Dopo la presentazione al Museo delle Civiltà di Roma, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, Marzia Migliora. Sette Mostre Immaginifiche arriva a: Italian Cultural Institute 39 Belgrave Square, London SW1X 8NX Mercoledì, 30 Ottobre 2024, alle ore 15:30 Intervengono: Marzia Migliora (artista), Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti (curatori del libro) Maja and Reuben Fowkes (autrici) e Carolina Lio (direttrice, Looking Forward Art Projects) Per prenotazioni, clicca qui Meeting Point della Fiera Venerdì 1 Novembre, alle ore 16:30 Intervengono: Marzia Migliora (artista), Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti (curatori del libro), Eva Brioschi (autrice), Francesca Comisso e Nicoletta Leonardi (autori), Davide Quadrio (autore) Prenotazione non necessaria |
Marzia Migliora. Sette Mostre Immaginifiche 1993-2024 è la prima monografia dedicata all’artista. Curato da Anna Cestelli Guidi e Matteo Lucchetti, pubblicato da Nero in edizione bilingue (italiano e inglese), il libro è prodotto da Looking Forward e realizzato con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (XII edizione, 2023). Raccoglie oltre trent’anni di produzione dell’artista e include testi e mostre immaginifiche a cura di: Diana Campbell, Anna Cestelli Guidi, Francesca Comisso e Nicoletta Leonardi, Maja e Reuben Fowkes, Matteo Lucchetti, Adrian Piper e Andrea Viliani; e contributi di Eva Brioschi, Emanuele Coccia, Marzia Migliora, Elena Pugliese, Davide Quadrio e Vandana Shiva. Pensato come un concept book nel quale il corpus di opere è riletto attraverso sette tematiche ricorrenti nella pratica di Marzia Migliora, il libro è composto da sette mostre su carta, curate da altrettanti curatori che hanno immaginato di allestirle in luoghi d’elezione nella biografia dell’artista, configurando così una personale geografia emozionale che attraversa l’Italia, dalla nativa Alessandria alle miniere di salgemma in Sicilia. I temi che informano le mostre sono quelli della ruralità, del museo come luogo di classificazione, dei dispositivi di visione e di percezione della realtà, del fare comunità, dell’estrattivismo, dell’oppressione patriarcale e infine delle metamorfosi interspecie legate al passaggio tra la vita e la morte. Sulle modalità di selezione delle opere, i curatori del libro – Cestelli Guidi e Lucchetti – affermano: “per sottolineare le evoluzioni e l’eclettismo formale delle opere – dalla fotografia alla performance, passando per video, installazioni, disegni e collage – abbiamo deciso di mantenere all’interno di ciascuna mostra immaginifica un’impostazione cronologica tra le tre decadi interessate. Ogni mostra si apre quindi con delle immagini tratte dai lavori fotografici dei primi anni Novanta, spesso inedite, selezionate dall’immenso archivio dell’artista, e si chiude con i progetti installativi recenti”. Mentre sulla scelta del titolo specificano: “abbiamo chiamato le mostre immaginifiche e non semplicemente immaginarie poiché nel giustapporre opere provenienti da contesti e momenti diversi della pratica dell’artista, esse sono in grado di creare, a loro volta, nuove immagini e visioni su questi «primi trent’anni» di Marzia Migliora.” |
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