resenti il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti e l’ambasciatore Pasquale Terracciano
Verona, 31 ottobre 2019. L'Italia, con una quota di
mercato di poco inferiore al 30% del totale, si conferma il primo Paese
esportatore di vino in Russia, dove nei prossimi tre anni si attende
un’ulteriore crescita del 5% della domanda. È quanto emerso nel corso
della 16° edizione di Vinitaly Russia, andata in scena nei giorni scorsi
con i due appuntamenti di Mosca, il 28 ottobre, e di San Pietroburgo,
il 30 ottobre.
All’iniziativa ha partecipato il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti. «Il
nostro gruppo è presente da circa vent’anni in Russia, Paese che è
stato storicamente tra le prime tappe del processo di
internazionalizzazione di Vinitaly nel mondo», ha spiegato Gelmetti.
«Vogliamo pensare di aver contribuito anche noi alla diffusione del
vino italiano in questo Paese fino a diventare leader di mercato».
Nel 2018 su 900 milioni di euro di vino importato in Russia, infatti, il
prodotto tricolore ha raggiunto i 265 milioni, pari al 29,5% del
totale. «Negli ultimi 15 anni l’incremento della domanda in questo
Paese ha avuto pochi eguali nel mondo e le prospettive future sono
positive, se è vero che il peso dell’upper class nel 2022 salirà al 25%
sul totale della popolazione», ha osservato Gelmetti. «Secondo
le analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, la crescita
media annua della domanda russa nei prossimi tre anni sarà attorno al
5%, grazie anche all’incremento del segmento sparkling».
Ai due appuntamenti hanno partecipato cinquemila visitatori tra
professionisti del settore e operatori del canale horeca. Tra Mosca e
San Pietroburgo erano presenti 400 aziende italiane del settore, tra
dirette e rappresentate, provenienti da tutte le principali regioni
enologiche, e una quarantina di società top importer russe. Il programma
prevedeva seminari, tasting, masterclass, momenti b2b e focus alla
scoperta di importanti aree vinicole del Belpaese, come il Piemonte, la
Toscana, la Sicilia, l’Abruzzo.
Alla prima tappa, inoltre, ha partecipato l’ambasciatore della Federazione Russa Pasquale Terracciano. «Il
fatto che quella di quest'anno sia la sedicesima edizione di questa
iniziativa costituisce un dato evidente del successo della
manifestazione, che rappresenta il più importante evento di promozione
del vino italiano in questo Paese, e un punto di riferimento ormai
fondamentale per la collaborazione commerciale tra operatori italiani e
russi del settore», ha detto Terracciano, così commentando i dati sull’import di vino dall’Italia. «Si
tratta di risultati che confermano il forte apprezzamento del mercato
russo verso i prodotti italiani, a dimostrazione del fatto che
nonostante la concorrenza agguerrita di altri paesi, il settore
vitivinicolo italiano continua a rappresentare uno dei punti di
eccellenza del made in Italy».
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