Aeroporto delle Marche “Raffaello Sanzio”
Piazzale Sordoni - Falconara Marittima (AN)
Inaugurazione 22 novembre 2019 ore 17
La
Regione Marche, in collaborazione con ENIT - Agenzia Nazionale Turismo e
Aerdorica Aeroporto delle Marche e con il sostegno del Ministero per i
beni e le attività culturali e per il turismo, presenta Raffaello Una mostra impossibile, dando così il via alle celebrazioni per il 500° anniversario dalla morte del maestro urbinate previste per il 2020.
La Regione Marche - recentemente nominata da Best in Travel 2020, l’annuale classifica di Lonely Planet, la seconda regione al mondo da visitare
tra le dieci migliori e unica destinazione italiana per il 2020 -
partendo da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio nonché Patrimonio
Unesco, vuole, attraverso la vita e le opere del grande artista
rinascimentale, portare i visitatori alla scoperta di un territorio
ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche.
E
quale miglior modo di farlo se non organizzare una vera e propria
mostra impossibile nell’aeroporto marchigiano a lui intitolato?
L’esposizione Raffaello Una mostra impossibile,
ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica
di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di
Raffello - compreso l’affresco de La Scuola di Atene -
riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare
in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi,
un’impresa che non riuscì nemmeno a Raffaello in persona.
Una
carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la
mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai
maggiori musei del mondo - dagli Uffizi di Firenze, ai Musei
Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a
Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la
Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a San Pietroburgo all’Ermitage e
alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni - che conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane
per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II che segnò
la sua consacrazione a interprete della ”maniera moderna”.
Lo scopo e l’obiettivo della mostra e della regione Marche è quello di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo
a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori
della storia dell’arte - in questo caso a Raffaello -
attraverso riproduzioni delle loro opere di altissima qualità e pregio.
Mutuando le istanze di democrazia culturale ispirate da André Malraux,
Paul Valéry e Walter Benjamin, con questa operazione non si vuole
ridimensionare la “sacralità” del capolavoro originale, al contrario, la
diffusione delle riproduzioni vuole essere un volano filologicamente
impeccabile e di grande efficacia per invitare i turisti italiani ed
esteri che arriveranno nella Regione Marche a scoprire i capolavori
conservati sul territorio e più in generale nel nostro paese, come
afferma Salvatore Settis: “A me piacciono le copie. Mi piacciono perché diffondono la conoscenza delle opere d'arte”.
Ferdinando Bologna, che ha curato la selezione e il catalogo delle opere di Raffaello in mostra, sosteneva: “Le
Mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle
opere ed un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente
lontanissime fra di loro. Soprattutto, questa nuova generazione di
riproduzioni d'arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale,
consente un approccio agli originali che gli originali stessi, nelle
condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei musei sia nelle sedi
proprie, non consentono“. Infatti le riproduzioni sono stampate su
un tessuto trasparente e retroilluminate e questa soluzione, oltre a
conferire una particolare suggestione ai dipinti, consente di cogliere
dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad
occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa.
La
Regione Marche è pronta a celebrare nel 2020 uno dei suoi figli più
illustri - Raffaello Sanzio - che nella città di Urbino nacque e mosse i
primi passi e per farlo ha deciso di portare l’esposizione Raffaello La mostra impossibile oltre i confini nazionali. Dopo l’aeroporto di Falconara infatti, la
mostra arriverà a Le Carrousel du Louvre a Parigi dal febbraio 2020, ma
non solo, nel corso del prossimo anno toccherà altre città europee fino
a giungere in Russia.
“Inauguriamo
non solo una mostra, ma un nuovo genere di museo e un nuovo modo di
fare cultura. Apriamo nelle Marche una frontiera digitale a servizio
della Cultura, la tecnologia avanzata a favore dell’Arte, l’essenza del
concetto di democrazia culturale come possibilità per tutti di fruire
del bello, di poter provare quelle emozioni che solo i capolavori in
dimensioni naturali riescono a trasmettere e altrimenti difficili da
raggiungere.” - afferma Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche - “E
quale miglior inizio per un’operazione culturale del genere se non il
genio di Raffaello, l’Urbinate di cui ci apprestiamo a celebrare il
cinquecentenario della morte? Anche la scelta dell’Aeroporto delle
Marche “Raffaello Sanzio” è naturalmente in sintonia con questi
obiettivi: insomma è un viaggio dentro il mondo di Raffaello, un modo
inusitato di approfondire la sua conoscenza in un luogo di passaggio che
sarà valorizzato da questa mostra ma che a sua volta diventa… vettore
di bellezza marchigiana e lancio della nostra immagine nel mondo.
L’icona immortale e universale di Raffaello, sublimata in queste
riproduzioni, diviene quindi ambasciatrice della bellezza delle Marche
nel mondo. Una mostra “impossibile” ma che rende possibile avvicinarsi
all’Arte più pura. E girerà l’Europa nel 2020 rappresentando uno
strumento straordinariamente efficace per far conoscere i molteplici
aspetti dell’offerta turistica regionale.
Sono
sicuro che anche davanti a queste magnifiche riproduzioni di così
elevata definizione, la sindrome di Stendhal potrebbe avere il
sopravvento...“.
Continua Moreno Pieroni, assessore regionale al Turismo-Cultura: “Possiamo
dire che questa innovativa forma di esposizione, un compendio dei
capolavori di uno dei figli più illustri di questa terra, attraverso
immagini di una qualità straordinaria, riassume bene due caratteristiche
delle Marche: in primo luogo sintetizza in un colpo d’occhio il motivo
per cui Lonely Planet ci ha riconosciuto come Top destination 2020 e
cioè il fascino di scoprire meraviglie in un luogo in cui non ti
aspetteresti di trovarle, come è appunto un aeroporto; in secondo
luogo, l’aver voluto organizzare questa mostra in una sede così
inusuale, ma simbolo del viaggio e della vacanza, esprime al meglio il
binomio compiuto tra Turismo e Cultura su cui abbiamo puntato fortemente
in questa legislatura. E i diversi riconoscimenti, i risultati
ottenuti, gli impegni premiati anche dai numeri dei turisti che hanno
visitato la nostra regione, l’aver superato momenti difficili con un
lavoro di squadra, ci hanno dato ragione. Ancora una volta dunque
segniamo una sorta di primato, un’innovazione nell’innovazione: aver
connesso alla Cultura un luogo non deputato per catturare il maggior
numero di fruitori. Sono sicuro, quindi, che questa mostra diventerà il
miglior “biglietto da visita” della bellezza delle Marche per chi si
appresterà a visitarle anche nel periodo natalizio”.
“È
fondamentale passare attraverso la storia, il vissuto e le opere di
personaggi come Raffaello e divulgarne il più possibile l’opera per
contribuire a diffondere l’identità dell’Italia ed amplificarne
l’attrattività turistica. Il turismo culturale infatti passa dai geni
dell’arte e continua ad essere un prodotto turistico dal potenziale
crescente e inesauribile che favorisce la crescita a valore dell’Italia
come destinazione turistica sostenibile" – dichiara il direttore esecutivo Enit Giovanni Bastianelli - “I
flussi turistici organizzati sono in crescita e l’Italia culturale è un
brand che si posiziona sempre di più in cima alle scelte dei visitatori
stranieri che hanno sete di conoscenza dell’arte italica”
Nella guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet si legge a proposito della Regione Marche: “Una
delle ragioni del suo grande fascino è proprio quella di poter
esplorare con calma, e in relativa solitudine, maestose rovine romane,
svettanti architetture gotiche, massicci castelli medievali e sublimi
palazzi rinascimentali che custodiscono collezioni d’arte tra le più
ricche d’Italia. Il tutto racchiuso tra alte montagne boscose e la
placida costa dell’Adriatico e condito da golosi festival gastronomici”.
La Regione Marche con Raffaello La mostra impossibile, si appresta ad aprire il nuovo anno nel segno dell’arte, ma non solo. Il 2020 sarà anche l’anno del Giubileo Lauretano
in occasione del centenario della proclamazione della Vergine Lauretana
quale Patrona universale degli aeronauti, avvenuta il 24 marzo 1920. Il
Giubileo avrà inizio l’8 dicembre 2019, con l’apertura della Porta
Santa nel Santuario di Loreto presieduta da S. Em.za il Card. Pietro
Parolin, Segretario di Stato e si concluderà il 10 dicembre 2020.
Inoltre continua il progetto Marche Outdoor,
inaugurato nel 2019 e che avrà come testimonial d’eccezione il campione
del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali. La filosofia del progetto è
quella di promuovere un’economia del territorio sostenibile, proponendo
la bicicletta come mezzo e non come “fine” e facendo vivere al
cicloturista tutte le emozioni che la regione può offrire, attraverso 24
percorsi ciclabili che interessano tutte le Marche.
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