Nasce il catalogo ragionato online dell’opera dell’artista Gabriella Benedini che verrà presentato il 6 novembre 2024 alle ore 18 al Museo del Novecento di Milano. Gabriella Benedini, classe 1932 e milanese d’adozione, ha attraversato il XXI secolo con le sue opere pittoriche e scultoree, in una ricerca continua che ha saputo indagare il tempo, il viaggio, il mito e la memoria.
Il progetto del catalogo ragionato è uno dei punti di arrivo del lavoro dell’Associazione Gabriella Benedini e dell’Archivio Gabriella Benedini, costituito nel 2007 e curato da Mariateresa Chirico con lo scopo di raccogliere e documentare la produzione dell’artista e conservare traccia della sua intensa attività nel corso della lunga carriera: negli anni ha catalogato oltre 2300 opere tra sculture, carte, bozzetti e installazioni, in un lavoro in costante aggiornamento che dimostra quanto gli archivi siano organismi vivi e dinamici.
Il catalogo ragionato presenta l’intera produzione dell’artista partendo appunto da quanto censito e catalogato dall’Archivio Gabriella Benedini, e sarà accessibile gratuitamente da tutti: verrà infatti reso disponibile online per renderlo uno strumento fruibile collettivamente anche ai non esperti, previa registrazione alla piattaforma, così che possa essere consultato da un pubblico quanto più ampio possibile. Inoltre, la dimensione virtuale permette una dinamicità maggiore della carta stampata, con molteplici possibilità di ricerca, consentendo di aggiornare le schede e i contenuti in ogni momento e rendendo possibile agli utenti registrati di essere sempre informati di ogni novità riguardo all’archivio e al catalogo.
Gabriella Benedini nasce a Cremona il 19 settembre 1932 e cresce durante la guerra, portandosi per sempre nei ricordi i boati dei bombardamenti e gli edifici con le crepe che diventano la prima tela su cui dipingere. Mostra fin da piccola un grande interesse per l’arte oltre a una grande indipendenza, che dopo iniziali studi tecnici la portano a trasferirsi a Milano, città d’elezione in cui farà sempre ritorno. Si iscrive all’ Accademia di Brera ma frequenta saltuariamente i corsi fino a che nell’autunno del 1957 parte per Parigi grazie alla lettera di presentazione di un giovane Arturo Schwartz per Gallimard. Il lavoro non va in porto ma Gabriella decide di rimanere a Parigi fino al 1960, in un soggiorno fondamentale, ricco di incontri stimolanti e di prime esposizioni che le permettono di farsi conoscere nel mondo dell’arte.
Rientra quindi a Milano, negli anni ’60 fulcro della vita culturale e artistica del paese, e qui entra in contatto con il Realismo Esistenziale e partecipa al clima della Nuova Figurazione, mantenendo sempre una sua individualità creativa; conosce il pittore Bepi Romagnoni che la presenta alla Galleria Bergamini, dove nel 1962 tiene la sua prima mostra personale curata da Carlo Munari ed è sempre in questi anni che arriva l’invito ad esporre alla IX Quadriennale di Roma nel 1965.
Nel 1977 è tra le fondatrici del Gruppo Metamorfosi, ma alla ricerca collettiva preferisce l’indagine autonoma, a tratti solitaria: in questi decenni non smette mai di lavorare come illustratrice e sperimenta linguaggi visivi sempre diversi, con incursioni nel mondo della cinematografia e dell’installazione.
Insieme al marito compie viaggi avventurosi in luoghi lontani e spesso difficili da attraversare tra Africa, Medio Oriente e Sud America: esperienze che la segnano in modo così profondo da continuare a rivivere in tutta la sua poetica artistica successiva, facendo del tema del viaggio, del tempo e della memoria i motivi ricorrenti della sua arte che, dalla fine degli anni ’80, vede un passaggio definitivo alla scultura.
“Credo che aver visto gente e culture diverse mi abbia liberato da schemi e condizionamenti. – scrive l’artista - Ricordare la bellezza di uno straccetto di stoffa che sventola legato ad un arbusto in pieno deserto e sapere che era una preghiera mi fa ancora viaggiare. Per questo: il viaggio, la navigazione, l'astrolabio, le arpe, il rimescolare il tempo, i libri. Il fare arte è ancora l'incontro con l'imprevisto in un luogo dove le tracce e i segni sono riconoscibili solo attraverso la passione e riconoscendoli esistono”.
Dalla fine degli anni ’80 Benedini è un’artista ormai del tutto affermata, come testimonia la partecipazione nel 1986 alla XLII Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia nella rassegna Arte e Scienza Arte e alchimia e le tante mostre collettive e personali che si succedono negli anni e che in particolare le sono state dedicate a Milano, sua città.
Il nuovo catalogo ragionato online racconta tutte queste vicende biografiche e presenta la produzione di Gabriella Benedini in 18 sezioni, che spaziano dalle opere bidimensionali alle sculture, dalle sculture pensili alle installazioni: ogni opera, documentata con una o più immagini, è presentata in una scheda che ne riporta i dati tecnici, i riferimenti bibliografici e le esposizioni a cui ha preso parte, con collegamenti anche i relativi articoli di rassegna stampa che si è riusciti a rintracciare grazie al lavoro d’archivio.
Il sistema di ricerca è stato pensato per poter costruire un percorso personalizzato secondo le esigenze di ciascun utente, che sia uno studioso o uno studente, un appassionato o un semplice curioso.
Il catalogo ragionato online è a cura di Mariateresa Chirico; il comitato scientifico è composto da Paolo Bolpagni, Luigi Cavadini e Mariateresa Chirico. Il sito online è stato curato da Athema srl con il progetto informatico di Paolo Zago e il progetto grafico di Fulvio Vertemati.
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