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Ospite d’onore dell’edizione 2017 di “Gemona, formaggio e… dintorni”, in programma dal 10 al 12 novembre, sarà l’Ecomuseo della Val di Peio,
 a conferma della stretta collaborazione che lega questa realtà 
all’Ecomuseo delle Acque. I due ecomusei, assai simili per l’ispirazione
 di fondo che sta alla base delle loro attività, sono pure accomunati 
dalla presenza sui rispettivi territori di due caseifici che si rifanno a
 un antico modello di lavorazione: quello turnario. Nelle latterie di Peio e Campolessi
 l’insieme dei prodotti lavorati in un giorno viene assegnato a turno a 
uno dei soci allevatori, con una frequenza proporzionale alla quantità 
di latte conferita. La sfida che le due latterie “resistenti” portano 
avanti è tutta incentrata sulla qualità, tant’è vero che entrambe 
producono formaggi che sono Presìdi Slow Food: il Casolèt e il Formaggio di latteria turnaria, opportunamente sostenuti dagli ecomusei. 
  
Vari eventi, in programma nell’ambito della Festa del formaggio, metteranno a confronto le due latterie. Sabato 11 novembre alle 17 a Palazzo Boton si svolgerà il convegno “Resistenza casearia: le latterie turnarie”,
 con interventi di amministratori pubblici, docenti universitari, 
referenti di Slow Food, rappresentanti di latterie turnarie del Friuli, 
Veneto e Trentino. Domenica 12 alle 11 al LAB Terremoto il Caseificio di Peio “si racconterà” al pubblico, con degustazione dei formaggi vaccini e caprini (Casolet, Casolet di capra, Pegaes, Formagel de Covel)
 prodotti da quello che è l’ultimo caseificio turnario della Provincia 
di Trento. Sabato alle 15 e domenica alle 11, in piazza Municipio, 
dimostrazione della lavorazione del lino, attività tradizionale della 
Val di Peio. 
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info 338 7187227 
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