Bonverre nasce dal desiderio di narrare l’autentica tradizione culinaria del Bel
Paese e preservare ricette e sapori che rischiano l’estinzione. Una ampia gamma
di prodotti d’eccellenza che raccontano la ricca storia gastronomica, le profonde
radici e l’eterogeneità di usi e costumi del territorio italiano. Ricette autentiche
ideate da chi interpreta la storia di un territorio con personalità: gli chef più noti
del nostro panorama gastronomico.
Ricordi e ricette dai protagonisti della cucina italiana
Ogni storia Bonverre è una capsula di sapori e memorie che può viaggiare nel
tempo e nello spazio. Dalla Toscana dei Tonni al Lampredotto Inzimino,
Bonverre racchiude ricette della tradizione radicate nei territori ma spesso
sconosciute appena a pochi km di distanza, ancora tutte da scoprire anche per
noi italiani. Sapori di una volta, che si tramandavano nelle cucine delle nonne - ma
oramai sempre di più in quelle dei ristoranti. Ricordi, aneddoti, ma anche
intuizioni arrivate a volte per caso. Ingredienti, procedimenti ma soprattutto storie
diventate signature dish di tanti chef italiani, che oggi si possono vivere non
solo nei loro ristoranti.
Attraverso cinque linee di prodotto suddivise in Piatti, Sughi e Salse,
Condimenti, Brodi e Zuppe, Dolci, Bonverre accompagna i suoi consumatori nel
cuore della storia autentica della cucina italiana. Dal Ragù di Selvaggina di Igles
Corelli, si passa a rivivere l’infanzia di Diego Rossi con Il Cortile, il ragù di
frattaglie come lo faceva sua nonna, oppure la versione rock del classicissimo ragù
alla bolognese, quello di Oltre alla Bolognese, la trattoria che ha rivoluzionato il
panorama gastronomico di Bologna. In un vaso sono racchiuse tradizioni ormai
dimenticate come l’Aggiadda, il sugo acido della cultura tabarchina sarda o la
Trippa di Baccalà, tradizione veneta dei pranzi in famiglia di una volta e oggi
riscoperta grazie a ristoranti come Il Desco. Nella linea dessert spiccano il San
Bajon, lo zabaione nella sua chiave più autentica interpretata da Alberto
Marchetti, e l’Invasata, un prodotto della stagione natalizia - firmato Pierluigi
Perbellini - che offre un sapore tutto nuovo, a metà tra l’Offella d’Oro e il Pandoro,
tipici dolci veronesi.
Da grandi ricette derivano grandi responsabilità, tuttavia, grazie alle iconografie
inserite in etichetta, l’utilizzo del prodotto diventa più semplice e alla portata di
tutti. Per gustare al meglio ogni prodotto, oltre all’indicazione di porzione in
relazione al formato, vengono associati i metodi e i tempi di cottura. Infine
vengono associati i consigli di utilizzo: perché il sugo all’Affumicata con
pomodoro e pancetta sta benissimo anche con il pesce crudo…
Salva una ricetta, impara a cucinarla!
L’obiettivo di Bonverre è riportare il consumatore indietro nel tempo,
emozionandolo con dei ricordi del passato, o facendolo volare a centinaia di
chilometri di distanza in luoghi e sapori mai conosciuti prima.
Ma soprattutto fargli conoscere un tassello del nostro inestimabile patrimonio
gastronomico e insegnargli a cucinare queste ricette, per tramandarle.
Bonverre vuole rendere il consumatore stesso il protagonista di questo progetto
per poter scrivere insieme la storia della cucina italiana. Perché finché queste
ricette verranno cucinate e assaporate, vivranno per sempre.
Ricerca e sviluppo: come mettere un ristorante in vaso
Tutto è partito dall’invenzione del primo panettone in vasocottura mai prodotto,
che ha dato vita ad una vera tendenza degli ultimi Natali e ha poi aperto la strada
per una serie di collaborazioni su ricette salate.
Gli chef nei loro ristoranti lavorano incessantemente alla riscrittura delle ricette
della tradizione e a piatti innovativi, ricercando materie prime di altissima
qualità e le tecniche in grado di valorizzarle al meglio. Bonverre è il frutto di un
processo artigianale e di una lunga ricerca tecnologica volta a racchiudere
queste ricette, il loro sapore, l’impronta del suo creatore e tutta l’emozione di quel
piatto, in un vaso di vetro.
La conservazione in vaso è un metodo molto antico che Bonverre utilizza
unendo al meglio un patrimonio gastronomico prezioso, eredità di tradizioni e
culture, e tecniche d’avanguardia basate sulla continua ricerca verso il futuro del
settore ristorativo.
Con una shelf life di 24 mesi, il gusto e le proprietà organolettiche originali
vengono preservate immutate, senza bisogno del frigorifero. Sostenibile ed
ecologico, il vetro si presta alla filosofia del riutilizzo che sposa Bonverre.
Per la realizzazione dei prodotti, Bonverre, seleziona le migliori materie prime
necessarie alla creazione della ricetta così come l’ha pensata l’interprete,
organizza la produzione nel pieno rispetto della stagionalità dei vegetali e dei
periodi di fermo pesca, privilegiando fornitori sostenibili. Infine, si affida alle
sapienti mani di laboratori artigianali specializzati nella lavorazione di prodotti in
vaso.
I Retailer
Bonverre è il narratore. I protagonisti delle storie sono i territori, le persone, le
ricette. Ma anche i retailer che sposano e condividono la filosofia dietro ad ogni
prodotto, contribuendo alla divulgazione della storia della cucina italiana.
Con un’ampia presenza in Italia e all’estero, il numero degli store Bonverre è in
continua crescita: Francia, Spagna, Austria, Germania, Romania, Repubblica Ceca
e Italia sono alcuni dei paesi che credono fortemente nel progetto.
Nessun commento:
Posta un commento