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L'Accademia di Belle Arti di Bologna è la prima in assoluto a ricevere questo importante riconoscimento |
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Premiazione Compasso D'Oro 2024. Da sinistra, il Prof. Andrea Mandalari, Irene Ferrari, Claudia Conte (giornalista e opinionista televisiva) e Maria Cristina Didero (curatrice indipendente di fama internazionale) che ha conferito la targa alla studentessa |
Dal 1954 il Compasso D’Oro è il premio di disegno industriale più antico e prestigioso al mondo per il disegno industriale. Ideato da Gio Ponti, viene assegnato da ADI - Associazione per il disegno industriale con l'obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano, e dal 2020 gli oggetti vincitori sono esposti presso l'ADI Design Museum di Milano.
Nella serata del 20 giugno 2024, si è svolta la XXVIII edizione e sono stati premiati i migliori progetti in diversi ambiti di applicazione, dall’arredo, alla mobilità, all’editoria fino ai lavori degli studenti. La Targa Giovani è stata assegnata a tre giovani designer, tra cui Irene Ferrari, studentessa del Triennio di Design del Prodotto dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, per "Laccio", progetto realizzato nell’ambito del corso di illuminotecnica del Prof. Andrea Mandalari. È la prima volta in assoluto che questo riconoscimento coinvolge un'Accademia di Belle Arti e che viene conferito a un giovane designer di area bolognese.
Con i suoi 7 metri di lunghezza e 8 centimetri di larghezza, "Laccio" si arrotola e trasporta comodamente nello zaino. Tra le sue peculiarità, offre 3 metri di luce; è leggera, realizzata in cordura e strisce di luci led funzionanti con batteria ricaricabile che si inserisce all'interno della stoffa grazie ad una cerniera e si toglie comodamente per essere ricaricata. Le sue "braccia" regolabili tramite degli slider-gancio, le consentono di essere legata ad alberi, pali, o qualsiasi aggancio si abbia a disposizione. "Laccio" è un nuovo modo di vivere la luce da campeggio ed escursionismo. I 3 metri di luce permettono infatti un diverso tipo di illuminazione, ricoprendo più superfice e in modo più uniforme e liberando la luce in due direzioni: una per illuminare lo spazio sottostante, l'altra per evidenziare la bellezza della natura (come le trame degli alberi a cui è appesa).
Il progetto sarà esposto nella vetrina dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (sede di via del Guasto 7) fino al 29 giugno nell’ambito di Opentour 2024.
Accademia di Belle Arti di Bologna Via delle Belle Arti 54, Bologna | www.ababo.it
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L’Azienda Agricola di Scansano della
Famiglia Bargagli ha raccontato la propria realtà alla stampa specializzata
Milano, 24
Giugno 2024- Nel Comune di Scansano, nella Contrada dei Salaioli, zona
vitivinicola particolarmente florida, sorge l’Azienda Agricola Provveditore
della Famiglia Bargagli, giunta oggi alla quarta generazione, con al timone
Cristina Bargagli.
Sangiovese
per il Morellino di Scansano Docg, Sirah ma alche alcuni bianchi sia
internazionali che autoctoni sono i vini prodotti da Provveditore (che conta
circa 40 ettari avvitati), che iniziò a
vinificare le proprie uve e puntare a una qualità maggiore negli anni ’70 al
posto di vendere lo sfuso, credendo fermamente nel potenziale del terroir
locale (suoli molto minerali, metalliferi) e nel lavoro in famiglia.
Borghi
d’Europa ha partecipato a un incontro a tavola al Ristorante La Cucina dei
Frigoriferi Milanesi, dove Cristina Bargagli ha presentato alcune delle
etichette di Provveditore e raccontato la propria realtà ed esperienza alla
stampa specializzata.
E’ stato
molto interessante apprendere che per i vini rossi, Provveditore raccoglie le
uve a mano e fa una macerazione a temperatura controllata per 10 giorni,
facendo coincidere la fermentazione alcolica con la malolattica, al fine di
avere, come da tradizione scansanese, dei rossi intensi e complessi.
Per i i
bianchi da uve Ansonica, Vermentino, Trebbiano Toscano, Sauvignon e Chardonnay
(tutti Maremma Toscana Doc), l’Azienda di Cristina Bargagli dopo la vendemmia
manuale pratica la criomacerazione pellicolare a freddo con pressatura soffice
a 8°, prima della fermentazione alcolica che avviene in acciaio a 13°, al fine
di avere dei bianchi eleganti con maggior corpo.
Altra
peculiarità per i i bianchi è la scelta di usare il Tappo Stelvin o a vite, perché
garantisce maggior longevità e conservazione ed è più sostenibile , visto che
l’alluminio può essere riciclato all’infinito.
A tavola i
giornalisti presenti hanno potuto degustare prima all’aperitivo il Maremma
Toscana Doc Trebbiano 2023, molto fresco, poi il Maremma Toscana Doc Vermentino
2023 Il Bargaglino, di grande sapidità e il Maremma Toscana Doc Chardonnay
Purosole 2023, molto equilibrato e fine.
Successivamente
sono stati provati il Maremma Toscana Doc Ansonica La Madda 2023, fruttato ed
equilibrato e il Maremma Toscana Doc Sirah Rosato Casaiolo 2023, perfetto in
abbinamento col Risotto allo Zafferano con Midollo gratinato.
Col secondo,
un piatto di filetto di porcello rosato, sono stati provati due diversi
Morellino di Scansano Docg di Provveditore: prima l’Irio 2023, solo acciaio,
fresco e sapido e poi il provveditore 2020, vino pronto, speziato ed
avvolgente.
Infine, con
il dolce, un Creme Caramel ghiacciato con salsa al Maracuja provato l’Appassito
di Tufo, vino da uve stramature bianco 2007 , lungo e rotondo, che si
sposerebbe bene anche con dei formaggi muffati.
Così va bene!
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