Cambi Casa d’Aste torna a proporre il suo appuntamento con l’arte moderna e contemporanea che anche questa volta vede protagoniste opere eccellenti di grandi Maestri italiani e internazionali, da Alighiero Boetti a Bernard Buffet, da Arturo Martini a un Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico mai esposto per oltre sessant’anni.
mercoledì 3 luglio 2024, ore 15:00 Asta Live
Cambi Casa D’Aste |
Bernard Buffet, Rue de village, 1983 |
Milano, 20 giugno 2024. Torna l’appuntamento semestrale di Cambi Casa d’Aste con l’Arte Moderna e Contemporanea che mercoledì 3 luglio, alle ore 15:00, vedrà protagonista gli spazi della sua sede milanese. Dopo gli ottimi risultati dell’asta di dicembre, in cui opere di Depero, Evola e Ligabue hanno superato abbondantemente le aspettative, il Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea torna a proporre un catalogo all’insegna dei grandi Maestri di XX e XXI secolo.
Tra i top lot di questo appuntamento troviamo Niente da vedere niente da nascondere di Alighiero Boetti (stima: €50.000 - €70.000), un ricamo su tessuto del 1977, caratteristico della sua produzione dell’epoca che sintetizza in pieno la sua estetica e complessità concettuale, esplorando i temi della dualità e della percezione, e Rue de ville, olio su tela di Bernard Buffet (stima: €80.000 - €100.000), in cui il tema del paesaggio urbano, molto caro all’artista parigino, è intriso di quell’espressionismo di cui era uno dei maggiori esponenti, restituendoci un affascinante e malinconico scorcio cittadino. In asta anche tre gessi di Arturo Martini che appartengono al ciclo della Trilogia dei Re (stima: €80.000 - €120.000), e che rappresentano La Principessa, lo Sposalizio dei Principi e La Leggenda di San Giorgio: tre esempi perfetti delle linee classiche e minimali dell’artista, capaci di creare archetipi universali che attraversano i secoli.
Ma top lot assoluto dell’asta un raro esemplare di Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico (stima: €400.000 - €600.000), un olio su tela del 1964 circa acquistato presumibilmente l’anno successivo alla sua esecuzione e mai esposto per quasi 60 anni.
Ettore e Andromaca, protagonisti dell’opera, vengono rappresentati dall’artista come una coppia dei suoi caratteristici manichini da sarto, che non potendo vedere, sentire o parlare, diventano emblema della condizione umana. L’abbraccio, simbolo del saluto tra l’eroe troiano e la sua sposa, viene annullato dall’artista con la mancanza delle braccia, fatto che rende l’accostarsi dei loro corpi ancora più intenso e tragico. |
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