È LUME di Luigi Taglienti il numero 1
per la settima edizione della guida I
Cento di Milano, presentata ieri,
lunedì 25 novembre all’Hotel Westin Palace e in libreria da giovedì 28.
“Intensità,
potenza e tensione: Luigi Taglienti con il suo LUME consegna a Milano
un’edibile enciclopedia del gusto”, così racconta la guida del ristorante top
50 di Milano.
I Cento di Milano, che riunisce i migliori ristoranti e trattorie della città, è edita
da EDT e
raccoglie, in 144 pagine, il gotha della gastronomia milanese e degli indirizzi
da non perdere in una città dove il fermento
food è forte più che mai e sempre in evoluzione.
LUME,
guidato da uno degli chef più talentuosi e dotati del Paese, raggiunge il
vertice tra i cinquanta migliori ristoranti “per le grandi occasioni”, nella Sezione TOP, recensiti dai curatori
della guida, Carlo Lodovico Cappelletti,
Gaia Corazzari, Alessandro Pellegri e Sara Porro, con la
collaborazione di Valeria Sacchi e Francesco Zito. La collana di guide ai ristoranti “I Cento” nata
nel 2008 da un’idea di tre critici torinesi, Stefano Cavallito, Alessandro
Lamacchia e Luca Iaccarino, e successivamente arrivata a Milano nel 2014, con
la stessa formula, rende giustizia ai 25
anni di percorso culinario di Luigi Taglienti e ne testimonia l’importanza
innovativa e creativa che da sempre lo contraddistinguono. “Per questa edizione
2020”- rivelano nell’introduzione gli autori Cappelletti, Corazzari,
Pellegri e Porro, “Luigi Taglienti arriva a occupare il primo gradino del podio,
seguito da Enrico Bartolini e dal
Seta di Antonio Guida.” Alla premiazione, lo chef di LUME ha chiamato sul
palco il suo sous-chef Giorgio Pignagnoli, lo chef entremetier Renzo Inga
Flores e il pastry chef Federico Pinasco, in rappresentanza del grande team del
ristorante: “impegno, ricerca, lavoro di squadra, capacità di osare, ecco i
punti di forza di LUME”, spiega Taglienti.
LUME è più di un ristorante, è un elemento essenziale di una
realtà polifunzionale che comprende abitazioni, uffici e spazi per eventi, è il
cuore pulsante di W37. Lo spazio è
inserito in un contesto di archeologia industriale, all’interno della ex
fabbrica Richard Ginori, in Via Giacomo Watt 37, zona Naviglio Grande. Nato
dalla volontà di Emanuela Verlicchi
Marazzi, imprenditrice che da sempre investe in iniziative a sostegno di
giovani talenti, LUME offre ai suoi ospiti una cucina incentrata su creatività, talento e tecnica. Un percorso emozionale e mnemonico dello chef,
passato e presente uniti assieme in una degustazione che contamina tradizione
ed esalta la cultura della cucina italiana.
Luigi
Taglienti Biografia
LUIGI
TAGLIENTI
Nasce a Savona nel 1979. Nel 1994
inizia gli studi presso l’istituto alberghiero “A Migliorini” di Finale Ligure,
dove alterna alla teoria scolastica la pratica in cucina in alcuni dei migliori ristoranti del savonese. Nel 1998 ha l’opportunità di entrare a
far parte della brigata di cucina de La
Meridiana di Garlenda Relais & Châteaux. Nel 1999 inizia il suo percorso formativo presso L’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano,
affiancando in un primo momento Maurizio Santin che gli insegna le basi della
pasticceria classica e contemporanea, e successivamente alla cucina del padre, Ezio Santin, che lo affiancherà sino al
2001 facendo suo il pensiero appreso dal maestro, quello per la ricerca della
materia prima, lavorando a stretto contatto con i fornitori.
Nel
2002 ritorna in terra di Liguria e
continua il suo percorso nel ristorante Claudio
di Bergeggi. Nel 2003, grazie al
consiglio di Carlo Cracco, ha l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa di
un anno presso il ristorante La Palme
D’or di Cannes all’interno del prestigioso Hotel Martinez con gli chef Christian Willer e Christian Sinicropi.
Nel 2004 rientra in Italia e lavora
con Carlo Cracco nel famoso
ristorante nel cuore di Milano, con il quale instaura un rapporto di grande
fiducia e stima reciproca.
Nel
2005 Taglienti ritorna a La Meridiana di Garlenda in qualità di
Executive chef di cucina, dando inizio alla la sua fase di sperimentazione sulla tradizione, la ricerca del prodotto e
l’ evoluzione del proprio pensiero. Le Guide de l’Espresso “I Ristoranti d’Italia 2009 ” gli conferiscono l’ importante e
ambito premio di ‘Giovane chef
dell’anno’.
Nel
2012 entra a far parte della famiglia
Trussardi ne Il Ristorante Trussardi
alla Scala, dove in pochi mesi con il suo progetto culinario riconferma la stella Michelin e si
aggiudica le preziose Tre Forchette del
Gambero Rosso consacrando Trussardi il miglior ristorante di Milano.
Nel
giugno 2016 inizia il suo progetto alla guida del
ristorante LUME a Milano,
all’interno del contesto post industriale W37; nel giro di pochi mesi conquista
la prima stella Michelin, il
riconoscimento ‘Novità dell’Anno’
per le Guide de l’Espresso ‘I Ristoranti
d’Italia 2017’ nonché i 3 cappelli, e il premio come ‘Miglior Nuovo Ristorante d’Europa 2017’ per la classifica OAD-Opinionated
About Dining. Nel 2019, 4 cappelli per la Guida de L’Espresso e miglior servizio di sala per la Guida I Cento.
Ancora 4 capelli nel 2020 e 2 forchette e 89 punti per la guida del Gambero
Rosso.
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