Garantire
la qualità delle produzioni ottenute da vitigni storici migliorandone
la sostenibilità. È questo l’obiettivo del Sannio Consorzio Tutela Vini
impegnato a stimolare la diffusione di valori etici tra le aziende
consorziate. Si tratta di un impegno che nasce dalla consapevolezza che
biodiversità e sostenibilità rappresentano parole chiavi per
fronteggiare la sfida dei cambiamenti climatici.
Fare
vini sostenibili significa produrre preservando il patrimonio
ambientale per le future generazioni. Le aziende vitivinicole sannite
sono sempre più chiamate ad influire positivamente sul territorio in cui
operano, realizzando sul campo buone pratiche ambientali per un uso
consapevole delle risorse naturali.
In
questo contesto il compito che spetta al Consorzio Sannio sarà quello
di favorire l’introduzione di sistemi innovativi, utili a ridurre i
consumi energetici, a limitare profondamente l’inquinamento e a
riciclare il più possibile.
In
primis si tratterà di investire in un’attività di formazione e
informazione che coinvolga l’intero territorio sannita nel suo
complesso. Un valore essenziale è costituito dalla ricerca scientifica.
In alcune aree vitivinicole, nella sfida ai cambiamenti climatici e alla
sostenibilità ambientale sono stati chiamati in campo i cosiddetti
vitigni resistenti. Il territorio e le aziende sannite, che hanno avuto
la capacità di rimanere coerenti nell’affermazione di un progetto
complessivo che fa della tutela del vitigno storico il suo punto di
forza, devono oggi guardare
in maniera convinta agli studi di genome editing per “costruire” un
giusto equilibrio nella convivenza tra il progetto sul vitigno storico e
le nuove frontiere dell’agricoltura sostenibile. Il contributo del
Consorzio dovrà essere quello di favorire la collaborazione con
affermati centri di studio e ricerca, in modo da avviare prove
sperimentali di breeding con i piwi sui vitigni autoctoni più importanti
del Sannio. In termini di ricerca applicata andranno stimolate sempre
più pratiche agronomiche innovative, più attente all’attività
microbiologica del suolo. Al fine di stimolare, collaborare e monitorare
le attività attuate sul campo per tutelare il territorio, l’idea è
quella di istituire un Osservatorio Permanente che sia in grado di
valutare con efficienza lo stato di salute dello stesso, scorgendone le
criticità e individuare le eventuali proposte migliorative. In termini
di premialità, l’utilizzo del marchio consortile testimonierà l’adesione
a questo processo virtuoso, prevedendo anche agevolazioni per le
aziende al fine di favorire la partecipazione a concorsi internazionali
di vitivinicoltura sostenibile.
Tutto
questo senza perdere di vista l’eccellenza qualitativa e la
competitività della produzione. A tale scopo l’attività promozionale
messa in campo dal Consorzio focalizzerà l’attenzione proprio sugli
aspetti strategici della sostenibilità e della tutela della
biodiversità, nonché sulla trasparenza delle produzioni. Un linguaggio
efficace per cogliere le esigenze dei consumatori, sempre più attenti
alla sicurezza, alla tracciabilità e alla riconoscibilità di ciò che
bevono. In questo modo la sostenibilità ambientale diventa anche
sostenibilità economica e sociale, contribuendo a migliorare la qualità
della vita sia degli agricoltori che dell’intera società.
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