimento dell’Archivio Alberto Biasi nella nuova
sede.
Dal
7 maggio all’1 giugno, presso la Scuola Grande della Misericordia, sarà
visitabile un'altra mostra dedicata ad Alberto Biasi, a cura di Marco
Meneguzzo dal titolo ALBERTO BIASI. La Materia della Visione 1959 - 2019.
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