lunedì 6 novembre 2023

BONVERRE

 



Bonverre nasce dal desiderio di narrare l’autentica tradizione culinaria del Bel

Paese e preservare ricette e sapori che rischiano l’estinzione. Una ampia gamma

di prodotti d’eccellenza che raccontano la ricca storia gastronomica, le profonde

radici e l’eterogeneità di usi e costumi del territorio italiano. Ricette autentiche

ideate da chi interpreta la storia di un territorio con personalità: gli chef più noti

del nostro panorama gastronomico.

Ricordi e ricette dai protagonisti della cucina italiana

Ogni storia Bonverre è una capsula di sapori e memorie che può viaggiare nel

tempo e nello spazio. Dalla Toscana dei Tonni al Lampredotto Inzimino,

Bonverre racchiude ricette della tradizione radicate nei territori ma spesso

sconosciute appena a pochi km di distanza, ancora tutte da scoprire anche per

noi italiani. Sapori di una volta, che si tramandavano nelle cucine delle nonne - ma

oramai sempre di più in quelle dei ristoranti. Ricordi, aneddoti, ma anche

intuizioni arrivate a volte per caso. Ingredienti, procedimenti ma soprattutto storie

diventate signature dish di tanti chef italiani, che oggi si possono vivere non

solo nei loro ristoranti.

Attraverso cinque linee di prodotto suddivise in Piatti, Sughi e Salse,

Condimenti, Brodi e Zuppe, Dolci, Bonverre accompagna i suoi consumatori nel

cuore della storia autentica della cucina italiana. Dal Ragù di Selvaggina di Igles

Corelli, si passa a rivivere l’infanzia di Diego Rossi con Il Cortile, il ragù di

frattaglie come lo faceva sua nonna, oppure la versione rock del classicissimo ragù

alla bolognese, quello di Oltre alla Bolognese, la trattoria che ha rivoluzionato il

panorama gastronomico di Bologna. In un vaso sono racchiuse tradizioni ormai

dimenticate come l’Aggiadda, il sugo acido della cultura tabarchina sarda o la

Trippa di Baccalà, tradizione veneta dei pranzi in famiglia di una volta e oggi

riscoperta grazie a ristoranti come Il Desco. Nella linea dessert spiccano il San

Bajon, lo zabaione nella sua chiave più autentica interpretata da Alberto

Marchetti, e l’Invasata, un prodotto della stagione natalizia - firmato Pierluigi

Perbellini - che offre un sapore tutto nuovo, a metà tra l’Offella d’Oro e il Pandoro,

tipici dolci veronesi.

Da grandi ricette derivano grandi responsabilità, tuttavia, grazie alle iconografie

inserite in etichetta, l’utilizzo del prodotto diventa più semplice e alla portata di

tutti. Per gustare al meglio ogni prodotto, oltre all’indicazione di porzione in

relazione al formato, vengono associati i metodi e i tempi di cottura. Infine

vengono associati i consigli di utilizzo: perché il sugo all’Affumicata con

pomodoro e pancetta sta benissimo anche con il pesce crudo…

Salva una ricetta, impara a cucinarla!

L’obiettivo di Bonverre è riportare il consumatore indietro nel tempo,

emozionandolo con dei ricordi del passato, o facendolo volare a centinaia di

chilometri di distanza in luoghi e sapori mai conosciuti prima.

Ma soprattutto fargli conoscere un tassello del nostro inestimabile patrimonio

gastronomico e insegnargli a cucinare queste ricette, per tramandarle.

Bonverre vuole rendere il consumatore stesso il protagonista di questo progetto

per poter scrivere insieme la storia della cucina italiana. Perché finché queste

ricette verranno cucinate e assaporate, vivranno per sempre.

Ricerca e sviluppo: come mettere un ristorante in vaso

Tutto è partito dall’invenzione del primo panettone in vasocottura mai prodotto,

che ha dato vita ad una vera tendenza degli ultimi Natali e ha poi aperto la strada

per una serie di collaborazioni su ricette salate.

Gli chef nei loro ristoranti lavorano incessantemente alla riscrittura delle ricette

della tradizione e a piatti innovativi, ricercando materie prime di altissima

qualità e le tecniche in grado di valorizzarle al meglio. Bonverre è il frutto di un

processo artigianale e di una lunga ricerca tecnologica volta a racchiudere

queste ricette, il loro sapore, l’impronta del suo creatore e tutta l’emozione di quel

piatto, in un vaso di vetro.

La conservazione in vaso è un metodo molto antico che Bonverre utilizza

unendo al meglio un patrimonio gastronomico prezioso, eredità di tradizioni e

culture, e tecniche d’avanguardia basate sulla continua ricerca verso il futuro del

settore ristorativo.

Con una shelf life di 24 mesi, il gusto e le proprietà organolettiche originali

vengono preservate immutate, senza bisogno del frigorifero. Sostenibile ed

ecologico, il vetro si presta alla filosofia del riutilizzo che sposa Bonverre.

Per la realizzazione dei prodotti, Bonverre, seleziona le migliori materie prime

necessarie alla creazione della ricetta così come l’ha pensata l’interprete,

organizza la produzione nel pieno rispetto della stagionalità dei vegetali e dei

periodi di fermo pesca, privilegiando fornitori sostenibili. Infine, si affida alle

sapienti mani di laboratori artigianali specializzati nella lavorazione di prodotti in

vaso.

I Retailer

Bonverre è il narratore. I protagonisti delle storie sono i territori, le persone, le

ricette. Ma anche i retailer che sposano e condividono la filosofia dietro ad ogni

prodotto, contribuendo alla divulgazione della storia della cucina italiana.

Con un’ampia presenza in Italia e all’estero, il numero degli store Bonverre è in

continua crescita: Francia, Spagna, Austria, Germania, Romania, Repubblica Ceca

e Italia sono alcuni dei paesi che credono fortemente nel progetto.


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